La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 627 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
La missione in Giordania è stata “politicamente” importante per il posizionamento dell’Italia nell’inquieto quadrante mediorientale. Un’occasione preziosa in cui il presidente Mattarella, nell’incontro con il re Abdullah di Giordania, ha potuto confermare e ribadire come “il dialogo sia l’unica via per preservare il Mediterraneo, e il Medioriente, come area di pace, dialogo, collaborazione e sviluppo economico e sociale”. Ma da ieri sera, tornato al Quirinale, il Capo dello Stato dovrà affrontare l’ennesima partita difficile nel governo. In cui il dialogo, in piena campagna elettorale per le Europee, sembra essere sopraffatto dalla propaganda e dalle promesse elettorali. Sulla scrivania troverà il Documento economico e finanziario, di cui ha potuto seguire la non facile gestazione anche durante il viaggio, e un paio di decreti cui il governo affida il riscatto da una situazione di stagnazione a un passo dalla recessione.
La vera partita
Sullo sfondo, la grande partita dei conti pubblici che fin dall’inizio della legislatura, anzi, fin dal suo insediamento, più di tutto preoccupa il Capo dello Stato. Le politiche economiche sono prerogativa di governo e ministri. Ma il Presidente ha più volte ricordato, in numerosi interventi, il dettato dell’articolo 97 della Carta che al primo comma precisa come “le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico”. Tutelare i risparmi dei cittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, difendere le pensioni, è il mantra che Mattarella ha ripetuto in ogni suo colloquio privato con il premier Conte, il ministro Tria e i due vicepremier. Con i quali, a dir la verità, l’interlocuzione sembra sempre più rarefatta. C’è da capire: hanno agende talmente fitte, tra un appuntamento elettorale e l’altro, che la moral suasion del Capo dello Stato deve essere sembrata un di più per le orecchie di due maratoneti e i social come Salvini e Di Maio.
Doppia lettura
Ancora una volta però sono i conti pubblici, le politiche per la crescita e il lavoro il punto debole dell’esecutivo. Il Capo dello Stato non ha fatto alcun commento sul Def. Vigilare su ogni decisione, stando però sempre un passo indietro, è e resta la cifra del suo mandato. Non gradisce essere tirato per la giacca. Anche per essere pronto ad intervenire sul serio, se e quando dovesse essere necessario. Chi però negli uffici del Quirinale ha potuto leggere con attenzione il Documento e le dinamiche di maggioranza che lo hanno caratterizzato – flat tax Sì, aumento Iva No, due aliquote, tre aliquote e via di questo passo - ha trasmesso al Capo dello Stato una doppia lettura. Da una parte è stato apprezzato il realismo che ha guidato il ministro Tria (pil 2019 a 0,2%) che dovrebbe soddisfare anche i criteri di Bruxelles. E’ un’ottima notizia anche vedere che la macchina del fango contro Tria è andata in stand by. Al momento almeno. E che il ministro economico resta saldo al suo posto, un buon indizio per i mercati e la credibilità internazionale.
Servono 40 miliardi
Dall’altro lato, però, resta tutta la preoccupazione per la prospettiva e la cornice politica ed economica in cui la prossima legge di stabilità dovrà iniziare a muoversi. Muovendo appunto dai presupposti indicati in questo Def. E cioè che la crescita sarà appena sopra lo zero e che serve trovare almeno 40 miliardi: 23 per disinnescare l’aumento dell’Iva; altri 10-12 per fare il secondo step della flat tax, con uno o due aliquote, quello si vedrà; un’altra decina servono per finanziarie reddito di cittadinanza e Quota 100. E allora i pensieri che corrono come nubi minacciose sul Colle più alto hanno a che fare con una serie di dubbi che riguardano l’oggi e, soprattutto, i prossimi mesi: saranno in grado, le forze di maggioranza, di salvare i conti pubblici e al tempo stesso tutelare se stesse e le promesse fatte, cioè niente austerity e meno pressione fiscale? Dove potranno mai trovare, da qui a luglio, al massimo entro settembre, quei 40 miliardi necessari? Se la congiuntura è questa – tutta Europa sta frenando, a cominciare dalla Germania – e dovesse aggiungersi, per ipotesi, un’altra emergenza, saprà questo governo avere i fondamentali per trovare soluzioni e una via d’uscita?
Le soluzioni di Conte
Le soluzioni indicate in questi giorni non hanno aiutato. Il premier confida nella ripresa della produzione industriale (“+1,9 a gennaio, +0,8 a febbraio”), nella spending review e nel tesoretto delle tax expenditures, quegli sgravi fiscali che valgono decine di miliardi ma che nessuno è mai riuscito a toccare. Le divergenze di opinione tra Salvini e Giorgetti circa l’aumento dell’Iva (circa 500 euro in più a famiglia, una tassazione diretta che Bruxelles vede di buon occhio e che toglierebbe dal tavolo 23 miliardi) - il primo che non lo vuole, il secondo che non lo esclude - non aiutano ad immaginare soluzioni condivise. Ed è questo che angoscia il Quirinale: quale è il piano B o il C del governo qualora il piano A non fosse sufficiente?
C’era una volta il partito del Quirinale
C’è poi un problema, diciamo così un tema, legato all’interlocuzione. Ovverosia, con chi poter parlare. Il Colle smentisce alcune ricostruzioni “per cui adesso il Presidente avrebbe attivato il canale con Salvini, ridimensionato quello con Conte e fatto diventare residuale quello con i 5 Stelle”. Vanno su tutte le furie dalle parti del Quirinale se e quando i giornalisti tentano di interpretare un silenzio in più o una parola in meno. Mattarella ha un rispetto assoluto della forma tanto che diventa sostanza. Non c’è dubbio però che quello che i giornalisti avevano ribattezzato “il partito del Quirinale” adesso non esiste quasi più. I dossier di politica estera hanno messo a nudo avventurismi e cinismo: Di Maio che incontra i gilet gialli; i 5 Stelle che votano la mozione a favore di Maduro creando una voragine rispetto al Venezuela e al rapporto con gli Stati Uniti; Salvini che dice di “sentirsi a casa più a Mosca che in certa Europa”; per non parlare dei continui attacchi a Macron. E’ toccato a Mattarella ricostruire un rapporto e riproporre un’alleanza di cui è il garante esclusivo. “La Via della Seta” e i rapporti con la Cina sono stati un altro impegnativo cimento per il Capo dello Stato vista la piega che stava prendendo la cosa. Insomma, se nel partito del Quirinale militavano Conte, Tria, Moavero e la Trenta, oggi restano Moavero (in missione diplomatica in Giordania) e Tria che, già uscito, è stato recuperato in queste ore. Con Conte si sarebbe molto raffreddata l’intesa. Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del consiglio, sarebbe anche per ruolo l’interlocutore privilegiato con gli uffici del Quirinale. E in effetti lo è per quello che riguarda il regolamento del traffico di atti e documenti. Giorgetti avrebbe anche lo standing, l’esperienza e il carattere per essere qualcosa di più. Ma non sempre il suo pensiero coincide con quello di Salvini. Ad esempio sull’alleanza di governo con i 5 Stelle.
In ritardo su tutto
C’è poi un altro problema che diventa settimana dopo settimana più urgente: palazzo Chigi fatica a trasmettere gli atti, sono in ritardo su tutto. Forse stamani il Presidente potrà firmare il decreto “sblocca appalti” che è stato approvato dal Cdm tre settimane fa. Del decreto “crescita” neppure l’ombra. Eppure se ne parla nel Def che tiene conto dell’impatto di quelle due norme.
Ecco che tra ritardi, litigi e promesse, il passaggio cruciale sarà quello del 26 maggio, l’election day tra Europee e amministrative (3.841 comuni e una regione, il Piemonte). Salvini e Di Maio hanno un patto di potere per cui conviene ad entrambi andare avanti, il primo per non tornare con Berlusconi, il secondo perché teme di non poter avere altre chance. La differenza la faranno i numeri: la Lega si ferma al 27% o arriva al 35%? I 5 Stelle tengono il muro psicologico del 20%? Possono, addirittura e insieme, arrivare oltre il 50%?
Tre possibilità
Le percentuali, questa volta più che mai, faranno la differenza. E’ da escludere che dopo il 26 maggio tutto resti come prima. Si aprono tre possibilità: il governo va avanti con un rimpasto che fotografa l’avvenuto cambio di peso politico di una forza rispetto all’altra; si trova in Parlamento una nuova maggioranza politica – impossibile tra Pd e 5 Stelle - guidata da un premier tecnico; elezioni anticipate. Ma in tutto questo una cosa è chiara: il Quirinale raccomanderà con forza e determinazione che la sessione di bilancio, quella che dovrà trovare i 40 miliardi, sia affidata ad un governo con pieni poteri. Nei mesi estivi potrebbe scatenarsi la speculazione. E’ questo il cruccio più grosso. E allora non resta che dire: Ben tornato Presidente. E buon lavoro.
La raccomandazione di Hominibus
(PER UN MONDO MODERNO, CONDOMINIALE,
FINALMENTE LIBERATO DA SERVITU' POLITICHE,
REALIZZANDO LA SOCIETA' DEGNA DEL 3° MILLENNIO),
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
---------------------------------------------------------------------------------
ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 12 Aprile 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate