La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 646 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Luca Zingaretti e Luigi Di Maio (Foto Ansa).
Mentre la crisi di governo tra Lega e 5Stelle sembra, ormai, alle porte, anche i rapporti tra Pd e M5S sembrano aver raggiunto uno dei punti più bassi di quello che viene definito – da entrambi i partiti – il “dialogo impossibile”. Infatti, solo ieri sera, durante la trasmissione Piazza Pulita, in onda su La 7, il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, dimaiano di ferro, esibiva un presunto manifesto elettorale dem in cui Zingaretti presentava, come se fossero proposte sue e del suo partito, tre punti: alzare gli stipendi dei parlamentari, ripristinare i vitalizi, reintrodurre il finanziamento pubblico ai partiti. Chiosa ‘politica’ di Di Stefano: “Ecco i motivi per cui il Pd è scomparso”.
Una evidente fake news contro cui si sono subito scagliati i giornalisti presenti in studio (il conduttore Formigli, Padellaro e Giannini) che hanno cercato di ‘spiegare’ a Di Stefano che “di queste proposte ha parlato Zanda (il tesoriere del Pd, ndr.) ma non Zingaretti, che anzi non le ha apertamente sconfessate”. Arriva anche una telefonata in diretta del segretario dem che attacca: “Non permetterò mai di utilizzare il falso per ottenere voti e consensi. Noi non proponiamo queste cose. Si tratta di un manifesto fake”. Zingaretti annuncia anche di voler presentare “una legge sulla trasparenza su come si finanziano tutti i partiti, anche sul web…”. Un chiaro attacco al modo (opaco) con cui si finanziano i 5Stelle tramite la piattaforma Rousseau.
Ma è sui programmi economici e sociali che, invece, la convergenza tra Pd e M5S sembra sempre più fattibile. Le proposte in tema di economia e welfare sono state al centro di una riunione convocata dal segretario del Pd, con il coordinamento del partito, il presidente Paolo Gentiloni, i vicesegretari ed esponenti dei due gruppi parlamentari – tra i quali l’ex ministro Piercarlo Padoan per stendere le ‘contro-proposte’ dem alla prossima Legge di Bilancio.
L'idea del segretario è di fare cinque proposte concrete, e con le relative coperture finanziarie, che possano innanzitutto far passare il Pd dalla fase di critica a quella di proposta per farsi percepire dall’opinione pubblica come una alternativa a Lega e M5S. Le proposte diverranno la contro-manovra del Pd rispetto quella del governo Conte.
I cinque punti sono incentrati su lavoro e welfare, così da qualificare le proposte in modo ‘progressista’. Nel pacchetto, ancora in fase di elaborazione, c’è una parte che riguarda il lavoro, con il taglio permanente del cuneo fiscale ai contratti a tempo determinato e altre misure compresa una forma di salario minimo. E cioè proprio una delle proposte clou su cui insistono i 5Stelle che hanno depositato una pdl sul salario minimo osteggiata dalla Lega. Un secondo punto riguarda gli investimenti, pubblici e privati, con il rilancio degli incentivi a Industria 4.0. Poi ci sono nuovi fondi per l’istruzione e per la sanità. Tutte misure che i 5Stelle potrebbero sottoscrivere senza patemi, per non dire delle “comuni battaglie” sui diritti civili.
Il pacchetto dem tornerebbe anche buono nel caso in cui, dopo le Europee, ci fosse una rottura nella maggioranza e urne a settembre. Uno scenario che Zingaretti confida di ritenere possibile o probabile visto che, come dice, la maggioranza è di fatto bloccata: “il governo è impegnato in liti, comizi, battibecchi e selfie, una vera pagliacciata”.
Proprio lo stallo decisionale potrebbe spingere l’opinione pubblica e molti centri decisionali, a partire dal Quirinale, a premere per la fine del governo giallo-verde con elezioni a settembre o al massimo a febbraio. E proprio Zingaretti avrebbe detto a Mattarella, in un colloquio informale di qualche settimana fa, che il Pd non darebbe mai l’assenso a un governo tecnico che faccia la manovra economica e che la sola ‘strada maestra’ è quella del ritorno alle urne. Convincimento che si fa largo, ormai, anche al Colle. Ma quello di Zingaretti è anche un calcolo politico. Anche perché se un dialogo con l’M5S, prima di un passaggio elettorale, è impensabile, dopo può “succedere di tutto”, osserva una fonte dem vicina all’attuale segretario. Anche, appunto, un governo ‘de cambiamento’ tra M5S e Pd. In più, l’altro obiettivo di Zingaretti è tutto a uso e consumo interno: ottenere gruppi parlamentari nuovi e coesi, che oggi non ha, e che rispondano, effettivamente, solo a lui.
Inoltre, giorni fa, un’intervista del capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, ha fatto drizzare le antenne a molti. Certo, il titolo (“Delrio apre alla linea Di Maio”) ambienti dem a Montecitorio lo hanno definito “forzatissimo”, ma le sue proposte hanno fatto sentire aria di accordo in fieri.
Delrio rilanciava la proposta dem sul salario minimo (e non quella dell’M5S), riteneva possibile un’intesa sulla riduzione degli stipendi dei parlamentari, “se accettassero di discuterne seriamente”, e allargava il tema del conflitto di interessi alla “trasparenza di piattaforme informatiche”, un chiaro riferimento alla Casaleggio&Associati.
La risposta arrivata subito dal M5S è stata, anche in quel caso, di netta chiusura: “Le cinque proposte che per noi si devono approvare il prima possibile sono proposte che non abbiamo rivolto ad una forza politica di opposizione ma alla Lega”, diceva, in risposta a Delrio, sempre Di Maio. Il quale, oggi ospite a Skytg24, ha ribadito che “Il Pd è un condominio in continua lite, non sai con chi parlare, con Zingaretti doveva rinnovarsi, invece hanno proposto aumento degli stipendi dei parlamentari e la patrimoniale”.
Anche il segretario dem, Zingaretti, ha provato subito a tacitare le illazioni di un dialogo che appare impossibile, ma è altrettanto implausibile pensare che Delrio non lo avesse informato, prima di dare l’intervista. Zingaretti, in realtà, pensa da tempo che non sia utile demonizzare a priori le proposte del M5S, specie se queste toccano corde sensibili anche per gli elettori del suo partito. Tanto per fare un esempio, attaccare il reddito di cittadinanza, come spesso fanno i renziani, finisce per colpire i cittadini che ne fanno richiesta più che i contenuti del provvedimento.
“Sul merito lo abbiamo sempre detto: le misure che sono utili al Paese vanno affrontate”, puntualizza Andrea Orlando. Politicamente, però, aggiunge il vicesegretario in pectore, “non cambia niente. È una strategia pre-elettorale (quella degli avversari, ndr.) che neanche i bambini ci cascano”. Ma la ‘cuperliana’ Barbara Pollastrini dice quello che pensa la sinistra del partito (oltre che, peraltro, l’intero gruppo dirigente di Mdp, a partire da Bersani): “Delrio ha pronunciato parole sagge e serie”. La ‘manovra di avvicinamento’, dunque, forse, è già realmente iniziata.
I renziani, ovviamente, hanno alzato subito il fuoco di sbarramento. “I nostri elettori ci chiedono coerenza – dice la deputata ligure Raffaella Paita– non possiamo avere nulla a che fare con l’M5S”. E il giachettiano Luciano Nobili ricorda:“Un anno fa fu Renzi a impedire il suicidio di un’alleanza con questi cialtroni. Oggi più che mai dobbiamo essergliene grati e ribadire che non andremo mai al governo con loro”. Infine, sempre a La Stampa, la ex ministra Maria Elena Boschi dice: “Niente accordi di Palazzo. L’M5S ha fallito, cosa c’entriamo noi con questi incompetenti?”.
Va ricordato anche che Matteo Renzi, sempre più silente, in questa fase, dispone di un drappello di senatori fedelissimi e bastevoli per stroncare sul nascere ogni ipotesi simile. Infatti, se al Senato la maggioranza gialloverde balla già sul filo dei numeri, una maggioranza Pd+M5S non avrebbe i numeri per governare proprio grazie alla ‘secessione’ di un pugno di renziani (sono almeno dieci), pronti a impedirlo.
Inoltre, anche Zingaretti sa e vede che i grillini parlano, protestano, tuonano, ma poi votano tutti i provvedimenti cari alla Lega e che i segnali che pure arrivano dall’ala dei grillini ‘movimentisti’, che fanno capo al presidente della Camera Fico, non sono stati, finora, decisivi né concludenti. Zingaretti e i suoi, dunque, ribadiscono la loro linea: il governo giallo-verde si può superare ‘solo’ con le urne. Ma il motivo per cui Zingaretti punta tutto su elezioni politiche anticipate è, appunto, duplice: da un lato vuole avere gruppi parlamentari omogenei alla sua linea e che, a differenza di quelli attuali, accettino ogni sua proposta, dall’altro pensa sì a un dialogo con i 5Stelle ma ‘al prossimo giro’. Quando una maggioranza ‘alternativa’ a quella di un centrodestra che tornerà – questa la sua previsione – unito, potrebbe tornare utile, se non indispensabile, per battere, anche in Parlamento, oltre che nelle urne, le ‘destre’. Se ne parla, dunque, casomai, nella prossima legislatura.
MA...ANCORA QUI' ?!?!
a cazzeggiare su tutto ed il suo contrario
quando dovrebbe essere evidente la compensazione
dei minori costi con aumenti dei consumi
così come potrebbe accadere in politica accademica
sostituendo deputati e senatori di partito
con rappresentanti in rapporto diretto con i Cittadini
che consente di azzerare il costo pubblico,
ma assicura la corrispondenza continua tra le parti.
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L'APPELLO AL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AFFINCHE' SI DIA SOLUZIONE AL
SISTEMA FISCALE NAZIONALE PER
METTERE FINE ALLA PROTEZIONE DI
RICCHEZZA PRIVATA CON ORDINAMENTI
FALLOSI E COSTOSISSIMI A CARICO DELLA
COMUNITA', MENTRE SAREBBE AUSPICABILE
ADOTTARE CRITERI CHE LIMITINO, COME BASE
DI IMPOSIZIONE PER LA RIPARTIZIONE DI SPESE
COMUNI INDIVISIBILI, I CESPITI MOBILI ED IMMOBILI
RESIDENTI, RICHIEDENTI SERVIZI D'USO E GODIMENTO,
DA CONSIDERARE COME FRUTTO RIEPILOGATIVO DI
IMPEGNO E LAVORO CHE NON IMPORREBBERO
PIU' IL PREVENTIVO ASSOGGETTAMENTO,
MOTIVO DI CRITICITA' CHE VERREBBE
EVITATA ASPETTANDONE L'ESITO!
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IL VIATICO DI HOMINIBUS:
CAUSA SOLITA PESSIMA QUALITA',
BEN VENGA LA CRISI DI UN GOVERNO
CHE NON POSSIEDE LA FORZA D'ANIMO
PER UN MONDO MODERNO, CONDOMINIALE,
FINALMENTE LIBERATO DA SERVITU' POLITICHE,
ASPIRANDO ALLA SOCIETA' DEGNA DEL 3° MILLENNIO,
CAPACE DI ADOTTARE SANI PRINCIPI DEL VIVERE INSIEME !
La raccomandazione di Hominibus
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, adesso che conta molto nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 2 Maggio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate