Teatrino politico
Il sequel grottesco delle stravaganti sceneggiate tra allevatori di polli
(Locations abituali: Presidenza della Repubblica, Parlamento, Governo, Radio-Tv, Giornali, Centri di potere)
 
La leziosa disputa dei Benestanti sul 150° anniversario della formazione dello Stato italiano
 
Copertina di Michele Mally per l'Infedele di Gad Lerner

Unità d'Italia, scontro Bondi-Fini. E Napolitano celebra i 150 anni

Dal Il Sole 24 Ore:
Roma, 4 maggio 2010 - Mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è impegnato in Liguria a celebrare l’impresa dei Mille garibaldini, si scalda, soprattutto nel centrodestra, la polemica politica sul tema dell’Unità d’Italia e dello scarso entusiasmo dimostrato dalla Lega per il 150mo anniversario.
Gianfranco Fini torna ad
attaccare Lega e Pdl ma viene duramente rimbeccato da Sandro Bondi, coordinatore Pdl e ministro responsabile delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Umberto Bossi  si dice disponibile a partecipare alle celebrazioni solo per “simpatia” nei confronti di Napolitano, il ministro leghista Roberto Calderoli puntualizza la sua posizione, dando la colpa ai giornali per aver “stravolto” le sue dichiarazioni in materia.
“Ovviamente depreco” l’atteggiamento di Roberto Calderoli “di sostanziale negazione dell’unità nazionale”, dice il presidente della Camera Fini, che però se la prende con il Pdl: “Considero molto grave - dice - che il Pdl non prenda sue iniziative per celebrare l’Unità”. E i trentacinque milioni stanziati dal Governo per l’anniversario “sono un’inezia”. Rilievi “ingenerosi, infondati, se non pretestuosi”, a giudizio di Bondi, che sottolinea: “il programma che ho presentato al Consiglio dei Ministri, dopo aver accolto tutti i suggerimenti e le proposte del Comitato dei Garanti presieduto dal presidente Ciampi, è stato approvato all’unanimità con il contributo convinto e propositivo degli amici della Lega”.
Un furioso Calderoli prova a tirarsi fuori dalla polemica: “Ai deliri non rispondo”, dice . “Da tanti anni - afferma il coordinatore leghista in una nota alla quale ha allegato lo stenografico della sua intervista domenicale su Raitre - sono abituato agli stravolgimenti e alle interpretazioni giornalistiche di quello che dico. Pertanto non mi arrabbio più: me ne sono fatto una ragione. Quello che trovo ridicolo, però, nella politica attuale, è che si commentino non le parole ma le sintesi giornalistiche più o meno malevoli”.Il leader leghista (e ministro delle Riforme) Bossi non ha ancora deciso se partecipare alle celebrazioni del 150esimo: “A naso - dice - mi sembrano le solite cose un po inutili e un po’ retoriche, ma devo ancora vedere e capire”. Tuttavia uno spiraglio c’è: “Beh, se Napolitano mi chiama... lo sa - dice a Repubblica - che il presidente mi è sempre stato simpatico”.
Il capo dello Stato a sua volta è impegnatissimo a valorizzare la ricorrenza: “Celebrare il 150mo anniversario dell’Unità d’Italia - dice nel corso della sua visita a Genova - significa tante cose diverse, verificare da dove veniamo ma anche dove siamo arrivati e dove andiamo”. E in un messaggio scritto in occasione dell’anniversario della fondazione del Regio Esercito, ne sottolinea il ruolo unificante per la nazione: “Ha riflesso al suo interno la complessità e le diversità culturali e sociali del paese, ha fatto di esse un proprio carattere distintivo e qualificante, una ricchezza di valori, un confronto di idee la cui amalgama ha contribuito, in pace e in guerra, alla nascita e alla condivisione di un comune sentimento nazionale e, per questa via, al coronamento dell’unità d’Italia”.
Ma al di là dello scontro tra i leader
e delle prese di posizione dei vertici delle istituzioni repubblicane, la polemica si estende anche alle prese di posizioni di singoli parlamentari. Se il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi (Pdl) giudica “una bestemmia” le dichiarazioni del ministro Calderoli, il vicepresidente del Senato Domenico Nania (Pdl) si chiede “dov’è lo scandalo” e accusa: “Tanto rumore per nulla, Calderoli è un federalista”.
Per Pino Sgobio del Pdci “quello di Calderoli è un caso di scissione della personalità, degna del romanzo ‘Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde’ di Stevenson. La verità - aggiunge - è che un siffatto Governo, di cui fa parte la Lega, il cui leader nel ‘97, durante una festa della Padania, arrivò a dire che con il tricolore si puliva il sedere, è il meno adatto a celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia”. Mentre Clemente Mastella, leader dell’Udeur, propone di sciogliere brutalmente la questione: “Se si vogliono due nazioni lo si dica. Facciamo due nazioni e pazienza”.
Leoluca Orlando (Idv) ritiene “legittimo chiedere al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per il rispetto del ruolo che ricopre, che pretenda la presenza di un ministro leghista a Marsala. E’ gravissimo, inoltre - afferma - il silenzio del ministro Bondi sulle volgari offese al tricolore rivolte dai suoi colleghi di governo”. Infine, per i socialisti parla Riccardo Nencini: “Se Bossi non verrà a Marsala - annuncia - ce ne faremo una ragione.
Noi invece piuttosto - conclude - festeggeremo l’anniversario anche a Pontida”.
 
L'opinione di Hominibus
 
I Nazionalisti ricorrono all'Eroe dei 2 Mondi
per rafforzare la convinzione di una Italia unita
e deprecare la spinta separatista della Lega padana.
Ma basta questo collegamento per dare senso
a questa nazione così male amministrata? 
 
Premesso che ...
 
Nazionalisti e Leghisti si trovano d'accordo
nel mantenere l'attuale sistema fiscale vigente
in modo da perseverare nel massacro dei più deboli,
i primi reclamando l'intero territorio nazionale,
i secondi scegliendo le aree più produttive,
 
E che ...
 
tra le due rivendicazioni si noti solamente
una più accentuata sfacciataggine della Lega
che, speculando in maniera cinica sui grandi flussi
migratori per lo svolgimento di servizi minori,
vuole più agio nel negarne i diritti civili,
 
ne consegue che ...
 
trattasi di legami tra posizioni sconnesse,
moralmente estranee allo spirito di quei fatti,
perché sembra che il tempo sia passato inutilmente
se oggi c'é al governo un branco di facoceri,
che mira a distruggere quel poco che c'é.
 
Pertanto ...
 
 Giuseppe Garibaldi sarebbe stato felice
se la sua storica impresa avesse dato luogo
anche a questa nazione più o meno unita o federata,
in cui, però, fossero vietate le forme ipocrite
che oggi resistono nell'amministrazione.
 
Poiché ...
 
a Nazionalisti e a Leghisti non importa
se il lavoro e l'impresa siano gravati di oneri,
perché hanno a cuore il patrimonio e i ceti produttivi,
a cui riesce di godere di imposizioni di favore
e anche di facili trasferimenti sui consumi,
 
Ne consegue che ...
 
sono entrambi contrari ad un fisco equo
che voglia rilevare le forme della vera ricchezza,
rinunciando agli inutili paraventi o ai filtri deformanti,
per rendere la partecipazione alle spese comuni
 l'architrave della convivenza democratica.
 
Allora serve un  ...
 
Monito ai ricchi Nazionalisti o Leghisti:
Quello che pensano di avere regalato o concesso
al prossimo più povero o alle regioni meno produttive,
in una privatistica amministrazione condominiale
sarebbe riclassificato da obolo a diritto!
 
L'invito di Hominibus:

 

 Realizzare un Mondo di Stati, Regioni, Provincie, Comuni condominiali,

rivoluzionando l'attuale sistema di imposte per la copertura delle spese comuni

basato su bilanci o dichiarazioni spesso non veritieri di redditi di qualsiasi origine,

con la semplice lettura dei registri pubblici relativi ai cespiti mobiliari ed immobiliari

da parte di tutti i cittadini, che potrebbero verificarne la congruità dei valori iscritti,

per assicurare la condizione basilare del vivere insieme democraticamente con...

La privatizzazione del Sistema Fiscale

eliminando definitivamente l'insopportabile arbitrio dei governanti di turno,

perché sarebbe l'interesse dei cittadini, attraverso la domanda e l'offerta,

a determinare il valore di tutti i cespiti censiti sui territori da loro abitati,

garantendo, a costo zero per gli Stati, equità ed efficienza fiscale,

realizzando la sana connessione sinergica tra mercato e fisco,

con la drastica riduzione di oneri amministrativi e di controllo,

l'azzeramento dell'evasioni, elusioni, paradisi, scudi, bolle,

la cessazione del dualismo tra ricchezza reale e fiscale, 

col giusto contributo dei patrimoni alle spese comuni,

l'esonero da oneri impropri per lavoro e consumi,

con la generale riduzione del costo della vita ed

una migliore competitività in mercati globali!

....

Il raggiungimento di questo obiettivo

potrebbe giustificare il richiamo

a questo mitico condottiero,

altrimenti potrebbe essere

una chiamata di correo

per avere osato

una incauta

impresa!

 

"Solo un sistema fiscale basato sulla tassazione della ricchezza reale

può rendere morale ed umanamente impegnativo il suo esercizio

e costituire il vero fondamento di una società moderna e pacificata

in cui

il povero accetta con maggiore serenità il suo stato,

perché sà che vivere da ricco comporta una commisurata sollecitudine

ed il ricco non ha paura di impoverire,

perché sà che potrà apprezzare il piacere ed il valore del vivere semplice!"

 

 

Roma, 12 Maggio 2010

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.