La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 590 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Di buon ora ieri mattina Gianmarco Centinaio, il ministro dell’Agricoltura che avrebbe già il suo bel da fare con il latte degli agricoltori sardi, ha un moto di orgoglio. E di fastidio: “Chiederò a tutti i deputati di esprimere in aula il proprio personale giudizio sulla Tav…”. Poco dopo, davanti a Montecitorio, un gruppo di SiTav guidati da quello Stefano Parisi (Energie) a cui un paio d’anni fa Berlusconi avrebbe affidato il partito, fa la sua discreta protesta in nome e per conto dell’Italia che deve andare avanti e non può certo morire di valutazioni costi-benefici. E contro quella mozione-melina che invece Lega e 5 Stelle hanno imbastito insieme, che è stata approvata ieri dall’aula e che sa molto di inciucio e poco di compromesso - in politica sempre necessario -, molto di scambio di figurine tra le parti in campo e assai poco, anzi nulla, di accordo serio tra parti che pure hanno punti di vista diversi. Ma non tutto è quello che sembra.
In un foglietto di un paio di pagine, si deve arrivare in fondo per leggere che i capigruppo D’Uva (M5s) e Molinari (Lega) “impegnano il governo a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. In dodici parole c’è tutto e il suo contrario anche se prevale quel “ridiscutere integralmente”. Un cazzotto. La mozione, figlia di un gioco di sponda Pd e Forza Italia teso a far scoppiare le contraddizioni nella maggioranza su uno dei temi più sensibili, ha sortito l’effetto cercato: dimostrare che da martedì, dal voto sulla Diciotti e dallo strappo nei 5 Stelle, il governo è entrato in modalità paralisi e scambio favori, tu-dai-una-cosa-a-me-e-io-do-una-cosa-a-te, finché morti non ci separi. Che in politica è un concetto di esclusiva utilità. A cui si sono dovuti piegare anche i puristi dei 5 Stelle.
E allora, a quattro giorni dal misfatto (il salvataggio di Salvini) diventa tutto più chiaro. C’è chi la chiama “mappa dell’inciucio”. Chi andando un po’ oltre, la definisce “la grande rete del Capitano”, intesa come la nassa dove Salvini fa finire tutti i pesci. Se senti i 5 Stelle, si tratta in realtà delle “penali” che Salvini sta pagando per evitare un processo che lo avrebbe reso instabile “per almeno 10 anni” (cit. Giulia Bongiorno, la penalista e anche ministro della Lega, che gli ha fatto cambiare idea e gli ha suggerito di mandare avanti la linea della responsabilità politica).
In entrambi i casi, se ne può trarre un disegno. Dividiamo il foglio in due parti uguali con una linea verticale, da una parte “Salvini”, dall’altra “Di Maio”. A partire da martedì sera, giorno in cui la piattaforma Rousseau ha salvato il ministro dell’Interno, Luigi Di Maio ha improvvisamente sbloccato una serie di partite ferme da settimane, per non dire mesi. I 5 Stelle portano a casa la presidenza dell’Inps, posto chiave per l’erogazione del reddito di cittadinanza e di Quota 100, sala regia di tutto il nuovo welfare nazionale. Dopo aver dovuto rinunciare alla Consob per “l’amico” Marcello Minenna (nomina a cui in realtà Di Maio non si è mai appassionato e per cui non si è mai troppo speso perché non utile alla sua cordata), il capo politico del Movimento porta a casa molto di più. Il prescelto è Pasquale Tridico, l’economista dell’università Roma, calabrese di nascita, che ha “inventato” il reddito di cittadinanza. Doveva essere lui il ministro del Lavoro, rinunciò quando capì che stava per arrivare l’accordo con la Lega. Di Maio lo nominò tra i suoi collaboratori e ora è arrivato il suo turno.
Nella metà del foglio dei 5 Stelle, va messa la ciambella europea. Ovverosia l’offerta ai grillini di fare gruppo con la Lega nel parlamento europeo. Era martedì, una volta acquisito il voto della giunta, Claudio Borghi, il presidente leghista della commissione Bilancio della Camera, ha lanciato la sua idea: un “gruppo parlamentare unico di euroscettici”, Lega e 5 Stelle insieme per essere più forti fra Strasburgo e Bruxelles. Il bello è che quando Salvini ha letto la notizia ha detto: “E perché no? Mi sembra una buona idea”. Ovviamente queste cose non accadono per caso e l’assist a Di Maio, che tatticamente ha dovuto smentire, è evidente. I presunti alleati dei 5 Stelle in Europa valgono meno di un soldo di cacio: tranne i croati di Zivi Zid che forse riusciranno ad eleggere un paio di persone, l’ultradestra dei polacchi di Kukiz, i finlandesi di Liike Nyt e i greci di Akkel sono partiti poco più che clandestini. Il regolamento di Bruxelles impone che per dare vita ad un gruppo parlamentare europeo ci siano eletti in almeno sette paesi diversi dell’Unione. Stando così le cose, l’offerta di Borghi sembra l’unico salvagente possibile per Di Maio.
Come lo è, per la parte più a sinistra del Movimento ma anche per le fabbriche del nord, la decisione di Salvini di aprire a 30 mila lavoratori stranieri purché provengano da quei paesi che collaborano sul fronte dei rimpatri. Accettano cioè di prendere indietro i propri concittadini che non hanno più titolo di stare in Italia. E’ il primo decreto flussi dell’era Salvini, è alla firma di palazzo Chigi ed è uno dei punti del Contratto. “Prima diamo lavoro agli italiani, rimpatriamo chi non deve stare in Italia e poi penseremo al decreto flussi” ha sempre ripetuto il ministro dell’Interno. I 30 mila lavoratori stranieri sono sicuramente una inaspettata svolta umanitaria rispetto a questi primi otto mesi di governo. Salvini diventa buono? E moderato? Pompiere dopo aver incendiato tutto quello che poteva? Oppure è fumo negli occhi rispetto ad un’altra notizia, arrivata ieri, dei 41 eritrei giunti in Italia con la Diciotti e che hanno fatto causa al governo per la privazione della libertà. Si tratta di un risarcimento danni che varia dai 40 ai 70 mila euro a persona che, nel caso, dovrà pagare la Presidenza del Consiglio.
“Mi viene da ridere - ha commentato Salvini - sono tutti nati il primo gennaio e sono scappati appena messo piede in Italia. Altra che multa, la pacchia è finita, al massimo gli manderemo un bacio Perugina”. Frase non gradita dall’avvocatessa degli eritrei Giovanna Cavallo: “Con le sue parole Salvini dimostra di essere più competente in enogastronomia che in giurisprudenza. Deve capire che sta al Viminale e non a Masterchef”.
Nella metà del foglio riservata a Di Maio ci finisce anche la mozione sulla Tav votata ieri alla Camera. Nel pasticcio di parole significa due cose: uno stop e un prendere tempo, almeno fino alle Europee quando si voterà anche per il governatore della Regione. E fanno tenerezza i “soldati” 5 Stelle mandati in tv a ripetere la storiella del Contratto di governo: ieri hanno impegnato il governo a “ridiscutere completamente la Tav”. Dopo otto mesi di costi e benefici ancora non si sa cosa voglia dire. Un’indecisione che sta costando centinaia di posti di lavoro e milioni di euro. Le mozioni contrarie, di tutte le opposizioni, chiedevano invece di “procedere subito con i cantieri e le opere”. Bocciata. “Bloccate il paese, vi siete venduti in cambio dell’immunità sulla Diciotti” hanno urlato dai banchi del Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia verso quelli della Lega. Gli è toccato stare zitti. In effetti questo è: anche la Lega sta bloccando i cantieri. “Scioperiamo contro il governo” hanno annunciato imprese e associazioni del Piemonte. “Non ci faremo mettere nell’angolo da questi qua” la dichiarazione di guerra del presidente della Regione Sergio Chiamparino. I leghisti hanno preferito lasciare in fretta l’aula scansando cronisti e telecamere. Salvini gli ha chiesto di portare pazienza. E ingoiare.
Il punto è che nella parte del foglio (immaginario) dedicata a Salvini c’è molto meno: la garanzia della salvezza dal processo sul caso Diciotti, soprattutto per il voto in aula, quello vero e decisivo che sarà entro il 20 marzo, e le modifiche in Commissione al Reddito di cittadinanza che hanno nei fatti reso più difficile l’erogazione del mensile complicando la vita a stranieri e furbetti. La Lega ha preteso nuovi paletti (ad esempio bisogna essersi separati dal coniuge prima del gennaio 2018, una diga al boom di separazioni, specie al sud, per accedere al reddito completo in quanto single), i 5 Stelle hanno obbedito.
Per il resto il foglio resta bianco. Salvini a mani vuote? Indebolito per la Diciotti è costretto a concedere? E’ vero il contrario. In realtà il Capitano sta realizzando quello che è sempre stato il suo piano segreto: divorare in un modo o nell’altro gli alleati, cannibalizzare l’elettorato altrui stringendo in un abbraccio mortale prima Forza Italia e ora lo stesso Di Maio. Metterli tutti a tavola, chi nelle coalizioni regionali e locali, chi a livello nazionale e magari europeo. E svuotarli, lentamente. Alla fine, è convinto Salvini, rimarrà solo lui. E allora si può anche essere generosi e dare l’impressione di condividere le vittorie. Non serve stravincere. Basta vincere. Anche un pareggio. Quanto basta per arrivare alle Europee e fare i conti con quel che resta degli “alleati”. Poi ci sarà da fare una nuova manovra bis, una correzione di qualche miliardo. Conte l’ha smentita, Giorgetti l’ha annunciata, Tria si barcamena. Di Maio può solo tacere e incrociare le dita.
La raccomandazione di Hominibus alla vecchia e nuova politica
affinché abbandonino la soporifera e consueta resistenza al vero nuovo che richiede determinazione incrollabile nella individuazione dei punti dolenti da sostenere a viso aperto, che non possono identificarsi in scontri tra falsificatori nazionali ed internazionali, emergendo dalla abitudine comune, replicata in tutto il mondo, di affrontare i problemi imposti dalla civile convivenza con la pretesa di poter conservare trattamenti privilegiati. Di conseguenza...
...COME PUNTO DI PARTENZA E' NECESSARIO FARE PIAZZA PULITA DELLE
BASI TRADIZIONALI DELLA POLITICA ED AVERE IL CORAGGIO DI
ADATTARE CRITERI USATI IN AMBIENTI ADDIRITTURA
DOMESTICI, AGGIUNGENDO SOLO IL DOVERE
DI SOCCORSO NEI CONFRONTI DEI
BISOGNOSI IN PROPORZIONE ALLA RICCHEZZA
POSSEDUTA IN AMBITI CONDOMINIALI, ASSUMENDO,
COME TALI, ENTI COME COMUNI, PROVINCE, REGIONI, STATI E
CONFEDERAZIONI DI STATI, OFFRENDO AL MONDO L'ESEMPIO CON LA..
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna del III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di ...
... AZZERARE IL RUOLO DELLE FORMAZIONI POLITICHE
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare,
insieme all'ottimo Ministro BONAFEDE,
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 22 Febbraio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate