La Finanza ha tracciato a Roma il bilancio di un anno di attivita', compendiato nel pratico e completo "Rapporto Annuale" della Gdf. La Guardia di Finanza ha individuato nei primi 11 mesi dell'anno 6.715 evasori totali i quali avevano omesso di presentare le dichiarazioni annuali relative a 11,6 miliardi di redditi imponibili. E' quanto e' emerso dal Rapporto annuale della Fiamme Gialle illustrato, alla presenza del comandante generale Cosimo D'Arrigo, nel corso del consueto briefing di fine anno a Roma.

"Fanno parte di questa categoria 1.400 soggetti nient'affatto marginali, bensi' titolari di imprese e studi professionali ben avviati che hanno evaso piu' di 77 mila euro di imposte su redditi ed Iva all'anno, per cui sono stati anche denunciati all'Autorita' giudiziaria per responsabilita' penali". Ha sottolineato il generale Giuseppe Vicanolo, capo del terzo reparto Operazioni della Gdf. Dai dati emerge inoltre come in linea generale, i settori economici piu' colpiti dalla presenza di evasori totali sono il commercio all'ingrosso e al dettaglio (1.783 casi), l'edilizia (1.571), il comparto immobiliare (780) e le attivita' manifatturiere (675).

Ogni giorno i verificatori della Guardia di Finanza, nel 2009, hanno scoperto evasioni di redditi imponibili pari a 90 milioni di euro. E' quanto emerso dal rapporto annuale della Fiamme Gialle illustrato oggi a Roma dal generale Giuseppe Vicanolo, capo del terzo reparto Operazioni, in un incontro con la stampa alla presenza del comandante generale Cosimo D'Arrigo. Nei primi 11 mesi dell'anno le Fiamme gialle hanno effettuato 30 mila verifiche e 72 mila controlli, raggiungendo la somma di 30 miliardi di elementi di reddito segnalati per recupero a tassazione, nonche' 5,4 miliardi di Iva dovuta e non versata. Si tratta dei recuperi piu' alti mai verbalizzati dai reparti del corpo, a cui si aggiungono 18,6 miliardi di rilievi in materia di Irap.

 

Le riflessioni di Hominibus

 

Quanto deve durare ancora questo tormentone

in cui chi ne ha la colpa riesce addirittura a trarne vanto,

salvo a dire che il sistema fiscale è vecchio di quarant’anni

e che bisognerà fare in modo che si dia maggiore attenzione

alla famiglia, al lavoro, ai giovani ed altre ridicole baggianate,

insistendo nel falso atteggiamento di sensibile  amministratore,

mentre vara l’ennesima finanziaria truffaldina in cui si ripete

il banchetto a carico dei soliti disgraziati che hanno il duro

destino di spendere la vita per sostenere ed assicurare

il benessere ad una minoranza di profittatori ?

 

Perché bisogna sopportare questa politica

che vuole ampliare in misura indebita i suoi compiti,

travalicando i limiti più propri di ordinari amministratori,

e non abbia a cuore innanzitutto di distribuire equamente

il carico delle spese comuni indivisibili, cioè in proporzione

della ricchezza reale, alla luce del sole, di ogni contribuente,

evitando che eserciti sterminati di finanzieri consumino

la propria esistenza nella caccia di evasori di regime,

generati ed incoraggiati dalle normative vigenti ?

 

Caro Ministro, caro Governo, caro Parlamento,

ed equivalenti istituzioni di tutti i Paesi di questo Mondo,

smettete questa farsa disgustosa e ponete fine al massacro

di larghe fasce delle popolazioni mondiali che subiscono il danno

di una legislazione fiscale resa criptica per nascondere l'intenzione

di assicurare il benessere comunque acquisito dei ceti dominanti,

malgrado ciò imponga una inutile complicazione amministrativa

che si traduce in una moltiplicazione degli organi di controllo,

con il conseguente aumento degli oneri per i contribuenti

ed uno stravolgimento di una corretta ripartizione.

 

Caro Ministro,

abbia cura di questi suggerimenti per le riforme:

1)

I capitali non debbono essere assoggettati ad imposte

per consentire la loro libera circolazione, affinché possano

migrare verso gli impieghi più redditizi, superando così i confini

nazionali, e non incidano sui costi di produzione di beni e servizi

oltre la naturale remunerazione del rischio di impresa, conseguendo

nel contempo l'eliminazione della concorrenza dei paradisi fiscali.

Così viene meno la necessità reiterata di richiamare i capitali

e la ingiustificata soddisfazione del loro rientro.

2)

L'impresa non deve essere assoggettata ad imposte

in base alla presentazione dei conti economici di bilancio,

ma in base al valore di mercato dei propri cespiti patrimoniali

od al valore di borsa, se quotata, evitando, anche in questo caso,

che eserciti di consulenti e revisori si industrino nel mutare il colore

o l'entità del risultato di esercizio con grave danno per la equità

impositiva, spesso inversamente proporzionale alla capacità

di mascherare la reale consistenza del risultato.

3)

I Cittadini debbono essere assoggettati ad imposte

in base alla loro vera ricchezza reale, mobile ed immobile,

mediante la lettura automatica dell'archivio dei beni posseduti,

eliminando l'onere di dichiarazioni spontanee, spesso non veritiere,

e l'intervento di un altro inutile e costoso esercito di consulenti,

rendendo più facile la rilevazione delle persone bisognose

e la definizione delle dimensioni e modalità di soccorso.

4)

I politici ed i governanti, così,debbono ridurre l'arbitrio

nella determinazione degli oneri annuali di contribuzione

per la copertura finanziaria della spesa politicamente stabilita,

che debbonno essere calcolati applicando alla ricchezza singola

la percentuale derivante dal rapporto tra spesa e ricchezza nazionale,

eliminando anche il residuo di libertà delle aliquote progressive,

tale da riportare l'attuale caotica amministrazione pubblica

alle semplici ed efficienti amministrazioni condominiali,

con buona pace di tutti, sia ricchi che poveri !

 

CaroMinistro,

se si impegnerà in questa qualificante direzione,

otterrà il seguente strabiliante obiettivo, oscurando il suo Capo,

che vuole mettere le mani su Protezione civile, Acque e Forze armate:

 

Lei realizzerebbe...

(*) La privatizzazione del Sistema Fiscale

perché sarà l'interesse dei cittadini, attraverso la domanda e l'offerta,

a determinare il valore di tutti i cespiti censiti sul territorio nazionale,

garantendo, a costo zero per lo Stato, equità ed efficienza fiscale,

realizzando la sana connessione sinergica tra mercato e fisco,

con il dimezzamento degli oneri amministrativi e di controllo,

ed eliminazione della principale causa di bolle finanziarie.

 

Ne parli con il suo Capo, non appena si rimette,

nella speranza che Egli abbia mutato la visione

dei problemi che attanagliano la gente comune,

dando il segnale al mondo di quelle vere riforme

che sostituiscono solidarietà con diritti naturali !

 

Intanto, in prosaico stile tottiano ...

 

Tanti, tanti, tanti, ... tantissimi auguri di

Buone feste a Tutti,

Belli e Brutti, Onesti e Disonesti per necessità,

Cristiani e non, Omo ed Etero, Italiani e Leghisti,

Sani e Malati, Vivi e Morti, Di Destra e Di Sinistra,

esclusi quelli di Centro perché inutili e presuntuosi.

 

  • Roma, 20 dicembre 2009
  • Hominibus
    Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
    che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
    strozzate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti.