La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 595 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Matteo Salvini
E niente, non ce la fanno. L’intesa a due Salvini-Di Maio, necessaria al primo per rafforzarsi rispetto al centrodestra e al secondo per sopravvivere politicamente al proprio interno dopo l’emorragia di consensi, è troppo fragile per sopportare le spinte identitarie di una parte e dell’altra. Dopo 48 ore di reciproca comprensione, con Salvini molto generoso con Di Maio in difficoltà, la giornata di ieri dimostra come questo governo in realtà ha raggiunto un livello di precarietà tale che può cadere da un momento all’altro. E non su un dossier sensibile, il decretone con Reddito e Quota 100 o la legittima difesa, ma sulla banale buccia di banana.
Ieri pomeriggio, ad esempio, è passata la mozione di Fratelli d’Italia contro il Global compact, il trattato delle Nazioni Unite sulle migrazioni. Non è chiaro se per scelta o per distrazione, fatto sta che i 5 Stelle si sono astenuti, così come la Lega, lasciando così via libera a Fratelli d’Italia e Forza Italia. L’accordo politico, anche con la Lega, prevedeva invece un voto contrario dei grillini per salvare la faccia del premier Conte (che si era impegnato sul Global compact) e l’immagine dell’Italia nelle Nazioni Unite. Obiettivi entrambi falliti. Motivo per cui la tenace e agguerrita fondatrice di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ieri sera poteva fendere il Transatlantico di Montecitorio distribuendo a destra e a manca lezioni di tattica parlamentare.
Questo è solo l’episodio finale, ma significativo, di una giornata in cui Lega e 5 Stelle hanno ripreso ad inseguirsi per rimarcare le rispettive posizioni. Una giornata conclusa a sera tardi con la solita cena chiarificatrice Conte, Salvini, Di Maio.“La squadra di governo è composta per 2/3 da ministri del Movimento e per 1/3 da ministri della Lega” ha pestato i piedi a fine mattinata Di Maio cestinando ogni ipotesi di rimpasto e riequilibrio della squadra di governo. Una puntualizzazione che denota un tasso di nervosismo che non accenna a diminuire nel leader politico dei 5 Stelle costretto, secondo indiscrezioni di palazzo, a prendere la linea da Davide Casaleggio che ha preteso una brusca frenata rispetto alle dichiarazioni del ministro Tria sulla scarsa affidabilità di questo governo. Succedeva lunedì sera: Di Maio avrebbe voluto subito sfiduciare il titolare del Mef; Casaleggio, che ci tiene al business (ieri era a palazzo Chigi per parlare di “cittadinanza digitale”), ha spiegato che non era il caso. Così Di Maio ha dovuto ieri spiegare che “non c’è alcun attrito con il ministro Tria”. E’ umiliante quando capisci che sei il Capo politico di nome ma non di fatto.
Dopo 48 ore dunque la fragile tregua è già finita. Stretto tra due fuochi - la necessità di tutelare Di Maio e gli elettori del nord che chiedono invece di fare e fare presto - Salvini ha dovuto riprendere subito in mano il dossier Autonomie per mettere a tacere le voci, alimentate a dir la verità da fonti vicine al Capitano, di un possibile rinvio a maggio. Persino giugno. Quando i governatori Zaia e Fontana hanno letto queste indiscrezioni, hanno chiesto di incontrare il segretario Salvini. Che li ha ricevuti ieri al Viminale con il ministro Stefani. Alla fine, contrordine compagni: le Autonomie si fanno e anche presto. “Entro questo fine settimana il vicepremier e ministro dell’Interno riceverà un documento di sintesi finale sulla varie richieste di autonomia regionale differenziata già analizzate (Lombardia, Veneto e Emilia Romagna) per discuterne con Conte e Di Maio” si legge in un comunicato. La foto sorridente di Salvini, Fontana e Zaia è la prova che il dossier deve andare avanti spedito. Altro che rinvii. “Stanno arrivando le richieste di altre regioni, Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Campania, è un momento storico e anche una richiesta di buona amministrazione e di spesa trasparente” il commento soddisfatto di Salvini.
Un fuori programma questo dei governatori autonomisti al Viminale. Che ha rischiato di oscurare, e in parte lo ha fatto, l’iniziativa del premier Conte per dimostrare che il suo governo agisce “nel segno della concretezza”. Il Presidente del Consiglio infatti ha convocato ieri alle 16 una conferenza stampa (ne aveva già fatta una dopo il Consiglio dei ministri delle 13) per spiegare il Piano ProteggItalia, ovverosia 11 miliardi da spendere nei prossimi tre anni per la messa in sicurezza del paese. A questi soldi se ne aggiungono altri tre per i danni del maltempo dello scorso autunno, altri 2,3 per l’agricoltura contro il degrado del territorio. Nel pacchetto, oltre ai soldi, anche un disegno di legge per sveltire i cantieri e portare a fine quelli bloccati. “E’ il più grande piano contro il dissesto del territorio. Andiamo a semplificare e a spendere meglio” ha annunciato soddisfatto il premier. Accanto a lui il ministro leghista Centinaio e i ministri stellati Costa e Lezzi, tutti in fila con il cartello #proteggitalia bene in vista per la photo opportunity. Nota a margine: la brochure Proteggitalia contiene i fondi stanziati regione per regione. Da settimane Salvini diffonde, regine per regione, i fondi stanziati per restauro delle opere pubbliche e per la sicurezza. S’inseguono anche nelle forme di comunicazione.
Proteggitalia è provvedimento sbloccacantieri e semplificazione di cui il governo parla da settembre perché da qui passa quella ripresa di investimenti che dovrebbe fissare a + 1% il pil del 2019. Il provvedimento ha un andamento carsico e dopo la debacle sarda è diventato la moneta più facilmente spendibile contro “gufi” e “sciacalli” che accusano il governo di incapacità e inettitudine. Il refrain di Conte e Di Maio nella varie interviste. Oltre alla conferenza stampa di ieri il premier ha convocato un nuovo Consiglio dei ministri per stasera (20.30) per dimostrare che stavolta fa sul serio.
“Preannuncio che nelle settimane e nei mesi a venire io e Toninelli batteremo palmo a palmo il territorio per sbloccare i cantieri e aiutare chi è in difficoltà”. A questo annuncio pubblico e istituzionale, battuto subito dalle agenzie di stampa, al Viminale si deve essere accesa una lampada. O un segnale di pericolo, chissà. Fatto è che un paio d’ore più tardi è stata recapitata a palazzo Chigi la busta contenete “osservazioni e suggerimenti del ministro dell' Interno Matteo Salvini sulle modifiche al codice degli appalti”. Vista la diffusione di questa notizia, palazzo Chigi ha ritenuto necessario fare una nota per spiegare che “le osservazioni del ministro Salvini fanno parte degli oltre duemila suggerimenti di modifica già ricevuti e andranno ad integrare lo schema di decreto legge per far ripartire i cantieri al quale il premier Giuseppe Conte insieme al ministro Toninelli sta lavorando personalmente da settimane”. Per essere più chiari, e se non si fosse capito: Conte e i 5 Stelle stanno cercando di fare vedere che sono “affidabili” e scommettono sulla capacità di sbloccare gli appalti e far ripartire l’Italia. Salvini sente puzza di bruciato – in fondo considera questa “roba sua” – e si affretta a marcare il suo territorio. Conte e Toninelli gli fanno sapere che può stare al posto suo.
Proprio mentre si sviluppava questa dinamica, è arrivata la ferale notizia dall’aula della Camera: sul Global compact ha vinto Giorgia Meloni e la maggioranza non è stata capace di “governare” un importante appuntamento di politica estera. Un disastro. “Ma come - osservava ieri sera un’autorevole fonte della Lega - abbiamo passato la giornata per trovare l’accordo con i 5 Stelle, cosa votare e cosa no, dove astenersi, insomma un compromesso per salvare il governo e non urtare le diverse sensibilità in tema migranti all’interno della maggioranza. Abbiano addirittura rinviato il voto al pomeriggio”. Com’era l’accordo? “Semplice: una volta deciso che avremmo votato la mozione per parti disgiunte, punto per punto, sullo specifico del Global compact e del finanziamento del trust fund i 5 Stelle avrebbero votato contro la mozione di Fratelli d’Italia. Dovevano votare rosso con Pd e Leu”. E invece? “Invece mi pare che abbiano iniziato con il rosso ma poi sono passati al bianco… cioè l’astensione. Francamente non so cosa sia successo”. Si sa solo che quattro di loro hanno insistito con il rosso, cioè il voto contrario come da accordi. Dal verbale d’aula sono usciti i nomi: Giuseppe Brescia, Valentina Corneli, Doriana Sarli e Gilda Sportello.
Il capogruppo M5s Francesco D’Uva, ieri assente per motivi privati, in serata ha parlato di “incidente procedurale”. Cioè un errore. Cioè i 5 Stelle non sanno come si vota? La pezza è peggiore del buco. Leu ha chiesto al governo di “venire subito in aula a riferire su quale posizione intende assumere in sede Onu”. Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri, usa poche righe molto eloquenti: “Sul Global Compact avevamo già il triste precedente del premier sbugiardato (Conte aveva detto Sì al Global compact, ndr). Oggi, con il governo che non dà indicazione di voto e la maggioranza che si astiene, a quel ridicolo si aggiunge il tragico: Montecitorio approva la mozione di Fratelli d'Italia, con Meloni in diretta Facebook, in cui si afferma il definitivo No dell'Italia alla firma di quell'importante accordo internazionale. E’ la pietra tombale della politica estera italiana e l'ennesimo autogol del M5S”.
La ciliegina di giornata è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ospite di Porta a Porta ha chiarito: “Lo sapevamo da soli che l’immigrazione è un problema, non abbiamo bisogno di Salvini: è stato Di Maio il primo a dire che le ong sono i taxi del mare per gli scafisti…”. E insomma, dopo una simile giornata, ieri sera Di Maio, Salvini e Conte hanno cenato insieme. “Pasto frugale a palazzo Chigi” hanno spiegato fonti di palazzo Chigi. Aggiungendo che “la riunione è stata dedicata a fare il punto economico dell’agenda di governo (ieri bastonato dalla Ue, ndr)”. Tra i temi affrontati: “Codice degli appalti, parola d’ordine semplificazione per cantieri e appalti, corsia veloce per le Autonomie”. Nota a margine: le fonti di palazzo Chigi in questione sono più vicine alla Lega che ai 5 Stelle che invece hanno taciuto. Tradotto: Salvini ha nuovamente dettato la linea.
La raccomandazione di Hominibus ai soliti amministratori pubblici ...
... affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...COME PUNTO DI PARTENZA E' NECESSARIO FARE PIAZZA PULITA DELLE
BASI TRADIZIONALI DELLA POLITICA ED AVERE IL CORAGGIO DI
ADATTARE CRITERI USATI IN AMBIENTI ADDIRITTURA
DOMESTICI, AGGIUNGENDO SOLO IL DOVERE
DI SOCCORSO NEI CONFRONTI DEI
BISOGNOSI IN PROPORZIONE ALLA RICCHEZZA
POSSEDUTA IN AMBITI CONDOMINIALI, ASSUMENDO,
COME TALI, ENTI COME COMUNI, PROVINCE, REGIONI, STATI E
CONFEDERAZIONI DI STATI, OFFRENDO AL MONDO L'ESEMPIO CON LA.,.
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 28 Febbraio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate