La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 569 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
Non poteva essere più duro, severo e rassicurante insieme il Presidente della Repubblica. Quattordici minuti in cui ha messo in fila quello che non va, elencato le priorità, messo in guardia il governo e difeso la centralità del Parlamento, elogiato “i buoni sentimenti” che sono, con “la responsabilità, il rispetto, la consapevolezza e il rifiuto dell’insulto”, il cemento di quella “comunità di vita” a cui ambiscono gli italiani e le italiane che incontra nei suoi viaggi attraverso l’Italia.
C’era molta attesa per il discorso di fine anno del Presidente Sergio Mattarella. I suoi interventi si sono fatti più frequenti dopo l’estate e durante i mesi della sessione di bilancio, così come la sua interlocuzione sempre discreta con il governo. Ma la cronaca, anche quella politica, è stata un canovaccio impazzito, l’approvazione della legge di bilancio un giallo con continui ribaltoni, il dibattito in aula – quel poco che c’è stato – ridotto a sfida e provocazione continua e le parole del Capo dello Stato erano attese come il momento della chiarezza. Quello in cui si posano le grida, gli insulti, appunto, e si ritrova il filo di una narrazione normale.
Senza mai nominare alcuno dei leader politici né il premier Conte, il Capo dello Stato ha parlato “ai concittadini e alle concittadine” ma in ogni riga del suo discorso ci sono riferimenti continui a come Salvini e Di Maio hanno finora inteso e gestito il mandato di governo. Tanto che entrambi i leader si sono sentiti in dovere di rispondere subito. Il leader leghista ha fatto il suo controdiscorso via Facebook da Bormio mezz’ora dopo che si sono spente le telecamere dal Quirinale dicendo, in sostanza, di “condividere le riflessioni del Presidente come dimostra il lavoro già fatto in questi mesi e quello che farà nei prossimi”. Di Maio, che almeno ha avuto il tatto di rinviare a oggi l’annunciato controdiscorso insieme con Di Battista, ha rassicurato: “Non lasceremo indietro nessuno”. Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, recita un vecchio adagio.
Era annunciata una serata molto affollata. Il discorso di Mattarella a reti unificate sulla Rai, a seguire quello di Beppe Grillo, poi Matteo Salvini, persino Di Maio-Di Battista in coppia, tutti rigorosamente via social. Una totale mancanza di rispetto alla tradizione del discorso del Capo dello Stato. Sarà interessante vedere i dati di ascolto sulle varie piattaforme. Mattarella ha esordito con un omaggio ai social “su cui oggi molti comunicano di continuo ciò che pensano e anche quel che fanno nella vita quotidiana”. Inevitabile pensare a Salvini e Di Maio. Inevitabile cogliere il sarcasmo nelle parole del Presidente che rivendica al rito del discorso di fine anno il valore della “tradizione di scambiare alcune considerazioni” che nulla c’entra con la formalità.
E infatti nulla di formale ci sarà in quello che segue. A cominciare dal luogo scelto come set: lo studio della Palazzina dove il Capo dello Stato lavora ogni giorno e mostrando accanto a sé uno dei quadri che gli sono stati donati dai ragazzi del Centro di cura per l’autismo di Verona, “tutti lavori molto belli – ha detto - che esprimono creatività e capacità di comunicare e partecipare”.
E’ partito dai fondamentali della Repubblica e della democrazia, il Presidente. E’ utile in quei momenti che possono diventare passaggi chiave nella storia del Paese e dove, per dirne una, in nome della sicurezza e dei risultati si giustifica il mettere le persone in mezzo alla strada condannandoli all’emarginazione. Il senso di “una comunità di vita” che non lascia indietro nessuno ma guarda avanti con fiducia e “sente il bisogno di unità”, è stato il filo conduttore dell’intervento. “Sentirsi comunità – ha ricordato il Capo dello Stato - significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri, pensarsi dentro un futuro comune da costruire insieme” dove è giusto “battersi per le proprie idee rifiutando però l’astio, l’insulto e l’intolleranza che creano ostilità e timore”.
Tra i fondamentali, di questi tempi, c’è il tema e il concetto della sicurezza a cui la Lega deve il 70% del suo consenso elettorale. E a chi dice che questa è “la retorica dei buoni sentimenti”, a chi accusa con disprezzo di “buonismo”, è bene ricordare che “la sicurezza parte proprio da qui: da un ambiente in cui tutti si sentono rispettati e rispettano le regole del vivere comune”, dove “si preservano e garantiscono i valori positivi della convivenza”. Poi certo, “non ci devono essere zone franche dove la legge non è osservata e le istituzioni sembrano inadeguate”, ma sicurezza è anche “lavoro, istruzione e più equa distribuzione delle opportunità per i giovani, attenzione per gli anziani, serenità per i pensionati dopo una vita di lavoro”. E’ l’amicizia, e non l’odio, “la strada per la felicità”. Quello degli ultras violenti del calcio “non potrà mai essere il modello di vita dell’Italia”. Il ministro dell’Interno ama farsi fotografare con gli ultras. E dopo i fatti di San Siro ha criticato il giudice sportivo che ha squalificato il campo.
Avanti con i fondamentali, e chi vuole intendere intenda. L’Italia è ad esempio un paese “ricco di solidarietà” dove la “società civile spesso arriva prima e meglio delle pubbliche amministrazioni”. E’ l’Italia che “ricuce e dà fiducia”, quella del terzo settore e del no profit, “realtà che sovente suppliscono a lacune o ritardi dello Stato nel dare una mano ai più deboli, agli emarginati, agli anziani soli, alle famiglie in difficoltà e ai senza tetto”. Chiaro il messaggio per il governo che nella Manovra ha messo una tassa in più per le attività no profit: “No tasse sulla bontà”. Dice Di Maio che questa misura sarà cambiata. Il punto è perché il governo ha pensato di fare cassa tagliando sconti fiscali alle no profit.
Spiega Mattarella che le persone incontrate visitando il Paese chiedono “unità” e credono nella “Repubblica come nostro comune destino”. E qui, tra le righe, il Capo dello Stato affronta un altro “fondamentale”, un tema che gli sta molto a cuore e lo preoccupa: il progetto di autonomia rafforzata delle Regioni che la Lega pone come irrinunciabile e in nome del quale – Salvini lo ha già spiegato a Di Maio - è pronta anche a far saltare la maggioranza. “Esortare ad una convivenza più serena – chiarisce il Capo dello Stato - non significa chiudere gli occhi davanti alle difficoltà che abbiamo di fronte”. E che sono tante: “La mancanza di lavoro, l’alto debito pubblico, la capacità competitiva del nostro sistema produttivo che si è ridotta, le carenze di infrastrutture, le ferite del nostro territorio”. Ma non esistono – mette in guardia - “ricette miracolistiche” mentre servono “competenza, fatica e impegno”. Guai, ad esempio, a indebolire “traguardi consistenti raggiunti nel tempo grazie al lavoro di intere generazioni che ci hanno preceduto”. Come il Servizio sanitario nazionale, lo Stato sociale, la previdenza, la scuola, “tutti modelli positivi, da tutelare e potenziare”. Altro che federalismo e autonomie regionali. Messaggio, questo, per Salvini ma anche per il premier Conte.
Arriva verso la fine del discorso il richiamo ai fatti degli ultimi giorni, l’approvazione convulsa della legge di bilancio, la “grande compressione dell’esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali” che a gennaio scenderanno in piazza reclamando correzioni e interventi. Anche questo un richiamo in piena regola ai fondamentali della Repubblica e della democrazia. Mattarella ha messo al primo posto l’aver scongiurato l’esercizio provvisorio e l’apertura di una procedura d’infrazione da parte della Ue. Ora però si augura “vivamente” che ci sia “un’attenta verifica dei contenuti del provvedimento” e che “i gruppi politici trovino il modo di discutere costruttivamente su quanto è avvenuto e assicurino per il futuro condizioni adeguate di esame e di confronto”. Parole che sono miele per il Pd che ha investito la Consulta su un ricorso per conflitto tra poteri accusando la Presidenza del Senato e il governo di aver violato l’articolo 72 della Carta. Il 9 gennaio è atteso il giudizio sull’ammissibilità del conflitto.
Un altro fondamentale: l’Europa. Così, per chiarezza, “la dimensione europea è quella in cui l’Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro”. Il voto per le Europee a maggio è “uno dei più grandi esercizi democratici al mondo: 400 milioni di cittadini europei al voto”. Il modello è Antonio Megalizzi, il giornalista che aveva scelto di raccontare l’Europa ucciso in un attacco terroristico a Strasburgo. L’augurio è che “la campagna elettorale si svolga con serenità e sia l’occasione di un serio confronto sull’Europa”.
Un discorso che è un manifesto politico. Mai, forse, così completo. Con grazie e misura il Presidente è riuscito a dire che è sbagliato anche solo pensare che i nostri soldati “la cui specializzazione è così elevata” possano essere “impiegati in mansioni non compatibili con la loro funzione”. Il riferimento è all’idea della sindaca Raggi e del vicepremier Di Maio di impiegarli, invece, per tappare le buche di Roma. E ha concluso facendo gli auguri ai “cinque milioni di immigrati che vivono, lavorano, vanno a scuola e praticano sport nel nostro Paese”. Chissà come il vicepremier Salvini abbia potuto dire che le parole del Capo dello Stato sono la fotografia di ciò che il governo ha fatto in questi mesi e farà nei prossimi.
La straordinaria urgenza della riforma fiscale per
mandare in soffitta una legislazione ormai
indegna dei III° Millennio, mediante
l'immediata archiviazione
di costose procedure amministrative
di lavoro utile solo a distrarre l'attenzione
dalla vera ricchezza che sta sotto la luce del sole!
Insomma, ....
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di azzerare il ruolo delle formazioni politiche, ormai fuori corso
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo un'ottima occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 1 gennaio 2019
Hominibus
Movimento di opinione per l9 costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate