La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 641 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
L’agenzia di rating Standard&Poor’s ha confermato il rating del debito italiano a due gradini sopra il livello spazzatura (BBB, con outlook negativo) e, di fatto, ha ‘graziato’ l’Italia, evitando, appunto, di declassarla. Il premier Conte gioisce, ma c’è molto poco di cui stare allegri. La decisione di Standard&Poor’s di non infierire in corpore vili ha evitato il downgrade, in linea alle previsioni.
Ma se le maggiori agenzie di rating, incluse Moody's e Fitch, si sono messe su una linea da quieta non movere, una volta scavallate le elezioni europee, quando a giugno il governo gialloverde (se sarà ancora in piedi) comincerà ad impostare la legge di bilancio 2020, il redde rationem sarà inevitabile. La procedura d’infrazione per debito eccessivo è stata evitata, in sede di commissione Ue, è vero, ma ci è voluto lo zampino di Mattarella che ha ‘triangolato’ con Visco e Draghi). Lo spread ha rinculato dalla vetta (330), ma continua a restare alto (fino a 270 punti base). Le previsioni catastrofiche per l’esito delle aste dei titoli di Stato in gennaio, il primo mese senza l’ombrello di Francoforte (il famoso QE, Quantitive Easing), dopo tre anni di massicci acquisti mensili, sono state smentite, ma il quadro economico peggiora ogni mese.
E la fortuna, si sa, non è eterna. Nuvole nere si addensano sull’economia europea coi paesi fragili i più a rischio. Nel comunicato che accompagna la decisione di confermare il rating, Standard&Poor’s sottolinea due punti: il virtuale azzeramento della crescita italiana allo 0,1% e il rischio di aumento dello stock di debito. Un Paese con un alto debito che non cresce è un paese da ‘allarme rosso’, per le agenzie di rating. Lo spread, già alto (sui 250 punti base) presto tornerà a salire. L’emergenza finanziaria incombe.
La nostra economia è scivolata in recessione tecnica proprio per colpa dei gravosi impegni economici presi dal governo e che rischiano di mandare in tilt i conti. Per Standard&Poor's il deficit salirà al 2,6%, superiore rispetto a quello indicato dal governo italiano nel Def (2,4%), una stima che già fa storcere la bocca a Bruxelles, che già ha dovuto digerire la salita rispetto al 2,04% di dicembre. E poi c’è il debito, il tallone d’Achille del nostro Paese da sempre ed elemento ultra-sensibile per l’Europa e per gli investitori: crescerà, toccando il 132,7% del Pil nel 2022.
Le attese, per il 2019, di S&P sono dunque quelle di una stagnazione. Il Pil crescerà solo dello 0,1% in termini reali, riflettendo “un effetto di riporto negativo” del calo della seconda metà del 2018. La crescita riprenderà nel 2020, ma solo intorno allo 0,6%, mentre nella zona euro l’incremento del Pil sarà più del doppio, pari all’1,4%. Uno stallo critico con il rischio che le nuove politiche potrebbero “aumentare la rigidità del mercato del lavoro”, spiega ancora l’agenzia.
Il rischio del downgrade, che porterebbe l’Italia a un solo gradino dal livello spazzatura, quello dell’inaffidabilità, resta. Se il debito e il deficit dovessero schizzare ancora, tutte le agenzie di rating sono pronta a declassare l’Italia.
La domanda, davanti a questi numeri, che fanno tremare le vene nei polsi, passa, però, ora dal quadro macroeconomico a quello politico. Chi scriverà la manovra economica 2020? Il governo Conte e la sua maggioranza gialloverde? Conviene davvero, soprattutto alla Lega, farsene carico e poi andare al voto a inizio del 2020 dopo aver varato una manovra economica che, di fatto, avrà stremato gli italiani? Non è meglio andare subito all’incasso, votando a inizio autunno, tra settembre e ottobre, e poi - dalla posizione di forza di un governo di centrodestra con la Lega egemone - andare a scontro con l’Ue, ma forti del consenso popolare, alla guida di una maggioranza salda e con Salvini premier? E anche ai 5Stelle non conviene cercare il ‘tutto per tutto’, il ‘o la va o la spacca’ nelle urne? Tanto, ‘dopo’, davanti agli italiani, se si dovrà varare comunque una manovra di sacrifici, si può sempre dar la colpa alla ‘perfida’ Ue…
Alla fine, il busillis che riguarda le sorti della legislatura è tutto qui. Nessuna persona dotata di senno può pensare, infatti, che il governo possa cadere per il ‘caso Siri’, come chiedono, con insistenza quotidiana, i 5Stelle e come gli chiederà di fare Conte lunedì prossimo. O se, invece, debba rimanere al suo posto, come pensa e continua a dire Salvini. Certo, la vicenda ha già provocato e provocherà ancora di più, nelle prossime settimane, uno ‘scossone’, alla maggioranza (e, anche, ai rapporti personali tra Di Maio e Salvini, ormai compromessi) che non sarà di poco conto. Probabilmente Siri verrà ‘dimissionato’ da Conte, Salvini minaccerà sfracelli, dirà che “il patto di lealtà” si è rotto, ma il governo resterà in sella almeno fino al 26 maggio, giorno in cui si terranno le elezioni europee e si stabiliranno nuovi rapporti di forza dentro la maggioranza.
Il vero oggetto del contendere, dopo le elezioni europee, dunque, sarà ‘quale manovra economica varare e chi la farà. Si parte dai due provvedimenti-cardine dei gialloverdi (reddito di cittadinanza e quota cento) da rifinanziare (servono, in pratica, 20-24 miliardi, a spanne) e dall’altro le clausole di salvaguardia (aumento dell’Iva e delle accise) da evitare come la peste. Così, almeno dicono e assicurano Di Maio e Salvini, mentre il ministro dell’Economia, Tria, ha fatto più volte capire, anche in audizioni pubbliche, che un aumento ‘selettivo’ dell’Iva lui lo metterebbe in campo. Solo che per disinnescare l’Iva servono almeno 24 miliardi, il che vorrebbe dire che la prossima manovra economica dovrebbe lievitare fino alla cifra monstre di 48/50 miliardi e questo senza neanche avere un euro per fare null’altro.
Insomma, si tratterebbe di varare una manovra ‘in deficit’. Secondo le stime di Carlo Cottarelli il rapporto deficit/Pil potrebbe, in questo modo, sfondare il tetto del 3,5%, violando tutte le regole europee dei trattati di Maastricht e procurandoci una sicura sanzione da parte della Ue per sfondamento dei parametri con le ovvie e conseguenti ripercussioni sui mercati, sui titoli azionari, sullo spread. Il rischio di una manovra ‘lacrime e sangue’ - che difficilmente un governo populista potrebbe sostenere - è, dunque, alle porte. Né Salvini né Di Maio vogliono, ovviamente, farsene carico. Meglio, per entrambi, il voto.
I due alleati, si sa, né la cosa fa più notizia, litigano ogni giorno e litigano su tutto, ma - come si dice nel giornalismo d’inchiesta anglosassone - “follow the money”, segui i soldi. Salvini senza dubbio, ma forse anche Di Maio, iniziano a pensare che ‘senza’ il rispettivo alleato di governo le cose andrebbero molto meglio: impostare una Legge di Stabilità in queste condizioni di perenne guerra guerreggiata interna sarebbe un’impresa titanica e rischia di essere anche vana. Resta un punto. Quando votare? La Nota di variazione al Def va presentata e votata in Parlamento entro il 27 settembre e la legge di Stabilità va portata a Bruxelles, per farla ‘leggere’, entro il 15 ottobre, quando contestualmente, alle Camere, inizia e dura fino al 31 dicembre la “sessione di Bilancio”. Sembrerebbe non esserci spazi né date utili, per andare a votare, se non a metà settembre, sciogliendo le Camere, cioè, a inizio agosto. Mattarella - dicono in molti, ormai - si sarebbe già rassegnato: meglio votare in autunno e poi avere un governo forte e stabile che scriva la manovra che portare avanti questo stillicidio, un governo eutanasico. Se ne van rendendo conto, tutti i giorni, anche Lega e M5S.
Corridoio umanitario dalla Libia, Salvini lunedì 29 a Pratica di Mare accoglie 147 richiedenti asilo.
MA...
ANCORA QUI' ?!?!
a cazzeggiare su tutto ed il suo contrario
quando dovrebbe essere evidente la compensazione
dei minori costi con aumenti dei consumi
così come potrebbe accadere in politica accademica
sostituendo deputati e senatori di partito
con rappresentanti in rapporto diretto con i Cittadini
che consente di azzerare il costo pubblico,
ma assicura la corrispondenza continua tra le parti.
IL VIATICO DI HOMINIBUS:
CAUSA SOLITA PESSIMA QUALITA',
BEN VENGA LA CRISI DI UN GOVERNO
CHE NON POSSIEDE LA FORZA D'ANIMO
PER UN MONDO MODERNO, CONDOMINIALE,
FINALMENTE LIBERATO DA SERVITU' POLITICHE,
ASPIRANDO ALLA SOCIETA' DEGNA DEL 3° MILLENNIO,
CAPACE DI ADOTTARE SANI PRINCIPI DEL VIVERE INSIEME !
La raccomandazione di Hominibus
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, adesso che conta molto nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 28 Aprile 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate