La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 651 di esortare i più forti, possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Conte fra Di Maio e Salvini (Ansa)
E finalmente Di Maio può mostrare lo scalpo della vittoria: “Non esulto io né il Movimento 5 Stelle. Oggi vincono gli italiani onesti che ci chiedono atti forti contro la corruzione”. Alle ore 13 del “giorno del giudizio” il vicepremier 5 Stelle può scendere in sala stampa a palazzo Chigi e dichiarare la sospirata vittoria. Sull’alleato di governo. E su chi dentro il Movimento è convinto che il leader non abbia più lo smalto e lo sprint necessario, piegato da dieci mesi di egemonia leghista e successivi compromessi. Lo scalpo che Di Maio agita idealmente in mano ha il volto del sottosegretario Armando Siri le cui dimissioni forzate causa sospetta corruzione sono state appena ribadite dal premier Conte che le aveva proposte una settimana fa. Ma ha anche il volto di Matteo Salvini: per la prima volta in un anno il segretario della Lega e ministro dell’Interno esce sconfitto da una contesa tutta politica ed elettorale.
Le ossa non sono rotte ma è tanta la rabbia per dover anche solo far finta di “accettare la lezioncina etica e morale di Di Maio” che divide il campo a metà e piazza il Movimento nella metà campo degli onesti e tutti gli altri nell’altra metà. In più ci sono forti perplessità e sospetti, ripetono per tutto il giorno qualificate fonti della Lega, che “sia stato messo in moto un meccanismo giudiziario e, guarda caso, a 20 giorni dal voto per le Europee”.
Non può passare inosservato che per la prima volta Di Maio scende in sala stampa e rinuncia al solito bagno di telecamere in piazza Colonna. Mentre Salvini lascia palazzo Chigi alla chetichella senza dire una parola e si rifugia al Viminale. Solo un’ora più tardi commenterà che “ci sono colpe di serie A e colpe di serie B visto che la Raggi resta al suo posto pur essendo indagata”, che i “processi si fanno in tribunale altrimenti si torna indietro invece di andare avanti”. In quegli stessi minuti, a cavallo dell’ora di pranzo, l’ormai ex sottosegretario incontra lontano dalla procura il pm Palazzi che lo ha indagato per corruzione. Una lunga dichiarazione spontanea e il resoconto di movimento bancari e conti correnti.
Tre foto della giornata, tre momenti che raccontano la prima vera sconfitta politica di Matteo Salvini. Senza lasciar intravedere da dove possa arrivare la rivincita. Vedremo tra venerdì e lunedì cosa diranno i sondaggi, se, come e quando la “soap opera” Siri ha pesato più da una parte che dall’altra, più a vantaggio dei garantisti alla Salvini o dei giustizialisti alla Di Maio (salvo poi ribaltare entrambi i ruoli se si parla dell’avversario politico). E’ un fatto che il vicepremier leghista ha simulato male ieri l’espressione da vincente che si porta addosso da mesi. Teso, nervoso, prima di tornare in piazza e ai selfie della sua campagna elettorale (l’ultima dell’anno) è stato ospite di Lilli Gruber a Otto e 1/2 e non ha preso con la solita distanza una serie di puntuali osservazioni mosse dalla giornalista.
Doveva essere il giorno del giudizio. E’ stato quella dell’ammuina. Della messa in scena. Della sceneggiata. Scegliete voi. Dopo due settimane in cui se ne sono dette di santa ragione tra Salvini e Di Maio, tra Salvini e il premier Conte che in modo unilaterale una settimana fa annunciò la scelta di revocare le deleghe al sottosegretario Siri per una questione di etica pubblica, ieri a fine mattinata ciascuno a modo suo e in separata sede ha smussato gli angoli e abbassato i toni per spiegare perché il governo andrà avanti altri quattro anni. “Nel Cdm ci siamo detti che andiamo avanti perché abbiamo tante cose da fare e le faremo insieme” ha rassicurato Di Maio lanciando il tavolo tecnico con partita doppia: flat tax e salario minimo. Neppure Salvini, lo sconfitto, ha intenzione di rompere. “Dopo le Europee - ha detto - non cambia nulla se tutti manteniamo gli impegni e la parola data. Abbiamo tante cose da fare e l’Italia ha bisogno di un governo”.
L’ammuina che ha permesso di congelare la frattura ormai già consumata (“è finita” ha detto pochi giorni fa Salvini rispetto a Di Maio; “non capisco cosa ci sia dietro per non voler mollare Siri” ha provocato Di Maio fino a due ore prima il Consiglio dei ministri) è stata quella di prendere posizione senza però votare. Conte ha spiegato i motivi della revoca dell’incarico a Siri perché “solo rispettando la fiducia dei cittadini riusciamo a preservarla rispetto all’azione di governo”. Giulia Bongiorno, ministro della Lega, ha spiegato perché si crea “un precedente grave” di “mancato rispetto del principio della presunzione di innocenza”. Lo stesso concetto è stato ribadito da Salvini che già che c’era ha messo in guardia da “gettare fango” sul governatore Fontana indagato a Milano per abuso d’ufficio. Due ore di chiacchiere. E alla fine quando s’è trattato di votare, nessuno ha chiesto il voto. Un capolavoro di ambiguità. Un po’ difficile in realtà da spiegare dopo quello che è stato detto e fatto. Ma i neofiti sanno essere maestri in alcune occasioni. Oppure hanno buoni consiglieri della macchina burocratica. E poiché il vulnus grave che si era aperto in questi giorni riguardava la mancanza di fiducia della Lega rispetto al premier “non più terzo nè garante”, il comunicato finale del Cdm tiene abbondantemente conto di questa criticità. Il “Consiglio dei ministri - si legge - sentito dal Presidente Conte in ordine alla proposta di revoca della nomina di Armando Siri a sottosegretario di Stato, concertata con il ministro delle Infrastrutture, ne ha preso atto confermando piena fiducia nell’operato del presidente del Consiglio e ribadendo che la presunzione di non colpevolezza è uno dei principi cardine del nostro ordinamento giuridico”. Un capolavoro di cerchiobottismo.
La verità è che il consenso del governo è ancora troppo alto per mandarlo a rotoli per questioni legate a concetti come garantismo e giustizialismo di cui in un paese impoverito, che non cresce e non sa dove andare, non sa che farsene. Ecco perché Salvini ha dovuto ingoiare la sconfitta. Ma questa è la storia ufficiale. Ben diversa da quella ufficiosa. Che va cercata in quell’ora di riunione, tra le 9.30 e le 10.20, che Salvini ha fatto con i suoi ministri nell’ufficio di Giorgetti a palazzo Chigi prima del Cdm
In quell’ora Salvini ha guardato negli occhi i suoi e ha concordato la tattica. Nessun perdono, nessuna tolleranza. “Li aggrediremo sui temi, flat tax, autonomie, o ci danno ciò che è scritto nel Contratto oppure basta” è la sintesi della reazione leghista. Ma ora occorre stare fermi. “Non rispondiamo alle provocazioni, non reagiamo” è stato l’ordine. A tu per tu è stato analizzato un “fenomeno” che i leghisti monitorano da qualche mese: “lo straordinario tempismo con cui i 5 Stelle commentano, con i necessari dettagli, le inchieste della magistratura”. Quasi che avessero informazioni in tempo reale. Per non dire anticipato. “Perché Di Maio ha scommesso in modo così convinto, fin da due settimane fa, sull’uscita di scena di Siri?” È la domanda che si fanno in molti della Lega nel pomeriggio tra un capannello e l’altro tra la buvette e il Transatlantico di Montecitorio. Si ragiona di “contatti tra i 5 Stelle e le procure”, anche se è più facile ipotizzare contatti “tra i 5 Stelle e apparati informativi dello Stato”. Non sarebbe la prima volta. Anzi, come spiegava ieri un magistrato della procura di Roma a tiscali.it “quando la politica è debole, si aprono spazi che altri apparati dello Stato tentano di occupare”. Così come succede che “una semplice indagine venga brandita da una parte politica come arma di chissà quale giudizio”. Le fasi di disequilibrio devono sempre spaventare le democrazie. E in questa fase non c’è molto equilibrio. Salvo poi essere la stessa politica ad affidare alla magistratura la soluzione di questioni strutturali e etiche che non è in grado di risolvere. “Può accadere di tutto” è il timore tra i leghisti. Altre inchieste. Altre indagini. Ad esempio sulla Sanità in Lombardia.
Molti leghisti ieri spiegavano che “il 27 maggio faremo i conti con i 5 Stelle” da cui si sentono comunque “traditi”. In realtà da tempo la truppa della Lega spinge per chiudere questo contratto e la strana alleanza. La vicenda Siri sembrava l’occasione perfetta. Salvini ha tenuto il punto perché non avrebbe altra strada in questo momento. E’ certo che Di Maio va bene e fa comodo finché però non fa troppo il bastian contrario. Dopo il 26 maggio, tutto dipende dalle percentuali di voto che otterranno le due liste al governo in Italia. Se, come è possibile, Lega e M5s dovessero superare il 50% dei voti, allora è probabile che Salvini si limiti a chiedere un rimpasto di governo e un bilanciamento dei pesi nella squadra. Se invece i 5 Stelle dovesse fermarsi sotto il 20% e la Lega non arrivare al 30% che oggi campeggia in ogni sondaggio, potrebbe anche essere il caso di chiedere di andare a votare. Il Quirinale attende gli eventi e vigila. Soprattutto sui conti, sui richiami della Ue e sulla legge di bilancio che dovrà ad ottobre spiegarci dove e come trovare 40 miliardi di euro. Ecco perché nel caso si dovesse andare al voto, meglio sciogliere le Camere ai primi di settembre. E avere, sperando in un voto veloce, il tempo di fare la nuova legge di bilancio.
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L'APPELLO AL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AFFINCHE' SI DIA SOLUZIONE AL
SISTEMA FISCALE NAZIONALE PER
METTERE FINE ALLA PROTEZIONE DI
RICCHEZZA PRIVATA CON ORDINAMENTI
FALLOSI E COSTOSISSIMI A CARICO DELLA
COMUNITA', MENTRE SAREBBE AUSPICABILE
ADOTTARE CRITERI CHE LIMITINO, COME BASE
DI IMPOSIZIONE PER LA RIPARTIZIONE DI SPESE
COMUNI INDIVISIBILI, I CESPITI MOBILI ED IMMOBILI
RESIDENTI, RICHIEDENTI SERVIZI D'USO E GODIMENTO,
DA CONSIDERARE COME FRUTTO RIEPILOGATIVO DI
IMPEGNO E LAVORO CHE NON IMPORREBBERO
PIU' IL PREVENTIVO ASSOGGETTAMENTO,
MOTIVO DI CRITICITA' CHE VERREBBE
EVITATA ASPETTANDONE L'ESITO!
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IL VIATICO DI HOMINIBUS:
CAUSA SOLITA PESSIMA QUALITA',
BEN VENGA LA CRISI DI UN GOVERNO
CHE NON POSSIEDE LA FORZA D'ANIMO
PER UN MONDO MODERNO, CONDOMINIALE,
FINALMENTE LIBERATO DA SERVITU' POLITICHE,
ASPIRANDO ALLA SOCIETA' DEGNA DEL 3° MILLENNIO,
CAPACE DI ADOTTARE SANI PRINCIPI DEL VIVERE INSIEME !
La raccomandazione di Hominibus
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, adesso che conta molto nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione ...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 9 Maggio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate