Movimento di opinione per l’affermazione della democrazia fiscale
Petizione all' ill.mo
PRESIDENTE della REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
Palazzo del Quirinale, 00187 Roma
"Affinché i Benestanti, che presidiano la Presidenza della Repubblica, il Governo, il Parlamento, la Corte costituzionale, la Magistratura, la Politica, la Società, l’Economia, la Cultura e la Religione, possano finalmente riconoscere l’urgenza della riforma fiscale"
La preghiamo di volere riflettere sul seguente 'sillogismo aristotelico':
Poiché sembra essere opinione consolidata
che
la guida del Paese sia, se non molto disonesta,
almeno alquanto disordinata e di parte,
essendo
il Presidente della Repubblica,
il suo controllore supremo preposto,
a cui
la Costituzione assegna poteri appositi,
atti a richiamare e correggere i costumi
delle bande che occupano lo Stato,
il controllore che non li usa
è …..
nelle necessità improrogabile di :
1) Dissipare tale dubbio con una 'Lectio Magistralis',
piegando questa esibizione ad uno scopo utile,
cioé, al chiarimento delle contorte modalità di prelievo
adottate per la copertura delle spese indivisibili;
2) Sollecitare un serio approfondimento in Parlamento;
3) Accettare la conseguenza del sillogismo !
In attesa del Suo intervento sulla legge finanziaria 2008, che si preannuncia nello stesso stile di sempre, consolidando il benessere dei cittadini agiati ed il malessere di quelli che stanno già male, La preghiamo di fare semplicemente il suo dovere, ponendo la questione di realizzare quell’unica riforma fiscale possibile, che faccia pagare le imposte sulla ricchezza reale complessiva, valutata al valore commerciale, riscuotendo, così, la riconoscenza della maggioranza della popolazione, che ne ricaverebbe quel giusto trattamento derivante da una ripartizione contabilmente corretta e dando uno splendido esempio di umanità e senso alto della Sua funzione pubblica. Grazie.
Roma, 20 novembre 2007
La segreteria