Teatrino politico
Il sequel grottesco delle stravaganti sceneggiate
tra allevatori di polli
(Locations abituali: Presidenza della
Repubblica, Parlamento, Governo, Radio-Tv, Giornali)
Fisco
Tasse, Tremonti: riforma in 3 anni
Cgil: detassare stipendi subito
Il ministro dell'Economia, forte del successo elettorale
della Lega, lancia la proposta di una riforma del fisco entro fine legislatura.

Il
giorno dopo le elezioni regionali, Giulio Tremonti, fa sapere che il governo
è intenzionato a mettere mano sulla riforma del fisco entro la fine della
legislatura. Il ministro dell'Economia, in effetti, ha preso la palla al
balzo. La linea Tremonti sulle riforme è uscita rafforzata dell’exploit
leghista, senza contare che ieri (30 marzo) la delegazione del Fondo
Monetario Internazionale ha consegnato le conclusioni della missione annuale
in Italia, nelle quali è contenuto un invito ad approntare una
riorganizzazione necessaria a riassestare i conti pubblici del Bel Paese.
Tre anni, dunque, secondo Tremonti sono un arco di tempo abbastanza
lungo per definire quella che definisce “la più grande riforma che uno può
immaginare nel campo economico” e che rappresenta “la sfida per i prossimi
anni. Per noi è la riforma delle riforme. È una riforma che allinea il
nostro sistema al tempo che viviamo”.
Ed è proprio sui tempi che Guglielmo Epifani ha grossi dubbi. “Non
mi convince un'idea di riforma fiscale così lunga che non si sa mai quando
arriva, – ha detto il segretario generale della Cgil - mentre intanto i
lavoratori continueranno, in questi mesi e in questi anni, a pagare, a
parità di potere di acquisto, sempre più fisco: questo lo trovo
sostanzialmente iniquo ed economicamente sbagliato”. Epifani, poi, ha anche
ribadito che la prima cosa da fare, e in fretta, è ridurre il prelievo sui
lavoratori “perchè, specie in una fase in cui il lavoro è scarso, non si può
continuare a tassare sempre più i lavoratori”.
In ogni caso, la riforma che ha in mente il ministro
dell'economia è costituita in parte anche da una revisione del sistema delle
prestazioni, perchè il sistema fiscale “si è complicato enormemente nel
corso degli anni, si è incrociato con il sistema previdenziale, non si
capisce più dove comincia la previdenza e dove finisce il fisco”. Tremonti
ha offerto poi garanzie sul fronte dei conti pubblici. All’Fmi, che chiede
uno sforzo per far rientrare il deficit, il ministro conferma una correzione
pari allo 0,5% per l'anno prossimo: “intendiamo rispettare l'impegno che
abbiamo preso con gli altri partner in Europa”, ha detto.
Quindi, ha ribadito Tremonti, il sistema va stimolato e
sul federalismo, altra riforma promossa dal Fmi, il ministro ha assicurato
che la sua attuazione non farà lievitare i costi ma, al contrario, porterà
delle riduzioni di spesa. “Già abbiamo fatto un pezzo del federalismo, manca
la componente fiscale. Finora abbiamo avuto i costi del federalismo. Quindi
l'ipotesi che faccia aumentare i costi è privo di una base logica”. È stato
fatto “solo nella prospettiva di ridurre le spese. Siamo convinti che non
sarà causa di aumento ma causa di rigore. Noi pensiamo che un aspetto di
riduzione, anche in quel settore di spesa -ha concluso il ministro- sia il
prodotto del federalismo”.
Insomma il disegno di Tremonti si concretizza in tre
passaggi:
- Dalle persone alle cose e cioè lo spostamento progressivo del carico
dell’Irpef alle imposte indirette come l’Iva.
- Dal centro alla periferia, cioè il federalismo fiscale;
- Dal complesso al semplice, cioè la divisione tra fisco e assistenza.
Si tratta di un tentativo di sfoltire il groviglio delle detrazioni, spesso
utilizzate per fini assistenziali ma non fiscali.
Infine l’obiettivo della lotta all’evasione.
L'opinione di Hominibus
Caro Ministro Giulio Tremonti ,
Dalle persone alle cose, farebbe sperare
se Tu riuscissi ad andare verso il vero bersaglio
che non sono le cose che si vendono e si
comprano,
ma quelle che si collezionano per adornare la
vita,
perché sono quelle che muovono l'animo
e sono la somma di tanti atti
che Tu non potresti regolare,
neppure se disponessi di un controllore
per ogni cittadino, perché ci vorrebbe anche
un controllore che controlli l'operato di questi
primi due,
ma anche un altro controllore per i primi tre,
ed un ulteriore controllore per i quattro,
...fino al solito grande casino!
Caro Ministro Giulio Tremonti ,
Rinuncia, quindi, a questa ridicola riforma
e studiati ancor di più la vera soluzione a
tutti i mali
che é l'imposta annuale sulla capacità
contributiva (IACC)
con la quale si coniuga fisco, mercato e
ricchezza,
che sono i tre elementi in grado di
interagire
automaticamente ed equamente.
Caro Ministro Giulio Tremonti,
se Ti impegnerài in questa qualificante
direzione,
otterrai il seguente strabiliante obiettivo,
oscurando il Tuo Capo,
che vuole mettere le mani su Protezione
civile, Acque e Forze armate:
Tu realizzeresti la madre di tutte le riforme
necessarie e possibili, e,cioé ...
La privatizzazione del
Sistema Fiscale
perché sarà l'interesse dei cittadini, attraverso
la domanda e l'offerta,
a determinare il valore di tutti i cespiti
censiti sul territorio nazionale,
garantendo, a costo zero per lo Stato, equità ed
efficienza fiscale,
realizzando la sana connessione sinergica tra
mercato e fisco,
con drastica riduzione di oneri amministrativi e
di controllo,
l'azzeramento dell'evasione, elusione ed intrallazzi vari,
la cessazione del dualismo tra ricchezza reale e fiscale,
con giusto contributo dei patrimoni alle spese
comuni,
l'esonero da oneri impropri per lavoro e consumi,
con la generale riduzione del costo della vita e
una migliore competitività in mercati globali,
la fine di parassitarie figure professionali,
dal super esperto di strategie fiscali,
sù, sù, fino ad interi dipartimenti
del Ministero delle Finanze!
Studia, studia di più e ce
la farai. Intanto, però, ...
Hominibus
Movimento di opinione per la
costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i
diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche
vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio
rappresentate.