La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 643 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
“Passiamo le giornate ad inseguire i litigi tra Salvini e Di Maio a cui, in questo modo, facciamo il favore di togliere dal tavolo le vere questioni di cui si dovrebbero occupare se fossero una maggioranza seria. Il risultato è che nessuno parla più di crescita e lavoro. Questo è da irresponsabili”. Seduto nel suo studio, Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e poi presidente della Commissione Lavoro della Camera, commenta il Def-ombra del Partito Democratico che sarà presentato giovedì per rimettere i temi al centro del dibattito politico e spazzare via le speculazioni. E visto che al gran ballo delle polemiche oggi se ne è aggiunta un’altra ricavata dall’intervista del capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio circa “l’apertura i 5 Stelle”, con le smentite di Zingaretti e Orlando arriva anche quella di Damiano: “Non sono possibili patti politici né con i 5 Stelle né con la Lega. Né oggi né mai”.
Preoccupato del litigio quotidiano tra Salvini e Di Maio?
“Sono preoccupato per il Paese. Questi litigi quotidiani pre-elettorali fanno ormai parte di una tattica consumata che spero sia venuta anche a noia. I contraenti del patto di governo hanno bisogno di visibilità in occasione delle Europee, tutto questo porta ad un confitto perenne ma al tempo stesso non mollano il patto di potere che hanno sottoscritto. In questo modo abbiamo perso mesi e il paese va a sbattere”.
Il Pd è il secondo, terzo partito in Parlamento. E però non riesce a “bucare” con una vera controproposta. Che fare per incidere nell’agenda politica?
“Il segretario Zingaretti sta lavorando alla nostra controproposta che sarà resa nota a giorni e avrà due parole chiave: crescita e lavoro. Se il paese non cresce non c’è spazio per fare occupazione né per distribuire reddito. Invece, dopo un anno di governo del cambiamento siamo più in recessione che in stagnazione con una previsione di crescita per il 2019 pari allo zero, il debito pubblico in crescita, lo spread sempre più pesante. Oltre ai dati economici negativi che già conosciamo, gli ultimi dati sulla cassa integrazione aggravano ulteriormente la situazione. Nei primi tre mesi del 2019, secondo il dossier del mio centro studi “Lavoro&welfare”, il monte ore della cassa integrazione (cig, ndr) è cresciuto del 6%, quasi 66 milioni di ore, 22 milioni al mese. Significa che in questi tre mesi, a causa della cassa integrazione, c’è un taglio delle retribuzioni pari a 272 milioni di euro, al netto delle tasse. Tutto questo segnala una forte criticità. E siamo tornati al punto fondamentale: se non si fa occupazione non si fa reddito”.
La seconda parola chiave è lavoro…
“Aggiungo di qualità e ben remunerato. Non a caso la nostra prima proposta è stata il salario minimo per coloro che non hanno un contratto di lavoro. Che è ben diverso dal salario minimo per tutti di cui parla Di Maio e che corre il rischio di favorire la fuga delle imprese dal sistema contrattuale”.
In che modo?
“Il ministro Di Maio propone 9 euro lordi per tutti. E’ sbagliato perché in questo modo si rischia di abbassare il livello del reddito. Occorre invece che la legge recepisca i mini tabellari stabiliti dai contratti nazionali del lavoro. Alla paga tabellare vanno poi aggiunti gli scatti, le ferie, la maternità, gli infortuni, il tfr, la 13 esima. I diritti”.
Il salario minimo avrebbe così un costo enorme.
“No, avrebbe un costo contrattuale. Il paradosso che sostengo è questo: meglio avere 8 euro lordi di paga tabellare stabiliti in base ai contratti anziché 9 euro ma sganciati dai contratti. E dai diritti”.
Non si crea lavoro con il salario minimo.
“E infatti il Pd punta tutto sul taglio netto del cuneo fiscale del lavoro a tempo indeterminato. Abbiamo già introdotto l’equo compenso per i professionisti, che va applicato. Poi quella che io definisco azione keynesiana per rilanciare investimenti pubblici e privati. Infine un poderoso taglio degli ostacoli burocratici”.
Se il taglio della burocrazia potrebbe essere a costo zero, per il taglio del cuneo e la politica keynesiana sugli investimenti servono molti soldi. Dove li prendete?
“Dobbiamo saper spendere meglio i fondi europei. E’ una vecchia questione. La soluzione passa anche da una classe di amministratori preparati ai nuovi standard europei. Certamente non andremo a fare ulteriore deficit, impossibile, tra l’altro, con la stagnazione economica. Qualcosa possiamo recuperare dai due fondi, Quota 100 e Reddito di cittadinanza: di quei miliardi stanziati ne saranno spesi molti meno”.
Adesso ci arriviamo. Prima però un passo indietro al lavoro e ai salari minimi. Il 26 maggio votiamo per le Europee. Qual è la proposta del Pd contro il dumping fiscale in Europa che spinge le aziende a delocalizzare?
“Intanto il dumping va sconfitto in Italia. Il Cnel sta esaminando i contratti di lavoro per capire quanti, a fronte di 888 tipologie diverse di contratto, sono riconducibili per la parte salariale ai contratti cosiddetti leader di Cgil, Cisl e Uil e Confindustria. Mettere fuori gioco chi non ha questi standard è una prima operazione di regolazione del dumping. Il Cnel, inoltre, è promotore di una proposta di legge per dotare tutti i contratti di lavoro di un codice alfanumerico collegato con l’Inps per incrociare in modo trasparente i dati relativi alla retribuzione, al versamento dei contributi e al rispetto degli standard. Questo sarà un grosso passo avanti per un lavoro di qualità ed equamente retribuito”.
Una proposta di sinistra?
“Sì, e anche di giustizia sociale. Facciamo un esempio: in edilizia non ci possono più essere 150 mila lavoratori con contratto da badante o da florovivaista che ovviamente costano meno”.
E contro il dumping in Europa?
“Anche qui, è assurdo parlare come fa Di Maio, di salario minimo europeo. A quale salario fa riferimento il ministro del lavoro? Ai 1998 euro mensili che sono il minimo in Lussemburgo? O ai 235 euro della Bulgaria? Allora, la nostra proposta è creare fasce di avvicinamento progressivo. Le proposte draconiane alla Di Maio sono bandierine facili da sventolare ma non sono attuabili. Peggio: rischiano di mettere fuori gioco l’economia”.
Quando presiedeva la Commissione lavoro lei era parzialmente favorevole a Quota 100. Adesso che è stata realizzata, la convince?
“Condivido il principio ma non il metodo. Le “quote” sono state inventate da me e Prodi, la prima fu nel 2007, la quota 95, 60 anni e 35 di contributi. Sono, lo dico con orgoglio, una misura di sinistra. Per noi però le quote erano concepite con addendi mobili, l’importante era la somma finale, nel nostro caso 95. Quella di Salvini è invece una finestra riservata, come dimostra l’analisi delle oltre centomila domande arrivate, a chi nel mondo del lavoro ha già goduto di maggiori vantaggi”.
Quota 100 una misura per privilegiati?
“Se il minimo contributivo deve essere fisso (almeno 38 anni di contributi consecutivi), significa che ci riferiamo a carriere continuative di lavoratori per lo più maschi, di grandi imprese o della pubblica amministrazione. I requisiti per Quota 100 tagliano fuori chi ha lavorato nel privato e magari ha avuto pause, sospensioni o è stato licenziato tra i 55 e i 60 anni, le donne per via della maternità, chi svolge lavori discontinui, ad esempio nell’edilizia perché i cantieri nascono e poi chiudono. Non è un caso se forse l’unica proposta, mia e del Pd, accettata dal governo è stata la conferma dell’ape social e Opzione donne”.
E come giudica Rdc alla luce delle prime stime rese ufficiali da Inps, Caf e Poste? Ci sono meno poveri dei 5 milioni stimati – il che sarebbe una bella notizia –oppure il Reddito è stato concepito male?
“Risultano molte meno adesioni del previsto. E dunque è chiaro che qualcosa non ha funzionato nei requisiti di adesione. In più il Reddito ha il difetto di essere troppo alto rispetto alla media dei salari italiani e questo potrebbe indurre le persone a scegliere di stare a casa fino ad esaurite il tempo disponibile e intanto lavorare a nero”.
Oggi tutti parlano dell’intervista del capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio che in un’intervista a La Stampa sembra aprire ad una maggioranza Pd e 5 Stelle. E’ un’ipotesi sul tavolo?
“Secondo me questa ipotesi non è mai esistita. Ribadisco il fatto che il Pd è alternativo ai 5 Stelle e alla Lega. Non esiste alcuna possibilità di accordo. Chiarito questo punto, appartiene alla dialettica parlamentare entrare nel merito delle proposte della maggioranza con controproposte e correttivi. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con l’anticamera per una nuova alleanza politica”.
Cosa insegna il voto spagnolo?
“Che nulla è scontato. Che le forze riformatrici del centro e della sinistra possono ancora arginare la follia distruttiva delle destre e dei sovranisti. Dunque, rimbocchiamoci le maniche e al lavoro”.
MA...
ANCORA QUI' ?!?!
a cazzeggiare su tutto ed il suo contrario
quando dovrebbe essere evidente la compensazione
dei minori costi con aumenti dei consumi
così come potrebbe accadere in politica accademica
sostituendo deputati e senatori di partito
con rappresentanti in rapporto diretto con i Cittadini
che consente di azzerare il costo pubblico,
ma assicura la corrispondenza continua tra le parti.
*******
L'APPELLO AL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AFFINCHE' SI DIA SOLUZIONE AL
SISTEMA FISCALE NAZIONALE PER
METTERE FINE ALLA PROTEZIONE DI
RICCHEZZA PRIVATA CON ORDINAMENTI
FALLOSI E COSTOSISSIMI A CARICO DELLA
COMUNITA', MENTRE SAREBBE AUSPICABILE
ADOTTARE CRITERI CHE LIMITINO, COME BASE
DI IMPOSIZIONE PER LA RIPARTIZIONE DI SPESE
COMUNI INDIVISIBILI, I CESPITI MOBILI ED IMMOBILI
RESIDENTI, RICHIEDENTI SERVIZI D'USO E GODIMENTO,
DA CONSIDERARE COME FRUTTO RIEPILOGATIVO DI
IMPEGNO E LAVORO CHE NON IMPORREBBERO
PIU' IL PREVENTIVO ASSOGGETTAMENTO,
MOTIVO DI CRITICITA' CHE VERREBBE
EVITATA ASPETTANDONE L'ESITO!
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IL VIATICO DI HOMINIBUS:
CAUSA SOLITA PESSIMA QUALITA',
BEN VENGA LA CRISI DI UN GOVERNO
CHE NON POSSIEDE LA FORZA D'ANIMO
PER UN MONDO MODERNO, CONDOMINIALE,
FINALMENTE LIBERATO DA SERVITU' POLITICHE,
ASPIRANDO ALLA SOCIETA' DEGNA DEL 3° MILLENNIO,
CAPACE DI ADOTTARE SANI PRINCIPI DEL VIVERE INSIEME !
La raccomandazione di Hominibus
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, adesso che conta molto nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 30 Aprile 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate