La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 574 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Di Maio, Conte e Salvini
Parliamo di questa storia dei 49 della Seawatch e proviamo ad allargare la luce del riflettore intorno alla scena, per capire cosa succede davvero in Italia. Di Maio e Salvini ingaggiano l’ennesimo braccio di ferro, questo è il punto di partenza apparente. Da una parte c’è “Salviamo donne e bambini” dall’altra c’è “No, io non faccio sbarcare nessuno”, e poi arriva Conte, dice: “Se serve vado a prenderli in aereo”, e vince lui.
Parliamo di questa vicenda del referendum consultivo. Prima arrivano grillini, con una ipotesi inverosimile “Facciamo il referendum senza quorum”, poi la Lega risponde: “No il quorum ci deve stare”, e alla fine vince la Lega, perché il quorum alla fine c’è. Prendiamo la storia del condono. Prima arriva il sottosegretario Giorgetti e dice: “Facciamolo e diamolo lo scudo legale a chi ha evaso”, poi arriva Di Maio e dice “lo scudo non c’era, è una truffa, denuncio tutti e vado in procura”, e alla fine vince lui e il condono non si fa.
Prendiamo la vicenda della Tap: prima arriva il M5s e dice “La Tap mai, mai mai!”, poi arriva Salvini e dice “La Tap si deve fare”, e alla fine vince Salvini e la Tap si fa. Potremmo continuare ab infinitum: oggi i superetroscena dei giornaloni governo-critici (quasi tutti) scrivono che Salvini era furibondo e che il governo è morto, ieri scrivevano che Di Maio era furibondo e che il governo era morto, l’altro ieri che l’Europa era furibonda e che il governo era morto.
Ma la verità è che questo governo è come un calabrone, teoricamente non potrebbe volare ma vola, e che il vero problema, casomai, è l’opposizione che dovrebbe volare e invece non esiste perché non trova spazio. E non trova spazio non solo perché non ha né idee né radicamento reale nella società, ma anche perché litigando di continuo su tutte le cose importanti che mette lui in agenda, il governo occupa anche lo spazio dell’opposizione impedendogli di radicarsi o di pensare. Il governo sceglie la scena l’ora e il luogo del duello, e offre sempre due soluzioni utili per chi assiste. Due possibilità seducenti ed opposte, che esauriscono tutte le altre. Il vecchio centrosinistra aveva il mito dell’unanimismo formale, e quindi davanti ai problemi reali non sceglieva mai, questi scelgono tutti i giorni, creando l’interesse coreografico che tutte le lotterie inevitabilmente portano con sé: posso sapere se il mio biglietto ha vinto?
Litigando tra loro, in modo continuo e variabile, Salvini e Di Maio occupano tutto lo spazio mediatico che si possa immaginare, e quasi non si capisce perché si dovrebbe invitare in un talk un esponente dell’opposizione teorica (Ma chi? un piddino? Un paleoforzista? Brrr). Se questi gialloverdi l’opposizione vera se la fanno da soli, dandosele di sana pianta ogni giorno.
Litigando tra di loro, in modo continuo e variabile - infatti - Salvini e Di Maio combattono ogni giorno una partita che ogni giorno ha un vincitore e uno sconfitto, come in un reality, ma - come abbiamo visto - ogni giorno è un vincitore diverso, come non potrebbe accadere nemmeno se seguissero un ottimo copione. Litigando tra loro, in modo continuo e variabile, i due azionisti del governo continuano a capitalizzare i consensi di due popoli sociali (e persino di due diverse specie antropologiche) che secondo nessuna logica apparente potrebbero stare insieme: il pubblico impiego a cinque stelle e i piccoli artigiani padani, gli evasori della pace fiscale e i legalitari del decreto Bonafede, i poveri e i ricchi, il nord e il sud. Ovvio che gli unici che si sentono coinvolti dalla nuova-vecchia opposizione, alla fine, siamo solo quelli del partito Ztl.
Per questo ogni tanto trovi un tweet di Renzi o ti imbatti in un piantino malmostoso della Boschi che dice: “Vergogna! State facendo quello che abbiamo fatto noi!” (un attacco geniale), ti viene voglia di dargli subito una parola di sostegno, o di mettere una moneta nel piattino, come si fa con il musico che strimpella il vecchio successo, magari male, ma regalandoti un rassicurante dejà vu, mentre passeggi sul corso.
Marco Revelli, grande intellettuale della sinistra sabauda, un giorno -questa estate - disse a Carlo Calenda a In Onda: “Ma voi lo avete capito che non si può fare l’opposizione ad un governo di destra da destra?”. La faccia di Calenda, che pure è molto scaltro, quel giorno diceva che fino ad allora, da questo dubbio l’ex ministro non era stato sfiorato mai. Il popolo di quelli che un tempo votavano sinistra, invece, il popolo - cioè - di chi lavorava, di chi non lavorava e di chi aveva lavorato, aveva (ed ha) due grandi problemi: il lavoro che non c’è e il lavoro che non riesce a finire. E poi un terzo problema, più grande: il loro partito, o il loro ex partito, in cinque anni di governo, a risolvere questo problema non ci aveva mai pensato. O meglio: non gli interessava, perché non vedeva (e non vede nemmeno ora) quello che accadeva fuori dall’Italia dello Ztl.
Adesso giusto, sbagliato, bene o male, il governo che litiga ogni giorno, pur litigando, investe quasi 10 miliardi per due provvedimenti di spesa sociale che provano a rispondere a quei problemi: quello di chi non riesce più a lavorare (mandandoli a casa con quota 100), e quello di chi non riesce a trovare lavoro, (provando a sostenerli con il Reddito di Cittadinanza).
Adesso provate a fare questo gioco stupido ma molto utile. È il gioco della prima scelta: Se a uno gli piace hard si prende Salvini. Se a uno gli piace giovane si prende Di Maio. Se a uno piace gli piace felpato si prende Conte. Se a uno gli piace competente si prende la Bongiorno, se gli piace mattacchione e Forrestgump si prende Toninelli, se gli piace donna barricadera si prende la Castelli, se gli piace contabile serioso e nordico si prende Garavaglia, se gli piace cheguevarista si prende Di Battista, se gli piace omone nero (nel senso di Latina/Littoria) si prende Durigon, se gli piace autorevole colto e sovranista si prende Savona. La domanda è: ma se non hai passioni sadomasochistiche chi ti deve piacere prima che arrivi allo scaffale di Renzi, della Boschi? O di Martina, quello che tre mesi fa ha rotto con i renziani perché voleva l’accordo con il M5s, e ora è sostenuto dai renziani perché è contrario all’accordo con il M5s? Oggi l’opposizione, solo per capire che dice, ti serve il critografo.
Oggi l’opposizione è come un outlet, dove trovi i modelli di scarpe di marca così antichi che quando li vedi ti chiedi: che carine! E io cosa facevo quando andavano di moda queste? Il 70% di sconto è allettante, ma tu con quella cifra ti compri anche l’ultimo modello, magari semi/nuovo, su Subito.it.
Il problema di chi non ama questo governo tutto-e-il-contrario di tutto, finché regge alle scosse che lo attraversano, è che se cerca una alternativa si ritrova davanti la scelta desolante di una opposizione che è senza volti, senza storie e senza eroi. Non ci sono nuovi modelli. Non ci sono vecchi classici. Non ci sono né Iglesias e nemmeno Corbyn. Non c’è fatica né stupore: ci sono sempre le stesse carte nel mazzo mescolato male.
Nella fiction del governo ci sono le felpe e le divise pagliaccesche di Salvini, ovviamente, ci sono le balconate di Di Maio, le invettive contro Autostrade, ci sono i nuovi protagonisti della fiction che intrigano, come dimostra il dato quasi incredibile per cui Conte - secondo i sondaggi - è il leader più popolare in Italia.
Ma - fateci caso - non c’è un solo protagonista di una storia di opposizione che possa far venire in mente a qualcuno di comprare il suo libro, o di fargli almeno visitare il suo blog per sentire cosa dice. C’è la promessa di Nicola Zingaretti, che turbina e non appare, che deve ancora rivelarsi, trovare il suo Karma, e persino il suo slogan. Ci sono i residui sparecchiati del renzismo, e le autopromozioni dei “ferragnez” Maria Elena e Matteo, ma non c’è nulla in loro che abbia dentro una briciola di futuro possibile, una scintilla di speranza vera, la scintilla di una idea. Sembra anzi che i ferragnez dem usino la politica solo per fare products placement delle loro attività resditizexe collaterali: “Torno a fare l’avvocato!”, annuncia lei, come la Ferragni usa il pupo neonato per sponsorizzare i prodotti degli inserzionisti, come Renzi usa ciò che è stato per fare i tweet del suo filmino su Firenze, e usa i proventi del filmino su Firenze per comprarsi il villozzo da un milione e 300mila euro.
Ma l’invettiva etica sui diritti che il giorno dopo spacca il web la fa Massimo Cacciari, la disobbedienza civile che pone il problema del decreto la fanno Leoluca Orlando e Luigi De Magistris, il carcere per aver scelto e deciso se lo fa Mimmo Lucano, le manifestazioni se le fanno gli studenti, la storia la ricorda Liliana Segre, il futuro lo raccontano le olimpioniche azzurre di colore, il buonsenso lo incarna Claudio Baglioni e potremmo continuare ab infinitum.
Gli oppositori veri (non i vecchi mestieranti e le scarpette fighette fuori moda), dunque, sono i corpi abbandonati fuori dai riflettori e fuori dal palcoscenico: sono i bambini discriminati di Lodi, che sono stati salvati da Piazza Pulita (e dai magistrati), è il barbone senza volto di Trieste (che è stato derubato delle coperte e risarcito dai samaritani anonimi), sono i 49 migranti della Seawatch (che sono stati salvati dai valdesi), come prima i ragazzi della Diciotti, che sono stati salvati da Bergoglio.
L’altro giorno, dietro le quinte di Otto e mezzo, Lilli Gruber faceva la domanda giusta sul governo del litigio permanente, a Giulia Bongiorno: “Ma come possono durare, se continuano così, Salvini e Di Maio?”. La ministra della funzione pubblica ha risposto: “Voi chiedete questo perché leggete i giornali, guardate la tv, ma non vedete quello che vedo io”. E lei cosa vede?, le abbiamo chiesto allora. E la Bongiorno allora ha risposto: “Io vedo che quei due vanno incredibilmente d’accordo. Si prendono e si capiscono. Poi hanno idee diversissime, ma dentro hanno issato un rapporto”. Delle due l’una: o la Bongiorno non diceva la verità (ma per quale motivo?). Oppure diceva la verità, e allora questi sono dei geni, e voi se voi volete capire davvero, e non fermarvi alla superficie, vi dovete fare una domanda in più, rispetto a quelle che ci suggerisce l’apparenza.
...La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna dei III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di azzerare il ruolo delle formazioni politiche, ormai fuori corso
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo l'occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 12 gennaio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per l9 costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate