La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 604 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Toninelli, Di Maio, Conte, Salvini
“Arrivare fino alle Europee, poi vediamo”. E’ questa la parola d’ordine recapitata alle seconde e terze file della Lega all’indomani della pantomima che ha temporaneamente congelato il dossier Tav. Nella, abbastanza ridicola, gara tra chi ha vinto e chi ha perso prevale, al di là della propaganda pentastellata, che oggi la Telt, la società mista italo-francese che ha la gestione dell’opera, andrà avanti con la pubblicazione dei bandi di gara per un valore di 2,3 miliardi. Un passo avanti, quindi che mette in sicurezza i fondi europei (800 milioni) e mette al riparo il governo italiano da una pesante richiesta di risarcimento per danno erariale. Tutto il resto è un noioso giro di parole che, per quanto pompato, si sgretola davanti a quanto ribadito ieri da Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio quota Lega. “Per annullare la Tav occorrono più voti del Parlamento che cancellano ben 7 trattati internazionali e due leggi nazionali che sono il fondamento legislativo dell’opera. Finché questi provvedimenti sono in vigore la Tav si fa. Tutto il resto sono chiacchiere”ha ribadito ieri Giorgetti che i 5 Stelle considerano un nemico in casa.
Tolta dal tavolo, al momento, la Tav, non c’è dubbio però che questa settimana ha segnato una distanza difficilmente recuperabile tra Lega e 5 Stelle. E profonda anche tra Salvini e Di Maio. Inversamente proporzionale alla parole di miele che ieri i due vicepremier hanno voluto regalare alle rispettive platee. “Il governo durerà altri quattro anni” ha detto il capo politico del Movimento agli attivisti riuniti a Milano per il “Villaggio Rousseau”. “Mai parlato di crisi. Di Maio è corretto e leale: deluderò chi parla della mancata storia d'amore tra di noi” ha afferma il leader della Lega davanti ai militanti che hanno partecipato alla Scuola politica della Lega. Entrambi a Milano, i due ieri si sono evitati come il diavolo e l’acqua santa. Tra le rivendicazioni (di Salvini) di avere “la testa dura” e il biasimo (Di Maio) per “le reazioni da bambino” del socio di governo. La verità è che quanto successo in questa settimana - dopo che il 4 marzo il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti è andato a provocare proprio Salvini sulla Tav e proprio nel suo nord, a Torino - sa molto di provocazione in funzione di successivi e necessari posizionamenti. A parte Si-Tav e No-Tav, la maggioranza dovrà affrontare un esame quasi ogni settimana nei due mesi e 15 giorni che separano dal voto europeo.
Tanto per cominciare ieri Salvini ha in qualche modo dettato l’agenda al premier Conte e ha “preteso” che in settimana accada ciò che il governo promette da qualche mese: sbloccare cantieri, il via libera al decreto semplificazioni e la modifica del codice degli appalti che avrebbe reso quasi inaccessibile la partecipazione ai bandi di gara. Il codice, così come l’Anac (Autorità anticorruzione) nacquero nel 2014, governo Renzi, dopo l’ultima stagione di mazzette e tangenti negli appalti di Expo a Milano. Per il centrodestra il codice degli appalti è un freno insormontabile alla partecipazione delle gare e un eccesso di burocrazia. Una domanda, tra tante: come può il Movimento che ha voluto la cosiddetta spazzacorrotti, essere favorevole alla modifica (cioè abolizione) del codice degli appalti? E difatti l’operazione, più volte annunciata, risulta ferma negli uffici per le opportune valutazioni. Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone ha incontrato spesso Di Maio per spiegare la situazione: il problema non è il Codice in sè ma il rispetto delle regole in generale. La risposta del premier Conte è stata che “da lunedì girerò l’Italia e visiterò ogni cantiere bloccato insieme con il ministro Toninelli per trovare la soluzione”.
E’ il ministro delle Infrastrutture il prossimo passaggio stretto della maggioranza. La Lega lo vuole fuori dagli uffici di piazzale della Croce Rossa: in nome anche di un peso ridotto nella squadra di governo, Salvini vorrebbe che Edoardo Rixi, adesso sottosegretario, diventasse ministro al posto di Toninelli. Il Pd e Forza Italia sono venuti inconsapevolmente (almeno il primo) in aiuto rispetto a questo progetto. Il 21 marzo si voterà in aula la mozione di sfiducia per un ministro, si legge nella mozione del Pd, che “avrebbe spudoratamente mentito al Parlamento e al Paese nonché al governo francese e all’Unione europea sottoponendo all’attenzione di tutti un’analisi costi/benefici palesemente infondata e poi oggetto di aggiustamenti da parte del Presidente del Consiglio”. In pratica Toninelli viene messo sotto accusa per l’analisi costi/benefici del professor Ponti, uno studio che ha sollevato molti dubbi anche in ambienti accademici circa i criteri utilizzati. Un professore del pool - Coppola - si è rifiutato di firmare spiegando perché (“non sono stati usati criteri oggettivi e si saltava da un metodo ad un altro”) . La Commissione Ponti è stata incaricata da Toninelli. Anche Salvini ha commissionato la “sua” costi/benefici e il risultato è stato opposto a quello di Ponti. Come se non bastasse, venerdì è spuntata fuori una nuova relazione di valutazione sull’impatto della Tav nel territorio attraversato dalla nuova linea. Lo studio in questione, commissionato dalla Ue, è stato realizzato dalla società TRT di Ponti. Ma è arrivato a conclusioni opposte rispetto a quello consegnato a Toninelli. Insomma, un busillis a cui il ministro delle Infrastrutture dovrà trovare la spiegazione. E se il premier Conte l’altro giorno ha blindato il lavoro di Toninelli facendolo proprio, nella base 5 Stelle da qualche settimana circolano dubbi sul ministro, ineguagliabile collezionista di gaffe, battute fuori luogo, atteggiamenti ed espressioni un po’ da bullo.
Il giorno prima, il 20 marzo, la maggioranza sarà impegnata in un’altra prova difficile. Quel giorno infatti l’aula del Senato voterà l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno per cui il tribunale dei ministri chiede il processo per l’accusa di sequestro di persona. Si tratta del voto vero, quello finale (finora ha votato solo la Giunta dicendo No al processo, contrari anche i 5 Stelle). I 5 Stelle hanno molti mal di pancia, non perchè credano che il ministro dell’Interno sia colpevole ma perchè sono convinti che non debba sottrarsi al processo. Un “odioso privilegio” di quella casta che hanno sempre detto di voler combattere. Adesso invece hanno votato a favore dello scudo dopo aver consultato gli iscritti a Rousseau. Salvini non rischia nulla perché se dovessero mancare i voti 5 Stelle sono già garantiti in soccorso quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Una fronda interna però segnerebbe una spaccatura già più volte emersa ma difficile da gestire.
Se la maggioranza giallo-verde attraversa indenne questi due passaggi molto stretti, dopo pochi giorni arriva sul tavolo del governo - anzi, è già li aperto in tutta la sua difficoltà - il dossier del Documento di economia e finanza. Entro il 10 aprile il governo dovrà spiegare come intende correggere le previsioni economiche - pil e deficit, ad esempio - alla luce dell’andamento negativo dell’economia. Siamo in recessione tecnica - due trimestri con il segno meno - e molti indicatori (l’ultimo è stato l’Ocse) dicono che l’Italia chiuderà il 2019 a -0,2 e il 2020 con un timido +0,5. Per il governo Conte dovrebbe essere +1% nel 2019 e +1,5% nel 2020. Tutti, a cominciare dal ministro Tria, negano la necessità di una manovra correttiva. “Per colmare il gap delle previsioni di crescita andremo ad utilizzare i 2 miliardi che sono stati accantonati in legge di bilancio” ha spiegato il ministro. Quei 2 miliardi corrispondono ad ulteriori tagli nei ministeri. E non basteranno visto che ne dovrebbero servire almeno 4-5. Giorgetti ha visto Draghi, la scorsa settimana: la Bce ha appena deciso un’ altra specie di bazooka (T-ltro, immissione di liquidità) per le banche europee per tutto il 2019. In autunno Draghi cesserà il suo incarico. E l’Italia perderà il suo santo protettore a Francoforte.
In tutto questo, vivremo l’ennesimo scampolo di campagna elettorale. Il 24 marzo si vota in Basilicata e Salvini è pronto a dare un altro ceffone all’amico Luigi. A cui resta da giocare soprattutto - meglio dire, solamente - la carta del reddito di cittadinanza. Le domande per il sussidio volano. Ma l’emissione dei soldi è stata posticipata e avverrà solo a maggio, giusto in tempo per le Europee (26 maggio). E se ci fossero altri ritardi? In fondo il decreto non sarà convertito prima della fine di marzo e molti passaggi devono ancora essere chiariti. Lo stesso Di Maio ha iniziato da qualche giorno a temere l’effetto boomerang: i paletti per avere il sussidio sono tali e tanti che ci potrebbero essere molti esclusi e scartati. E quindi molte persone arrabbiate e scontente. Proprio a maggio. E proprio nel momento in cui il Movimento conta di poter raggiungere il massimo del consenso grazie al reddito di cittadinanza. Ecco, vista così, si capisce bene perché Salvini tenga buoni i suoi dicendo: “Tenete duro, almeno fino alle Europee”.
La raccomandazione di Hominibus agli improvvisati amministratori pubblici, come, p.e.
La squadra di Governatori GIALLO - VERDE...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 12 Marzo 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate