La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 637 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Difficile individuare un unico regista. E' possibile anche un concorso di entrambe le parti poi sfuggito di mano. Fatto è che da ieri sera il governo Conte non esiste più. Perché qualsiasi toppa possa essere cucita su quest’ultimo strappo, nessuno, anche a livello internazionale, potrà più dare credibilità ad un governo dove i due vicepremier dichiarano e si smentiscono a vicenda, in contemporanea, uno in tv (Di Maio) l’altro davanti a palazzo Chigi (Salvini), entrambi lividi e furiosi, a tratti tremanti, mentre è in corso il Consiglio dei ministri su una delle norme chiave del governo, il decreto per la Crescita. Il tutto sotto lo sguardo impotente di un Presidente del Consiglio che non tiene più le truppe e che è arrivato a dire a Salvini: “Non siamo i tuoi passacarte, abbi rispetto della collegialità del governo…".
L’occasione è doppia. Da una parte c’è il salva-Roma, la norma per rinegoziare il debito decennale della Capitale che i 5Stelle avrebbero voluto inserire nel decreto Crescita “riconsegnando a costo zero” allo Stato centrale il debito di 12 miliardi della Capitale. Un “favore” che la Lega non ha voluto concedere “solo” all’amministrazione Raggi perché “incapace di amministrare la città” ottenendo la promessa che venga allargata a tutti i comuni metropolitani - 14 - che come Roma hanno le casse in dissesto. Dall’altra c’è il caso Siri, il sottosegretario della Lega indagato per corruzione in un’inchiesta che intreccia gli affari di Cosa Nostra, rispetto al quale i 5 Stelle non intendono retrocedere dalla richiesta di “fare pulizia di ombre inaccettabili".
Il Consiglio dei ministri era convocato ieri pomeriggio alle 18. Poi è stato rinviato alle 19. E’ terminato a mezzanotte e undici minuti con un risultato che dà soddisfazione alle richieste della Lega sul salva-Roma e vede Siri ancora al suo posto blindato da Salvini perchè “in uno Stato di diritto si è colpevoli se si è condannati e non se si finisce sui giornali”. In mezzo cinque ore in cui sono volati gli stracci e i controstracci. Non è più solo “scontro”, governo “in bilico”, “strappo”, “guerra” o “rissa”. Quando si arriva a questo punto, si resta insieme solo il tempo per firmare le carte di un divorzio non più rinviabile.
La trappola architettata (dai 5 Stelle?) doveva scattare più o meno in questo modo: compreso che il salva-Roma non sarebbe mai passato come richiesto aprendo la strada all’ennesima vittoria leghista (come anticipato, tra gli altri, anche da tiscali.it), ieri alle 19 a palazzo Chigi si sarebbero ritrovati “solo” i leghisti e una sparuta rappresentanza 5 Stelle. Nel frattempo, proprio alle 19, Di Maio sarebbe stato in tivù per cavalcare l’unico tema oggi in grado di attutire la “sconfitta” sul salva-Roma: l’indagine su Siri e la richiesta delle sue dimissioni. Un gioco pericoloso, una trappola appunto, che Salvini - e prima di lui la sua portavoce Iva Garibaldi - ha compreso appena in tempo per ribaltarne il canovaccio. E pochi minuti prima delle venti, accertato che Di Maio era veramente assente per il suo impegno televisivo, Salvini è sceso in piazza Colonna e davanti a un muro di telecamere ha rovesciato il tavolo: “Il Salva-Roma è stato stralciato dal decreto Crescita. Ci sarà un provvedimento a parte che aiuta tutti i comuni in dissesto. Così è stato deciso. Non con Di Maio che è assente ma con chi c’è, il presidente Conte”. Una fuga in avanti del vicepremier leghista che ha spiazzato Di Maio, fatto infuriare il premier Conte e di fatto chiuso l’esperienza del governo del cambiamento.
Era chiaro che sarebbe stato un Cdm a rischio, ben al di là della competizione ormai quotidiana tra i due alleati di governo che in vista del voto europeo (dove contano le preferenze) se ne danno di santa ragione. I giorni di Pasqua avevano fissato le posizioni: la Lega ferma sul no ad una norma salva-debito cucita addosso alla sindaca Raggi poiché “non sa amministrare e non la merita” e favorevole invece ad una norma quadro che aiuta tutte le amministrazioni in difficoltà economica; i 5 Stelle ancorati, meglio dire appesi, all’unica stella che ancora brilla, quella della legalità/ giustizialismo e per cui il caso Siri è stato una manna dal cielo, l’unico argomento in grado di competere in popolarità con quello del salva-Roma. Tra Pasqua e Pasquetta i 5 Stelle avevano anche fatto trapelare che i leghisti avrebbero “boicottato la riunione del Cdm".
Il tam tam mediatico ha fatto sì che ieri alle 17 in piazza Colonna, davanti a palazzo Chigi, in una città invasa dai turisti, ci fossero centinaia di curiosi allineati davanti al portone d’ingresso, il portone più visto in tv, in attesa di “vedere i politici entrare” e “fare un selfie magari con Salvini o forse Di Maio”. Tutti pronti per il grande evento politico-mediatico. Un quarto d’ora prima delle 18 arriva Iva Garibaldi, la portavoce di Salvini, in assoluto la prima del team leghista. Giorgetti ha l’ufficio a Chigi e di sicuro in queste ore ha già messo mano al dossier del decreto Crescita con l’annesso del salva-Roma insieme al premier Conte. Sulla carta dovrebbe essere un cdm lampo, in fondo il testo è stato lavorato per oltre un mese dopo la prima approvazione “salvo intese” del 20 marzo scorso. Tra le alle 18 e 30 e le 19, alla spicciolata, arrivano tutti: Tria, Centinaio, Buongiorno, Stefani, Bussetti, Salvini, Giorgetti, Conte. Ridotta ai minimi termini la pattuglia 5 Stelle: Trenta, Lezzi, Bonisoli. Assenti Bonafede, Grillo, Toninelli, persino Fraccaro, soprattutto Luigi Di Maio che è il “papà” del decreto Crescita. Evidentemente c’è qualcosa che non va. Testimoni presenti al cdm hanno raccontato che Salvini ha iniziato a soffiare col naso, sempre più irrequieto, Conte sempre più silente intenzionato comunque a prendere tempo sbrigando le faccende minori. E’ a questo punto, sono le 19 e 50, che Salvini ha intuito la trappola, vera o presunta, ed è sceso in piazza Colonna “per rilasciare dichiarazioni alla stampa".
Trappola o no, qualunque cosa fosse, è stata disinnescata. Il vicepremier e segretario della Lega arriva giù in jeans e maniche di camicia, si piazza davanti alle telecamere e risponde una dopo l’altra ad una raffica di domande come se il Consiglio dei ministri fosse già concluso. “Il salva-Roma non c’è, come previsto e promesso, è stato stralciato dal decreto Crescita e ci sarà un provvedimento specifico, fuori da questo decreto, per tutti i comuni che sono in dissesto finanziario, non ci sono cittadini di serie A e di serie B”. Chi lo ha deciso? “Lo concordo con chi c’è, con gli assenti è difficile concordare. Di Maio, per l’appunto, è assente. Noi della Lega siamo presenti. E’ un semifestivo per tutti: io ho dovuto prendere i miei due figli, portarli uno a Milano e uno a Bergamo e poi venire qua. Vedo che altri non hanno fatto la stessa cosa”. E’ qui arriva il sorrisetto storto che il ministro dell’Interno riserva ai nemici. A chi non gli sta simpatico. Detto ciò, ha continuato, “Siri non si tocca finché non arriva una sentenza”, Paolo Arata (il professore, esperto di energie rinnovabili, che sarebbe in affari con Nicastro, l’imprenditore siciliano del settore eolico in contatto con Matteo Messina Denaro) è “un esperto che ha partecipato ad uno dei nostri convegni, non risulta che ci abbia dato una lira”. Chi ha sbagliato pagherà “ma non prima di una sentenza. Ho grande fiducia che la magistratura faccia presto”. Il ministro Toninelli, dopo aver ritirato le deleghe, chiede le dimissioni di Siri… "Anche Toninelli è assente, non pervenuto”. In pratica Salvini anticipa le conclusioni del Consiglio dei ministri, un atto come minimo insolito. Lo fa apposta, è molto arrabbiato, prima di concedersi, facendosi largo con le braccia tra il muro di telecamere, il suo, personale, rito salvifico: i selfie con i suoi fan che lo acclamano al di là delle transenne. L’abbraccio dei fan, ossigeno puro per il populismo post ideologico. Sono troppi i dettagli sbagliati di queste istantanee.
Peccato che le anticipazioni di Salvini vengano smentite in diretta dallo staff di Di Maio già seduto tra gli ospiti di Floris: “Non è stato stralciato nulla visto che il decreto non è stato ancora approvato”. Salvini, dunque, inventa bugie. Mentre il leader leghista è in piazza, il Consiglio va avanti. Con chi c’è. Il premier Conte è basito. Anche il ministro dell’Agricoltura gli presenta il conto. I 5 Stelle lo hanno accusato di aver “portato avanti insieme a Siri interessi strani durante la stesura del contratto di governo sul punto del biometano”. Centinaio è furioso e avverte i premier: “Non lo sopporto, faccio partire una denuncia…”. Conte cerca di placarlo e gli promette “un vertice di maggioranza per abbassare i toni”. Intanto dalle finestre aperte sulla piazza e dal dirette tv irrompono le dichiarazioni di Salvini. E’ una situazione al limite del controllo.
Quando il vicepremier leghista riprende posto nella sala del consiglio, Conte lo attacca. Gli contesta di essere uscito e di aver lasciato la riunione. "Non siamo i tuoi passacarte, devi avere rispetto per la collegialità del governo…”. Piccata e immediata la replica di Salvini: “E perchè? Dov’è il titolare del Mise? Chi ci parla del decreto crescita? Sapete dov’è Di Maio? In televisione mentre noi siamo qui ad aspettarlo…”.
Di Maio, di cui intanto filtrano le dichiarazioni dal salotto di Floris su La 7 (“Siri deve dimettersi, uno così non può stare in questo governo; se non passa il salva-Roma spiegherò ai romani che Salvini non ha voluto abbassare le tasse ai cittadini”) si presenta a palazzo Chigi alle 9 di sera. Due ore dopo il previsto. Fa polemica con tutti. Il premier lascia fare e non fa cenno di assenze e ritardi tra le fila grilline. E’ una situazione non più recuperabile.
Andrà avanti così, tra un’affermazione e una smentita, un’urlata e un replica piccata, fino a mezzanotte. Filtrano aggiornamenti. Alle 21 e 38 fonti della Lega spiegano che “la Lega tiene il punto in cdm, non ci sono cittadini e comuni di serie A e serie B e i romani meritano di più che una norma salva Raggi…”. A mezzanotte e undici minuti l’aggiornamento finale: “Lega soddisfatta, i debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani ma restano in carica al sindaco. Stralciati i commi 2-3-4-5-6 della norma salva Raggi”. Restano in piedi solo il comma 1 e 7. Per i 5 Stelle sono comunque “un punto di partenza” sicuri che “il Parlamento saprà migliorare ancora di più un provvedimento che, a costo zero, fa risparmiare soldi non solo ai romani ma a tutti gli italiani”.
La verità è che Salvini deve ingoiare un passo indietro rispetto alle anticipazioni fatte in piazza perché il salva- Roma, seppure svuotato, resta nel decreto Crescita e non finisce in un provvedimento diverso e specifico. Per ora almeno. Il dibattito parlamentare sarà durissimo. Anche perché a cavallo del voto europeo. Nella sostanza però Salvini “vince” perché di quella norma resta solo un simulacro. Esattamente quello ciò che resta del governo giallo-verde.
IL VIATICO DI HOMINIBUS:
CAUSA SOLITA SCARSA QUALITA',
BEN VENGA LA CRISI DI UN GOVERNO
CHE NON POSSIEDE LA FORZA D'ANIMO
PER UN MONDO MODERNO, CONDOMINIALE,
FINALMENTE LIBERATO DA SERVITU' POLITICHE,
ASPIRANDO ALLA SOCIETA' DEGNA DEL 3° MILLENNIO,
CAPACE DI ADOTTARE SANI PRINCIPI DEL VIVERE INSIEME !
La raccomandazione di Hominibus
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
"Economia: Tria spiazza i sogni di facile successo di Salvini e Di Maio". La satira del vignettista è puntuale
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, adesso che conta molto nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
---------------------------------------------------------------------------------
ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 24 Aprile 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate