Dopo avere "setacciate" le spiagge italiane
L'occhiuto direttore dell'Agenzia delle Entrate
ATTILIO BEFERA ...
avvia lo spesometro, ad integrazione
del redditometro.
La riflessione di Hominibus
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
abbiamo già detto che é un ottimo esecutore
delle direttive del governo
con questo tipo di caccia all'evasione che dà
solo l'impressione ai cittadini fiduciosi
che il problema sia monitorato e sotto
controllo, e non una pantomima
per nascondere
la dura realtà dei fatti.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
sa che la tragica realtà dei fatti consiste
nella storica e stolta abitudine
di difendere i privilegi dei ceti benestanti
con metodi i cui costi rendono più dura
l'esistenza di chi già ha difficoltà a far
pareggiare risicate disponibilità
con bisogni primari insopprimibili.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
pertanto non può e non deve insistere
nell'uso di misure artificiose
che ancora millantano
l'impossibile rilevazione della effettiva capacità contributiva
in transazioni che possono essere fatte
completamente sotto banco
nascondendo reddito + spesa + Iva !
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
con lo spesometro, quindi, rende ancora più
interessante l'accordo
tra i contraenti che hanno ulteriore
convenienza ad escludere il terzo incomodo
beffando ma, forse,
beferando i disonesti intenti dei politicanti,
guardiani attenti alla vera ricchezza.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
dovrebbe sentire il dovere di segnalare ai
Committenti la tracotanza
degli ordini prima di metterli in atto, a
rischio di inseguire il fumo anziché l'arrosto,
che é sotto gli occhi di tutti, ben visibile
specialmente in pieno giorno,
non alla cocciuta protervia politica.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
dovrebbe convincere legislatori e
governanti che sia giunto il momento
di rinunciare alle vergognose acrobazie a
difesa delle minoranze dei benestanti
che tacitano la maggioranza dei
cittadini bisognosi con finta solidarietà
al posto di sacrosanti diritti spettanti.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
dovrebbe consigliare la chiusura della
medievale Agenzia delle Entrate,
che andrebbe sostituita con l'istituzione di
una Borsa dei cespiti fiscali (B.C.F.),
per cessare l'anacronistico arbitrio politico
con il vero interesse privato,
regola da adottare nel mondo intero.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate
consapevole della faziosità del sistema
fiscale é invitato a farsi promotore
di un nuovo corso della azione impositiva
che si basi sui seguenti semplici criteri,
dettati innanzitutto dal rispetto verso
tutti, dall'onestà, efficacia, economia
da sostenere nelle imminenti elezioni:
PREMESSO CHE
LA RICCHEZZA FINANZIARIA SIA DA CONSIDERARE UNA RISORSA SOCIALE
E LA
RICCHEZZA PATRIMONIALE PERSONALE SIA LA PRIVATIZZAZIONE DELLA PRIMA,
NE DISCENDE
CHE:
1)
I capitali ed i redditi percepiti a qualsiasi titolo non debbono
costituire base imponibile;
2)
Lo Stato va amministrato come un condominio, con la solidarietà come
servizio necessario;
3)
La base
impositiva é costituita solo dai beni mobili e immobili censiti sul
territorio;
4)
Gli enti quotati in borsa pagano imposte in base al valore di
mercato,
altrimenti pagano in base ai cespiti iscritti nello stato
patrimoniale;
5)
Tutti i beni
mobili ed immobili debbono essere denunciati, se costituiscono
cespiti fiscali;
6)
I cespiti fiscali non dichiarati sono soggetti a misure di vario
grado, dalla sanzione al sequestro;
7)
Le imposte
sono il corrispettivo dei servizi pubblici predisposti al godimento
dei cespiti fiscali;
8)
L'azione
impositiva é riferita al cespite fiscale in base al suo valore
commerciale;
9)
L'imposizione patrimoniale sostituisce ogni altro onere fiscale
vigente per spese comuni;
10)
Il
gettito fiscale deve essere ripartito tra gli enti locali
inferiori
secondo
politiche degli enti superiori di appartenenza;
11)
Tutti i
servizi pubblici, esclusi difesa, ordine pubblico e giuridico,
debbono
essere forniti in regime di concorrenza;
12)
In
un mondo interamente a fisco patrimoniale i capitali possono
circolare liberamente,
mettendo definitivamente fuori gioco i paradisi fiscali;
13)
Il peso del
voto deve essere 'pro capite' su questioni non economiche,
proporzionale al patrimonio privato su questioni economiche;
ecc., ecc.
E questo per evitare che la maggioranza
dei contribuenti delusi applichino ...
"L'ARROGANZOMETRO"
O, ALMENO ...
alle Agenzie dei Ministeri
delle Finanze!
anziché avere, p.e....
ATTILIO BEFERA
IN PARLAMENTO o a capo dell'istituenda
B.C.F.!
(Scenda in campo, sarebbe il
campione del foltissimo popolo di Hominibus!)
In attesa..
Buon anno 2011 a tutti e
nuove elezioni presto!
Roma, 30 Dicembre 2010
Hominibus
Movimento di opinione per la
costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti
della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente
favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.