Teatrino politico
Il sequel grottesco delle quotidiane sceneggiate tra allevatori di polli
 
L'on.le Antonio Borghesi ci scrive ...
 
"La legge ad partito: ultima chiamata contro il regime. Siamo ormai oltre il fascismo!"

In una progressione impressionante dopo le leggi ad personam (dal “Lodo Alfano” al “legittimo impedimento”, dal decreto “intercettazioni” al “processo breve”) , dopo le leggi ad azienda(decreti a favore di Mediaset e a danno dei suoi concorrenti), dopo le leggi ad urbem (quelle degli amici naturalmente e cioè Roma, Catania, Palermo, Brescia), ora siamo al colpo finale: la legge ad partito.

Il decreto legge approvato ieri va ben oltre il regime. Il fascismo era arrivato al potere in modo legale. Qui si cambiano le regole elettorali quando le procedure sono già avviate. Dopo tale decreto non esiste più alcun limite alla legittimazione dell’illegalità. Se poi risultasse vero che il Presidente della Repubblica ha partecipato direttamente alla stesura del decreto è evidente che il contrappeso tra i poteri, che la Costituzione ha messo a fondamento della democrazia, non esiste più. Ed allora davvero questa è una last call (ultima chiamata) per il popolo italiano. Se la gente non comprende quanto ormai siano profonde le ferite che Berlusconi ed i suoi amici hanno inferto alla democrazia italiana ed accetta senza colpo ferire questa situazione, allora è solo questione di tempo (poco, pochissimo) ed il regime sarà compiuto e l’Italia sarà da classificare non più tra i Paesi democratici ma tra le dittature. Ora c’è solo una strada per chi crede nella democrazia: una grande, grandissima, protesta popolare, come non si è mai vista negli ultimi decenni. Solo se almeno 5 milioni di italiani scenderanno in piazza per manifestare il loro sdegno per la democrazia oltraggiata e per la difesa di una costituzione ferita a morte, forse c’è ancora un barlume di speranza per salvarla. E sì che, proprio a difesa della libertà degli elettori di poter votare per il loro partito, eravamo disponibili a sederci ad un tavolo per trovare una “soluzione politica” al problema(come emerge dal video), a condizione che la magistratura si esprimesse sui ricorsi presentati dal Pdl, e vi fosse una atto di consapevole riconoscimento dei propri errori da parte di Berlusconi. Questo decreto è invece l’emblema di una arroganza del potere senza limiti rispetto alla quale non possiamo restare in silenzio.
Mentre il suo capo...

1) Di Pietro,pensare impeachment Napolitano

Se vero che avrebbe partecipato a stesura legge salva Pdl

 

 (ANSA)- ROMA, 6 MAR , 10:52 - Di Pietro invita a capire se esistano gli estremi per promuovere l'impeachment nei confronti del presidente della Repubblica. Per Di Pietro e' necessario 'capire bene' il ruolo di Napolitano sulla riammissione delle liste dopo aver letto sui giornali 'che avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se cosi' fosse - dice Di Pietro - sarebbe correo visto che, invece di fare l'arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta'.
 

2) Al golpe bisogna rispondere con un'insurrezione democratica

Le riflessioni di Hominibus
 
Egregio On.le Antonio Borghesi,
 
Chi é causa del suo male pianga se stesso!
E' bastato un piccolo impresario un pò intraprendente,
il cui destino sembrava non potesse aspirare oltre la mediocrità
di una vita di spettacolo ed intrattenimento licenzioso,
per mettere in crisi questa incerta democrazia.
 

A questo punto é d'obbligo porsi il quesito:

Ciò accade perché il nostro impresario é molto in gamba
oppure perché l'opposizione non sa fare una vera opposizione?
Sembrerebbe che siano vere e concorrenti le due ipotesi
che impongono l'urgenza di serie azioni.
 
Posto che l'Italia sia oggi oltre il fascismo
e che sia il momento dell'ultima chiamata contro il regime
non serve prendersela con un affabile ed amabile ultraottantenne
oppure chiamare all'ennesima inutile raccolta  di popolo.
Bisogna essere onesti per la povera gente !
 
Quella povera gente che é la maggioranza,
che é circuita in maniera subdola con 'panem et circenses'
dal manipolo di malversatori di professione che stanno al governo,
mentre é stata sempre tradita e svenduta da patrocinatori
dimostratisi più attenti ai personali interessi.
 
Infatti, come sta avvenendo in queste ore,
l'opposizione cerca di trarre vantaggio da stupide manovre
che  tentano di escludere da un confronto politico molto importante
una lista elettorale dal sicuro seguito alle urne, dimostrando
l'inverecondia di un successo immeritato.
 
A complicare l'attuale situazione, continua a stupire,
oltre l'insensibilità verso i veri problemi dei partiti di opposizione, ...
  •  
    L'ESTRANEITA' DEL MONDO CATTOLICO DAL PROBLEMA DELLA INGIUSTIZIA FISCALE !
     
    SARA' PERCHE' PERDEREBBE BUONA PARTE DEL RUOLO DI MEDIAZIONE SOCIALE
    CHE INTANTO FAVORISCE L'ACCUMULO DELL'IMPONENTE PATRIMONIO?
  •  
    CERTO SI FAREBBE PRIMA E MEGLIO EVITANDO IL MALTOLTO !
     
    La convinzione di Hominibus:
     

    "Un fisco onesto, efficace, efficiente, economico, equamente partecipativo,

    in una società semplice, liberale, laboriosa, ma fiscalmente mercantile,

    capace di ridurre la solidarietà perché ne rimuove la principale causa...

    cioé l'pocrisia del potere, spesso sotto le vesti di premuroso patrocinio!"

 

Roma 06 Marzo 2010

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti.