La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 559 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
Ottantamila in piazza a Roma a santificare Matteo Salvini che saluta a mani giunte e in un'ora di comizio dai toni decisamente ecumenici, moderati quasi un pompiere, dedica ben dieci citazioni tra "buon Dio", Madonna, il Pontefice - "San Giovanni Paolo II" - e al "sacro rosario" e chiede il "mandato per andare a trattare con l'Europa a nome di 60 milioni di italiani che vogliono coltivare la speranza". Un Messia. O poco ci manca. Quarantamila in piazza a Torino, guidati dalla giunta 5 Stelle (senza la sindaca Appendino), per dire che la Tav è opera inutile e costosa. Peggio dannosa. La Tav come gli altri 53 miliardi di cantieri bloccati in Italia negli ultimi sei mesi perché ostaggio di estenuanti valutazioni costi e benefici.
Se i cortei e le piazze descrivono un paese, i report da Torino e Roma consegnano la fotografia di un'Italia governata da due forze politiche che vanno in direzioni totalmente opposte, entrambe da ieri in campagna elettorale per le elezioni europee e decise ad incassare mandati pieni e a scatola chiusa ("datemi fiducia, ho bisogno della vostra fiducia" ripete più volte Salvini) dal cosiddetto "popolo" perché consapevoli che da domani potrebbe diventare tutto molto più difficile. Delle due l'una: o il governo accetta di congelare le due riforme bandiera contenute nella legge di bilancio, il reddito e le pensioni a quota 100, e allora però sarà difficile spiegarlo ai rispettivi popoli; oppure va avanti, ci becchiamo la procedura per infrazione già annunciata da Bruxelles ed entro sei mesi questo stesso governo dovrà fare una nuova manovra lacrime e sangue. Come si vede, in entrambi i casi - una terza via è alle viste - poiché una decisione dovrà essere presa entro il 19 dicembre, lo scenario è complicato. E quello di ieri potrebbe essere stato, per entrambi, l'ultimo giorno di ostentata leggerezza e assegni firmati in bianco.
Diciamo subito che alle 11 di mattina piazza del Popolo regala un colpo d'occhio abbastanza impressionante: piazza colma di gente e senza neppure quelle file di gazebo e bancarelle per la vendita di gadgets che in genere sono il contorno dei comizi in piazza. Le persone escono dalla piazza, occupano strade, balaustre e scalinate tutto intorno. Gli organizzatori dicono 80 mila e questa volta la stima sembra effettiva. Arriva anche il sole pieno e caldo dopo una notte di pioggia fine. A Roma la questura non è solita autorizzare comizi politici nel giorno dell'Immacolata: in quel giorno, infatti, il Pontefice lascia il Vaticano e arriva in piazza di Spagna, 600 metri da piazza del Popolo, per pregare e omaggiare la statua della Vergine Maria che domina la piazza. Ieri è stata fatta una "comprensibile" eccezione per il ministro dell'Interno che è anche vicepremier e capo politico del partito al governo. La contestualità dei due eventi non è passata inosservata. Potremmo dire che a tratti è stata persino esaltata da Salvini ("oggi è il giorno della Vergine Maria e tra poco qui vicino arriva il Papa, quindi ubi maior...noi ce ne dobbiamo andare ") che, Immacolata o no, vive con il suo popolo un'esperienza quasi divina, messianica: si sono viste mamme e babbi che dalle terze e quarte file passano di mano in mano i bambini fino a farli toccare e baciare da Salvini; le donne, di ogni età, lo vogliono letteralmente toccare; le più fortunate lo possono abbracciare per quanto con la camicia molto sudata; gli uomini si accontentano di messaggi recapitati all'orecchio; i più giovani chiedono i selfie. Una ragazza ieri a Roma s'era portata Salvini in un quadro con cornice bianca e l'ha tenuto abbracciato e baciato per tre ore. A favore di telecamere, certo.
Tra le varie mission della manifestazione, tre erano quelle primarie. La prima: sancire la trasformazione del partito del Nord in partito nazionale con vocazione sudista (su 220 pullman e tre treni speciali, la prevalenza veniva dal sud e i vessilli padani erano la netta minoranza), sostituire il verde con il blu, identificare il partito con il suo leader per cui Lega-Salvini premier ha soppiantato Lega nord in un tripudio di striscioni in arrivo da Misterbianco, Bari, Calabria, Eboli, Salerno, Vico Equense, i 4 mori delle bandiere sarde. La seconda: invadere Roma, governata dai 5 Stelle e il Lazio governato dal Pd di Zingaretti. La terza: dimenticare il 2015 quando Salvini tentò la stessa operazione, ma era al 4%, la piazza rimase mezza vuota e arrivò anche Casa Pound.
Missione compiuta, si può dire. Sul palco - dove Salvini ha fatto salire ministri (la prima è stata Giulia Bongiorno, ministro della Funziona Pubblica che però ha parlato da Guardasigilli sulla legittima difesa), sindaci, cuochi in quanto eccellenze italiane e persino Mirta, la figlia di 6 anni issata in trionfo alla fine - non è salito nulla della vecchia Lega: non Bossi, neppure Calderoli. Di quella prima stagione ieri c'era solo Giorgetti. In fondo, oltre al verde, ci sono anche 49 milioni di soldi pubblici da restituire e certo da non ricordare a questa piazza.
Nuovo partito, nuovi colori, nuova vita e anche nuovo Pantheon. In quello musicale, sono stati rottamati i Carmina Burana, dal 1989 la colonna sonora di Pontida, e sostituti con un misto di lirica e pop italiano: Salvini è salito sul palco mano sul cuore alternate alle mani giunte, sulle note di "Vincerò" della Turandot di Giacomo Puccini e poi Eugenio Bennato, Vasco Rossi, Cesare Cremonini, persino Povia. Nella hit c'è anche un po' di Rino Gaetano, "rubato"direttamente alle convention Pd. Ma sono le citazioni il metro della "moderazione" e dell'ecumenismo sfoderati ieri da Salvini, alle prove generali per la leadership del centrodestra. Il leader mette dentro Martin Luther King ("Diceva che non c'è bisogno di fare guerre per farsi dei nemici, basta dire quello che si pensa"), Alcide De Gasperi ("un bravo politico non pensa alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni e io penso ai prossimi 50 anni"). E poi Woijtyla. Inedita la scelta finale: il bagno di folla tra il pubblico. Nell'area sottostante il palco è stato ricavato un corridoio protetto lungo quanto il palco. Salvini, a mo' di rockstar, l'ha percorso passo passo, scortato, tra abbracci strette di mano e selfie. Lui in una sorta di trance, la folla in delirio. A suo modo impressionante.
Nonostante la scaletta preveda gli interventi dei ministri, sindaci e governatori (che restano però silenti), le quasi due ore e mezzo di comizio sono un one man show finalizzato alla consacrazione totale e definitiva di Salvini come unico leader della scena politica nazionale. Con addosso la felpa amaranto della polizia, ha messo a tacere tutti gli 80 mila e dintorni (anche questo un esercizio di potere) per un lungo minuto in ricordo dei cinque ragazzini e della mamma morti schiacciati nella discoteca di Corinaldo nelle Marche dove volerà subito dopo la festa romana. "Chi ha sbagliato - ha promesso - pagherà, tutto, fino in fondo perché non si possono vendere 2000 biglietti in un posto dove possono stare 500 persone". Anticipando così il premier Conte, che arriverà sul posto della tragedia prima di lui, nel rivelare una delle cause del disastro.
I sessanta minuti di intervento sono un elenco di slogan detti e ripetuti in questi sei mesi di governo: "Ogni mattina leggo i giornali e mi convinco sempre di più che stiamo facendo le cose giuste per 60 milioni di italiani"; "via mafiosi e delinquenti da questo paese"; "sogno un paese disarmato ma chi si trova in casa uno armato deve potersi difendere senza trascorrere i successivi tre anni in tribunale", "altro che cattivo, sto lavorando giorno e notte ad un progetto in Ghana che dà studio e lavoro a decine di ragazzi con 6 euro al giorno", "altro che razzista, il decreto sicurezza dà più potere ai sindaci per rendere sicure le città". Via di questo passo fino al memorabile: "Voglio essere giudicato dal numero delle culle e dei bimbi che nascono".
Colpisce la dimensione messianica/salvifica del lessico ("buon Dio dammi la forza"; "a Dio piacendo"; "il buon Dio ci regala anche il sole", persino "non abbiate paura"), dei gesti (mani giunte e sul cuore) e del messaggio di Salvini. Un'ora di intervento finalizzati a ricevere consenso e mandato ad operare. In nome del popolo italiano. Tecnicamente non ha sbagliato una parola. Il video di domenica 8 dicembre sarà materia prima per storici e sociologi specializzati sulle declinazioni del populismo.
Il leader della Lega gioca a carte scoperte: vuole essere riconosciuto come unico leader. Non solo del governo. Non solo del centrodestra. Ma di tutti i 60 milioni di italiani. "Ho poche certezze, ma abbiamo cominciato una lunga marcia che nessuno può arrestare. Datemi un mandato per trattare con la Ue, con rispetto, non a nome del governo, non come ministro, ma a nome di 60 milioni di italiani". Trattare (lui, mica Conte) per correggere la legge di bilancio. "I prossimi mesi saranno impegnativi - avverte - restiamo uniti e non perdiamoci in polemiche". È anche l'avvio della campagna elettorale per le Europee di maggio. Per un'Europa che, citando papa Woijtyla ormai Santo "San Giovanni Paolo II", Salvini vuole riportare a quelli che erano i principi fondativi dei Trattati: "La crescita sostenibile, la coesione economica e sociale, la solidarietà degli Stati membri, il miglioramento del tenore di vita". Ma se invece l'"Europa è solo spread, decimali, ispezioni per vedere se siamo razzisti, allora è un fallimento". L'obiettivo dunque è "tornare ad un'Europa culla delle civiltà". Per cui Salvini, dopo aver detto "mai avrei pensato che gli italiani ci chiedessero di guidare la rinascita di questo paese", fa sapere alla piazza - indicata come "avanguardia del cambiamento" - di essere pronto a guidare anche la rinascita dell'Europa. Azzerati i toni incendiari, i propositi di uscita in nome del sovranismo e del nazionalismo.
Impressiona come in 70 minuti siano state ignorate del tutto le tensioni nel governo, il fatto che nelle stesse ore la Camera stia votando una legge di bilancio che sarà tutta da riscrivere, che a Torino la forza alleata di governo stia marciando contro la realizzazione delle opere pubbliche. Persino la piazza così devota resta perplessa rispetto a questi "non detti". Salvini se la cava così: "Dureremo cinque anni e manterremo le promesse. Non farò mai saltare un governo che lavora per gli italiani per un sondaggio, neanche se arriviamo all'80%". Per tranquillizzare partita Iva, artigiani e la grande industria che scende in piazza da settimane preoccupata per le scelte dell'esecutivo, Salvini assicura che, "caro Luigi (Di Maio, ndr) grazie per il lavoro di questi sei mesi figlio dell'impegno di tutti ma questo esecutivo non metterà nessuna nuova tassa, su auto, case e conti correnti". È l'unica citazione dei 5 Stelle. Mentre pochi chilometri più in là Beppe Grillo, ospite a La Nuvola per la rassegna dei libri, dice dei suoi: " Non sappiamo più dove stiamo andando".
C'è una terza piazza con cui fare i conti in queste ore, lontana ma assai vicina per istanze e rivendicazioni. A Parigi i Gilet gialli stanno mettendo a soqquadro i Campi Elisi. In piazza del Popolo i gilet gialli spuntano qua e là appesi a qualche striscione. Uno dice: "Amici francesi, perché tutto questo casino, bastava votare Marine Le Pen". È territorio scivoloso, ogni parola può essere di troppo. Salvini dice "no alla violenza, qui gli unici gilet gialli sono quelli indossati dai ragazzi della sicurezza. Però è chiaro che chi semina povertà raccoglie la protesta". Come dire: cari fratelli francesi, vi comprendo ma seguite me che sono l'esempio. Sicuramente ieri è stato il punto più alto nella curva politica di Matteo Salvini. Anche lui, che dice di "tenere sempre i piedi bene in terra perché gli unti del Signore si sa che fine fanno", sa che da oggi non sarà così semplice tenere il punto.
mentre oggi la vera soluzione
e' sotto gli occhi di Tutti,
basta solo coglierla
avendo il merito di offrire la soluzione armonica tra i diversi ceti sociali
che permette di azzerare il ruolo delle formazioni politiche, ormai fuori corso
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo un'ottima occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare
IL MEGLIO
della marmaglia, A TUTTI I LIVELLI, di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 9 dicembre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate