La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 616 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Luigi Di Maio, vice premier
L’Ocse, l’organizzazione che raccoglie i paesi industrializzati, fra cui l’Italia, critica la strategia economica del governo gialloverde? “Sappiamo quello che facciamo” gli ha risposto, con la iattanza ormai abituale, Luigi Di Maio. E’ una frase che, soprattutto in questo caso, il leader grillino si poteva risparmiare. Perché è dalla fine dell’estate che scettici e pessimisti avvertono che l’Italia alla fine si sarebbe trovata nel “vicolo cieco” individuato dall’ex ministro del Tesoro, Padoan: obbligata a tagliare spese e deficit, ma impossibilitata a farlo per non aggravare la recessione. Tutta la strategia del governo per realizzare i due totem del reddito di cittadinanza e di quota 100 per le pensioni si reggeva, infatti, sul presupposto che l’economia, nel corso del 2019, viaggiasse al ritmo dell’1,5 per cento. Già a ottobre, invece, gli scettici avvertivano che il governo non sapeva quello che stava facendo e che la crescita sarebbe stata molto, ma molto più lenta, guadagnandosi lo scherno, gli insulti, i “vi faremo vedere” di grillini e leghisti. Ma gli scettici avevano ragione: le previsioni di sviluppo sono state man mano ridimensionate, settimana dopo settimana. Oggi, l’Italia è, ufficialmente, in recessione, con il segno meno davanti al numero del Pil. E i tecnici dell’Ocse hanno ribadito, ieri, di prevedere che la recessione offuscherà tutto il 2019. Quest’anno, l’economia si contrarrà dello 0,2 per cento. Non è un’opinione isolata: le previsioni più ottimistiche di altri istituti non si spingono oltre lo zero per cento. Anche nel 2020 c’è poco da sorridere: non oltre lo 0,5 per cento, dice l’Ocse.
Sono numeri devastanti per il governo. Se il Pil si riduce, debito e disavanzo, anche se in totale non aumentassero, risultano, comunque, in proporzione, più pesanti. Il deficit, che, dopo una dura trattativa con la Ue era stato fissato ad un tetto del 2 per cento, viaggia già (lo dicono, oltre all’Ocse, un po’ tutti) al 2,5 per cento. In teoria, a questo punto dovrebbe scattare l’allarme e il governo dovrebbe varare una manovra correttiva, per riportare il deficit al 2 per cento, tagliando la spesa o aumentando le tasse. Ma tagliare, in queste condizioni, significa aggravare la recessione e, dunque, paradossalmente, aumentare il deficit. Non si può, dice da giorni il ministro del Tesoro, Tria, pena disastri. Per un paese normale, le cose si fermerebbero qui, in attesa di tempi migliori. Ma l’Italia, come Di Maio dovrebbe ormai sapere, non è un paese normale. Ha un debito pubblico enorme, anche rispetto ad una economia globalmente fra le più importanti. E, per questo, è una vigilata speciale dei mercati finanziari, che hanno gli occhi puntati sui nostri pessimi numeri. Infatti, il debito pubblico, che doveva, nelle intenzioni del governo, diminuire, è invece in salita: dal 131,7 al 132,7 del Pil. Se i mercati si allarmano, le agenzie di rating si incupiscono, lo spread con i titoli tedeschi riprende a salire insieme ai tassi di interesse, l’economia si strangola e il disastro è servito per questa via. Anche non far nulla, forse, in Italia non si può.
La tenaglia che sta stritolando la politica economica del governo gialloverde era, insomma, ampiamente prevedibile e da molti prevista. Ma, anche ora che è sotto gli occhi di tutti, il governo fa finta di non vederla. Difficilmente il Documento programmatico di economia e finanza, il Def, che vedrà la luce la prossima settimana ne terrà conto. Probabile che si limiti a indicazioni vaghe e generiche. Del resto, neanche al ministero del Tesoro possono sapere quale sarà il governo che, a partire dalla prossima estate, si dovrà fare carico della prossima crisi. Possiamo, comunque, già fissarle una data: settembre, quando si tratterà di mettere mano alla manovra 2020. A occhio, la più difficile dai tempi del governo Monti.
L’Ocse, nel suo rapporto sull’economia italiana presentato ieri, trova modo di smontare i presunti effetti benefici – sotto il profilo economico, non sociale – delle due misure cardine volute dal governo giallo verde: reddito di cittadinanza e quota 100. All’Ocse non piace nessuna delle due. Sono critiche già note: il reddito rischia di favorire il lavoro nero, quota 100 verrà, alla fine, pagata dai giovani. Ma sono, almeno, un gagliardo stimolo all’economia, come dice la propaganda di governo? Modesto, non più di due decimi di punto, risponde l’Ocse, e destinato a svanire nel giro di pochi mesi. Contemporaneamente, il rilancio degli investimenti pubblici e privati, con la revisione degli incentivi e la riforma degli appalti, fatica a materializzarsi e avrà, comunque, effetti non a scadenza ravvicinata. Il risultato è che l’Italia in recessione si presenta all’appuntamento del 2020 con una economia stremata e incapace di ripartire se non al ritmo cadaverico dello 0,5 per cento.
Il punto – sotto gli occhi di tutti e, in particolare, sotto lo sguardo interessato dei mercati finanziari – è che questa economia esangue dovrebbe essere in grado di scalare un muro proibitivo. Ovvero, trovare almeno 35-40 miliardi di euro, fra tagli di spesa e nuove tasse, per evitare che il deficit esploda. Altro che manovra, o manovrina, 2019. Quello che tutti, mercati in testa, vogliono sapere è la manovra 2020. Difficile che il Def lo dica adesso. Ma a settembre bisognerà metterla nero su bianco.
La storia è semplice. Grosso modo, il governo gialloverde ha deciso di finanziare le due riforme di quota 100 e di reddito di cittadinanza, caricando sul 2020 un aumento di due punti dell’Iva, per un totale (di entrate attese) pari a 23 miliardi. Se il governo, come tutti giurano oggi, vuole evitare questo aumento dell’Iva, deve trovare 23 miliardi che, sommati agli altri impegni già in bilancio per l’anno prossimo (il contratto già firmato con gli statali, le missioni all’estero ecc.) portano il totale ad una maximanovra da finanziare di 35-40 miliardi di euro.
E rieccoci in un altro vicolo cieco. Il governo può decidere di evitare, come promesso, l’aumento dell’Iva. Ma deve trovare 23 miliardi di euro di altre tasse o di minori spese. Se non li trova, ma ugualmente non aumenta l’Iva, aggrava il disavanzo che, a questo punto, sfonderebbe alla grande la soglia proibita del 3 per cento, per l’Italia e il suo maxidebito più grave che per gli altri paesi, innescando la reazione di Bruxelles e, soprattutto, dei mercati finanziari.
L’alternativa è rinunciare alle promesse e lasciare che l’Iva aumenti. Per un paese in recessione sarebbe un colpo durissimo. Secondo alcuni calcoli, la gelata sui consumi sarebbe sufficiente a mangiarsi anche il modesto 0,5 per cento di crescita che l’Ocse calcola per il 2020, consegnando l’Italia ad un altro anno di recessione.
La raccomandazione di Hominibus
"ERGA OMNES",
ai soliti Politicanti, principalmente di sinistra, ma, data la bontà della proposta, anche di centro e di destra...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 1 Aprile 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate