La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 592 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Tribunali chiusi, procedimenti destinati a finire in prescrizione, un sovraccarico di lavoro tale da costringere ad archiviare le pratiche o a limitarsi ad indagare soltanto sui casi più gravi? Non è solo il sogno proibito di chi pensa che il sistema giudiziario sia sostanzialmente un ammenicolo fastidioso o, peggio, che la sua esistenza rappresenti un problema per il Paese. Fatto sta che uno scenario simile, degno di una drammatica distopia, rischia di affacciarsi alla realtà in conseguenza di un provvedimento scritto con tutt’altri scopi. La paralisi del sistema potrebbe venire da “quota 100”, la (semi) riforma delle pensioni voluta con tutte le forze da Matteo Salvini e dalla Lega e digerita anche dal Movimento 5 stelle. A dipingere questo scenario non sono i partiti di opposizione, bensì il governo stesso nella relazione che illustra un emendamento presentato al provvedimento in discussione proprio in questi giorni nella Commissione Lavoro del Senato.
La legge che consente di andare in pensione alcuni anni prima in cambio di una riduzione dell’assegno, correggendo il regime precedente intestato a Elisa Fornero, è stata approvata in Consiglio dei ministri contemporaneamente al reddito di cittadinanza. Ora, però, è la stessa maggioranza a dover tentare di correggerla nel passaggio parlamentare a Palazzo Madama, di fronte ad alcune problematiche insorte in seguito alla sua entrata in vigore. La principale delle modifiche in itinere riguarda l’impatto proprio sui tribunali e sugli uffici giudiziari in genere. Nel testo depositato dall’esecutivo ed esaminato dai senatori si può leggere: “L’applicazione di quota 100 è destinata a produrre nell'immediato effetti sulla funzionalità dei servizi giudiziari, rendendo inefficaci le misure assunzionali straordinarie previste dalla legge di Bilancio. L'attuale situazione degli uffici giudiziari risulta allo stato particolarmente critica per le rilevanti scoperture (sic) di organico”.
Il quadro tracciato dalla relazione parte da un dato impressionante: nel giro di pochi anni, grazie a quest'ultima riforma, un terzo del personale in servizio andrà in pensione. Il documento sottolinea che a gennaio 2019, i posti vacanti ammontano già a poco meno di 9.600 unità, corrispondenti al 22% della dotazione prevista. Con “quota cento”, nel prossimo triennio, i pensionamenti potrebbero essere secondo il governo oltre 10.680: il 31% delle attuali presenze e il 24,4% della complessiva dotazione organica. Nel solo 2019, cioè nell’arco di pochi mesi, ben 7.000 lavoratori del comparto-giustizia andrebbero in pensione per il raggiungimento dei requisiti previsti dalla (nuova) legge. Chi istruirà i processi? Chi si occuperà di seguire le indagini, di archiviare i reperti, di convocare i testimoni? Sarebbero solo archiviazioni, rinvii e dunque prescrizioni: il contrario di quanto aveva promesso il governo con l’approvazione della “spazzacorrotti” di Alfonso Bonafede e di quanto annuncia anche il “Codice rosso” di Giulia Bongiorno contro la violenza sulle donne.
Così la maggioranza cerca di correre ai ripari, per tentare di scongiurare, il blocco della macchina della giustizia per i prossimi mesi e anni, con conseguenze devastanti sui processi in corso e sulla possibilità di assicurare alla giustizia i responsabili di reati anche gravi. La soluzione escogitata da M5S e Lega consiste nell’autorizzare prima, cioè ora, gli uffici giudiziari a procedere a nuove assunzioni per reintegrare gli organici falcidiati dalla corsa al pensionamento. Nel dettaglio, l’emendamento al “decretone” presentato dal guardasigilli Alfonso Bonafede prevede l’autorizzazione della spesa necessaria per l'assunzione di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, nel limite di 1.300 unità di II e III area, già dal 15 luglio prossimo. Il turn over costerà 8,32 milioni di euro. Una somma originariamente non calcolata tra i costi della “riforma” ma che ora dovrà essere diligentemente annotata tra le uscite del bilancio dello Stato. Si sommerà ai costi delle pensioni per i lavoratori “usciti”.
Un problema simile sta per verificarsi anche nei Comuni. Con “quota 100”, il governo rischia di svuotare le amministrazioni locali - già colpite dai governi precedenti - proprio mentre si dovranno occupare di gestire le pratiche per il reddito di cittadinanza. A denunciare il rischio incombente è stato il presidente dell'Anci Antonio Decaro nel corso di un’audizione proprio al Senato. Secondo i calcoli fatti dall’associazione che rappresenta i Comuni italiani, ad andare in pensione nel giro di 12-18 mesi saranno quasi 50mila lavoratori: più del 10% del personale oggi in servizio. Il “buco” inciderà molto meno di quanto accadrà sul sistema giudiziario, ma è destinato comunque a produrre effetti sui servizi erogati ai cittadini.
La riforma delle pensioni rischia di provocare problemi anche al mondo della scuola (e alle famiglie). Quando la campanella segnerà la ripresa dell'anno scolastico, a settembre, potrebbero esserci tra le 50 e le 60 mila cattedre vacanti. "A settembre avremo molte cattedre che si libereranno, ma sarà impossibile fare assunzioni per mancanza di candidati vincitori di concorso o inseriti nella graduatorie con l'abilitazione", ha spiegato la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. Secondo il presidente dell’Associazione nazionale presidi, invece, sulla categoria dei dirigenti scolastici l’impatto della “riforma” sarebbe meno allarmante: “Le domande di pensione del personale della scuola con la cosiddetta quota cento per ora sono poco più di 8.000, un numero per niente allarmante. E’ assolutamente fisiologico che ogni anno vada in pensione un contingente di lavoratori pari al 3-4% del totale; siamo dunque nell’ordine di 30-40.000 persone”. A cui, però, andrebbero aggiunti i posti attualmente vacanti e affidati a “reggenti” che spesso sono costretti a saltare da un istituto all’altro per coprire i vuoti lasciati liberi dai colleghi. Nella sola Lombardia si aggirano sui quattrocento.
La raccomandazione di Hominibus alla vecchia e nuova politica
affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...COME PUNTO DI PARTENZA E' NECESSARIO FARE PIAZZA PULITA DELLE
BASI TRADIZIONALI DELLA POLITICA ED AVERE IL CORAGGIO DI
ADATTARE CRITERI USATI IN AMBIENTI ADDIRITTURA
DOMESTICI, AGGIUNGENDO SOLO IL DOVERE
DI SOCCORSO NEI CONFRONTI DEI
BISOGNOSI IN PROPORZIONE ALLA RICCHEZZA
POSSEDUTA IN AMBITI CONDOMINIALI, ASSUMENDO,
COME TALI, ENTI COME COMUNI, PROVINCE, REGIONI, STATI E
CONFEDERAZIONI DI STATI, OFFRENDO AL MONDO L'ESEMPIO CON LA..
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 25 Febbraio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate