Teatrino politico
Il sequel grottesco delle inverosimili sceneggiate tra allevatori di polli
(Locations abituali: Presidenza della Repubblica, Parlamento, Governo, Radio-Tv, Giornali, Centri di potere)
 
Le imprese del nostro Ministro per la semplificazione normativa
Roberto Calderoli
 

ADNKRONOS: Affitto case, con la cedolare secca al 20% favoriti i proprietari più benestanti

Affitto caseSi va da uno sconto di 1.655 euro per i proprietari con redditi alti, ad una possibile maggiore tassazione di 632 euro per chi ha accettato un canone «calmierato» ed ha un reddito basso. È questo l’effetto, elaborato su alcune stime della Confedilizia, su un canone d’affitto annuo di 10.000 euro, dell’arrivo della cedolare secca al 20% sugli affitti, un regime che sarà possibile scegliere dal 2011 come opzione rispetto all’attuale sistema di tassazione «progressiva» Irpef. Un sistema, va aggiunto, che i sindacati degli inquilini, dal Sunia al Sicet, già contestano mentre il ministro Calderoli sostiene che è la strada migliore per «pagare tutti, pagare meno». La nuova tassazione in pratica porterà generalmente risparmi per i proprietari che affittano i propri immobili. Ma non per tutti. Il rischio di penalizzazione – se si tengono per buone le ipotesi in attesa del testo definitivo – c’è soprattutto per i contratti «calmierati», ora fortemente agevolati. Certo i conti sono per ora solo indicativi e sono stati elaborati per valutare l’impatto delle novità in base alle indiscrezioni in assenza del testo ufficiale del provvedimento. Inoltre andrebbe misurato anche l’impatto della cancellazione di alcune micro imposte (l’imposta di bollo e quella di registro) che ora invece si pagano annualmente sui contratti di affitto e che in futuro saranno assorbite dalla cedolare. Ecco qualche esempio, considerando come riferimento un canone di locazione annuo di 10.000 euro.

Canone calmierato – Con un’aliquota del 20% sia sui canoni «liberi» che su quelli «calmierati», si azzerano i benefici ora previsti per spingere i proprietari a sottoscrivere contratti a basso prezzo per ottenere lo «sconto» dal fisco. Rimane, comunque, sempre la possibilità di mantenere l’attuale regime Irpef, ma certo la forbice di convenienza si restringe. Basso reddito – Per i contribuenti che hanno un reddito basso, inferiore ai 15.000 euro, la cedolare al 20% non conviene, né per i contratti «liberi» né per quelli «calmierati». Nel primo caso rischia di rimetterci 45 euro, nel secondo 632 euro. Pur applicando un’aliquota Irpef del 23%, più alta dell’attuale 20%, l’attuale regime prevede un abbattimento del reddito d’affitto del 15% nel primo caso, di un ulteriore 30% nel secondo caso.

La cedolare invece si applica sull’intero reddito di locazione incassato. Redditi medio bassi – Per i proprietari con redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro il guadagno con la cedolare rimane solo per i canoni liberi (300 euro in meno) mentre i canoni «calmierati» pagherebbero circa 400 euro in più. Redditi medio alti – Da 28.000 euro in poi la cedolare secca al 20% rappresenta sempre un guadagno, più forte per i canoni liberi (da 1.230 euro in poi), meno alto per gli affitti calmierati (da 261 euro in su). Redditi alti – È sui redditi più alti, quelli che pagano un’Irpef del 43%, il risparmio maggiore dovuto alla cedolare al 20%. Sui canoni liberi si pagherebbero 2.000 euro contro i 3.655 euro attuali con un «guadagno fiscale» di 1.655 euro.

L'opinione di Hominibus
 
L'immensità del ministro Calderoli comincia a manifestarsi
ricalcando i gravi errori del passato, ignorando il dettato costituzionale
che impone una partecipazione alle spese comuni con aliquota progressiva
da riferire alla entità della base imponibile, ove si affitti una stalla o una reggia.
Ma a sua discolpa bisogna dire che si tratta di un cortocircuito diseducante,
originato da una legislazione per benestanti, rattoppata per mala sorte
da un dentista in aspettativa, prestato al governo del Paese.
 
Sarebbe meno impressionante se non si dovesse sopportare
la ripetuta cantilena che recita la missione di dover fare quelle riforme
volute da una maggioranza, sicuramente poco o male informata e formata,
la quale sarebbe molto più soddisfatta e quietata se le imposte fossero applicate
direttamente ed esclusivamente agli immobili, al valore reale di mercato,
eliminando in un sol colpo sia le mancate o infedeli denunce di affitto,
sia la sicumera di investire in beni fruttiferi, anche non locati.
 
Un simile atto sostituirebbe anche l'Iva sulla compravendita
o  successione, altro aspetto che rende irreale l'attuale normativa,
la quale rimanda a quei momenti l'accertamento del valore di un cespite,
sempre approssimato con molto difetto, a salvaguardia della ricchezza acquisita.
E questo avviene a causa della vaga indicazione di capacità contributiva,
 voluta dai Padri costituenti, permettendo una libertà interpretativa,
origine di obbrobri come Irpef, Iva o esenzioni prime case!
 
Concludendo
 
Ministro Calderoli
modifichi la denominazione della funzione ministeriale in
 
Ministro per la difesa del caos normativo
a meno che non voglia centuplicare i roghi
dei testi di norme inutili o dannose
aderendo al mandato ricevuto
di vero
Ministro per la semplificazione normativa
che comporterebbe una drastica riduzione dell'arbitrio politico
contro la trasparenza e correttezza nell'imposizione fiscale,
promuovendo lo Stato a Consorzio civile tra  pari grado.
E questo può accadere solo abbandonando il reddito
e la ricchezza finanziaria in tutte le sue forme,
concentrandosi solo sulla ricchezza reale,
al valore di mercato, sul territorio,
unico riferimento accettabile
per decidere un'aliquota
per spese comuni.
 
Quindi,
 
Lasci stare l'imposta sugli affitti
ma si batta perché si dia pubblicità
ai valori patrimoniali dei cespiti sotto il sole,
che siano accessibili tramite registri pubblici,
permettendone l'offerta pubblica d'acquisto
per quelli sfacciatamente sottoquotati,
costruendo un formidabile archivio
essenziale a Stato ed Enti locali
per un'equa gestione.
 
Così...
 
La sua Lega Padana
potrà abbandonare il bieco celodurismo
ed dimostrare l'uso di capacità fisiche più adatte
per un Amministratore con pretese da vero riformatore!
 
 
Roma, 7 Agosto 2010
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.