La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 567 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
C’è il magico mondo di Giuseppe Conte che per tre ore, in diretta Rai, elogia le magnifiche sorti e progressive della manovra di bilancio giallo verde rispondendo alle domande dei giornalisti sotto lo sguardo compiaciuto di Rocco Casalino. E c’è il mondo reale: i pensionati che protestano davanti alle prefetture di mezza Italia; il premier che li paragona “all’avaro di Moliere”; il maggior partito di opposizione, il Pd, che consegna alla Corte Costituzionale il ricorso per violazione dell’articolo 72 della Carta, in pratica l’esautoramento del Parlamento nell’iter di approvazione della legge di bilancio. C’è l’aula della Camera dove il presidente Fico, che pure aveva messo la centralità del Parlamento in cima alle priorità del suo mandato, nega una votazione perché i banchi della maggioranza sono semivuoti, ammonisce il deputato Borghi (Pd) “guardi che lei non finisce l’aula” e chiede l’intervento degli assistenti parlamentari quando un altro deputato del Pd, Emanuele Fiano, protesta per il voto negato. Non sono solo baruffe. C’è un malessere vero. Provocazioni continue. Spie di una democrazia indebolita.
Ieri mattina, mentre il premier iniziava la conferenza stampa, una delegazione del Pd saliva al Colle per consegnare al presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi il ricorso firmato da 37 senatori, preparato e curato dai costituzionalisti Beniamino di Caravita, Valerio Onida, Giuseppe De Vergottini, Barbara Randazzo, Marcello Cecchetti, Alberto Lucarelli e Giandomenico Falcon. E’ un collegio di alto livello, ciascuno di loro ha tenuto profili diversi durante l’ultima campagna referendaria, un gruppo di tecnici che non può e non vuole quindi essere assimilato ad una parte politica ma condivide la tipologia della battaglia. Il ricorso è “segreto” per “rispetto della Corte” ha spiegato il deputato e professore Stefano Ceccanti (Pd) tra i promotori dell’iniziativa. Il motivo è “la palese violazione dell’articolo 72 della Carta” là dove recita che ogni legge “deve essere esaminata e votata articolo per articolo in Commissione e in aula”. Principio che è stato totalmente violato al Senato quando il 23 dicembre la Presidente Casellati e il governo hanno preteso e ottenuto di votare alle 3 del mattino un testo che era stato messo a disposizione dei senatori, anche della maggioranza, alle 18 del giorno prima. Nove ore per 1143 commi da leggere e studiare. Impossibile. E violato nuovamente ieri alla Camera. La controparte del ricorso, ha precisato Ceccanti, cioè coloro che il Pd ritiene essere responsabili della violazione, sono “la Presidente del Senato e il governo”. Mai e in alcun modo, quindi, la Presidenza della Repubblica può essere coinvolta in questo conflitto tra poteri. Anzi, Mattarella è stato informato passo dopo di questa iniziativa. Impossibile dire se l’abbia avallata. Certo il Capo dello Stato ha ricordato più volte in questi giorni la necessità di rispettare i limiti previsti dalla Carta e il rispetto del pluralismo. Auspicio smentito proprio dalle seconda e terza carica dello Stato. E’ possibile immaginare che la celerità con cui il presidente Lattanzi ha fissato la discussione per l’ammissibilità (9 gennaio) sia figlia anche della preoccupazione del Colle. Se la Corte dovesse accogliere il ricorso e poi giudicarlo fondato, difficilmente ci saranno effetti retroattivi (l’invalidazione della legge di bilancio). Di sicuro però potranno essere ribaditi e rafforzati i principi costituzionali. Perché non avvenga mai più.
Il Pd ha riunito tutte le mozioni del congresso in questa battaglia. Ieri in conferenza stampa c’erano Marcucci, Orfini, Parrini, Ceccanti, il capogruppo Delrio ha dovuto presiedere il lavori dell’aula che intanto andavano avanti a oltranza. “Nessuno di noi – è stato chiarito – ha mai puntato all’esercizio provvisorio. Però avevamo chiesto al Presidente Casellati di lavorare tutto il 23, il 24 e il 26 dicembre. In questo modo avremmo potuto esaminare il testo e dare un voto consapevole. Questo nostro programma di lavori non avrebbe intaccato in alcun modo il calendario dei lavori della Camera già previsto dal 27 in avanti”. Invece nulla di tutto ciò è accaduto. Anzi. In qualche modo il presidente Conte lo ha anche rivendicato. “Per la prima volta in una legge di bilancio non sono entrate in azione le lobby…”ha detto in conferenza stampa. A giudicare dalla tipologia di molte norme, finanziamenti a pioggia un po’ ovunque, le lobby hanno pesato eccome, dalle sigarette elettroniche agli ulivi, dai mini aeroporti ai balneari contro la Bolkestein, in assoluto i più soddisfatti.
I costituzionalisti sono convinti nel sostenere che mai prima d’ora sia accaduta una cosa del genere. “Non è il voto di fiducia in discussione – è stato chiarito- ma la negazione totale dei diritti del Parlamento e delle opposizioni. Un precedente gravissimo che deve essere denunciato e non può passare come prassi ordinaria”. Molti indizi portano a pensare che fin dall’inizio il governo abbia scelto di bypassare il Parlamento e stringere i tempi in modo tale da escludere ogni possibilità di intervento. Volevano una legge di bilancio blindata, in modo che nessuno ci potesse mettere le mani durante l’iter parlamentare per non rischiare di intaccare, specie dopo la cura da cavallo imposta da Bruxelles, l’impostazione delle misure bandiera. Per tutelare il Reddito e le pensioni il cui destino sarà comunque deciso in seguito, a gennaio, da specifici decreti collegati.
Sordo ad ogni sollecitazione - con i 5 Stelle in imbarazzo visto che applicano, amplificandolo ed esasperandolo, il trattamento che hanno sempre denunciato quando erano all’opposizione - il governo tira dritto. Incurante del fatto che non c’è stata discussione, un inedito assoluto per la legge di bilancio. Una brutta giornata per il presidente Fico che per quanto abbia alla fine definito “sconsigliabile” quando accaduto, ha abbassato la testa e ha rinnegato se stesso quando il capogruppo del Pd Graziano Delrio gli ha ricordato, in una lunga citazione, le sue stesse parole nel discorso d’insediamento. Inutili, fino a ieri sera alle 19 quando poi il ministro Fraccaro ha messo la fiducia, i tentativi delle opposizioni di riportare il testo in Commissione per condividere e votare le misure che il viceministro economico Massimo Garavaglia (Lega) ha spiegato ieri all’aula della Camera promettendo “lo sblocco di miliardi di euro per avviare cantieri e lavori e riempire l’Italia di gilet arancioni e non gialli”. Inascoltate anche le richieste di chi, Lupi, Baldelli (Fi), Morani (Pd), ha chiesto che venisse messo agli atti che quanto accaduto è un fatto che deve restare isolato e non può costituire un precedente. La moral suasion del Presidente della Repubblica, questa volta, non ha dato i frutti sperati.
Il voto di fiducia sarà stasera, intorno alle 20. Poi gli ordini del giorno e domattina il voto finale. Ma è chiaro che la Manovra inizierà a cambiare appena approvata. Lo stesso Conte, dopo il vicepremier Di Maio, ha già detto che servono correzioni e modifiche (il taglio dello sconto Ires per gli enti no profit è stato “un errore per cui recito il mea culpa”). Il Comitato per la legislazione, presieduto dalla grillina Dadone, ha messo in fila sei pagine di errori formali, linguistici e sostanziali, riferimenti legislativi sbagliati, veri e propri non sense da cui possono derivare provvedimenti farlocchi per non dire sbagliati. Dalla discussione generale nell’aula della Camera sono emerse violazioni delle normative europee che produrranno multe di decine di milioni, dalla Bolkestein al fondo per i truffati delle banche che sarebbe, secondo Brunetta (Fi), “un palese aiuto di Stato”. E poi ci sono entrate e uscite che ancora non pareggiano i conti. Tutte cose che molto presto dovranno essere corrette.
L’anno si chiude con il rush finale del Parlamento e le manifestazioni in piazza. Preludio di un mese di gennaio molto affollato da questo punto di vista. Stamani il Pd chiama la piazza contro la Manovra davanti a Montecitorio (ore 11). “Uniti insieme a tanti contro il governo che affossa l’Italia” recita la gif che corre sui social. A breve potrebbero essere presentati altri ricorsi analoghi alla Consulta, di altri partiti, + Europa ma anche Forza Italia, e dei cittadini o delle Regioni. I pensionati hanno appena iniziato la mobilitazione. In tre anni le pensioni da 1500 euro in su subiranno un taglio (per la mancata indicizzazione) pari a tre miliardi e 600 milioni. “Quota 100 finanziata con i soldi degli altri pensionati” ha spiegato Ivan Pedretti, segretario della Spi-Cgil. Di sicuro il fatto che ieri Conte li ha paragonati “all’Avaro di Moliere” (“neppure l’avaro di Moliere si potrebbe lamentare del taglio minimo prodotto dal blocco delle indicizzazioni”), non aiuta a distendere gli animi. Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato una stagione di “mobilitazione e di lotta nelle categorie e sui territori” che porterà alla grande manifestazione unitaria a gennaio. Quando anche il Pd tornerà in piazza contro la Manovra (il 12 gennaio) perché in quei giorni il governo dovrà scrivere i decreti collegati per Reddito e pensioni, l’anima della manovra. E poi i medici (25 gennaio) e la funzione pubblica, illusa in campagna elettorale dalla promessa di migliaia di assunzioni ora rinviate a fine novembre 2019. Quando il governo sarà alle prese con una nuova manovra che questa volta partirà da - 23 miliardi, i soldi necessari per non far scattare l’Iva.
Poi magari ha ragione il premier Conte, “con la manovra del popolo il Paese conoscerà finalmente sviluppo, crescita e equità sociale”. E’ l’auspicio di tutti. Al momento si cominciano a vedere bandiere e manichini bruciati (nei sit-in degli Ncc, dei pullman tenuti lontani dal centro di Roma e degli studenti). Che è sempre un pessimo segnale.
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di azzerare il ruolo delle formazioni politiche, ormai fuori corso
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
REPETITA IUVANT ...o NO?!?!
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo un'ottima occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 29 dicembre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per l9 costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate