La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 553 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
Chi, dalla cena Conte-Juncker, si aspettava notizie travolgenti come il cambio dei saldi o la “rimodulazione” delle misure bandiera (Reddito e riforma pensioni), avrà certamente modo di dire che quella di Bruxelles è stata la cena delle beffe, un fallimento, una perdita di tempo, povero Conte e povero Tria. Soprattutto povera Italia destinata ad un trattamento Grecia.
Chi invece prova a collocare la cena in tutto il suo contesto - l’errore gravissimo di aver isolato dell’Italia rispetto al resto dell’Unione; l’obbligo populista per Salvini e Di Maio di fare quello che hanno promesso; il fatto stesso che ormai su quel balcone ad urlare “ce l’abbiamo fatta” ci sono andati e non possono più scendere; la prima campagna elettorale europea con la minaccia dei sovranismi e dei nazionalismi - può leggere tra le parole del premier Conte e una sorta di complicità con il ministro Tria il senso che forse non tutto è perduto per l’Italia. La condizione indispensabile è che Salvini e Di Maio sappiano nei prossimi mesi cambiare registro e parole rispetto alla Commissione europea. Evitare le provocazioni verbali. Cosa francamente difficile visto che a gennaio inizierà la più lunga e difficile campagna elettorale da quando nel 1979 andammo per la prima volta a votare per il parlamento europeo.
Diciamo subito che il menu gastronomico non è stato d’aiuto: tartare di orata, noce di vitella ai funghi porcini e meringa per dessert. Si poteva decisamente fare di meglio ma di sabato, a Bruxelles, a palazzo Berlaymont, la sede della Commissione europea a Bruxelles che in genere si svuota il venerdì alle 17, quel menu resta uno standard elevato. Fonti Ue non hanno mai avuto troppe aspettative rispetto all’incontro derubricato come un atto di cortesia di Juncker rispetto al presidente del consiglio italiano. Quando alle 22 e 16 il premier Conte fa un punto stampa prima di lasciare il palazzo e dice che “non sono state toccate le misure bandiera nè i saldi finali” cioè deficit (2,4%) e crescita (1,5%), fonti Ue scrollano la testa e lasciano capire che la procedura d’infrazione per l’Italia era e resta inevitabile. “La Commissione si basa solo su quello che è scritto sulle carte” spiegano negando peso ad indizi e spiragli che noi italiani siamo più portati a valorizzare. E comunque, “avrebbe avuto senso fare questa cena prima, quando erano state chieste le modifiche che però non sono mai arrivate…”.
Ma il premier italiano dice molto di più. E due ore sono un tempo sufficiente per stabilire le regole d’ingaggio di una trattativa. Che prima di tutto “deve restare riservata”. Cioè delegata alle “colombe” del governo di Roma - Conte e Tria con la regia del Quirinale - e magari persino taciuta ai “falchi” che sono Salvini e Di Maio. “Stiamo trattando - ha detto Conte - non vedo per l’Italia un rischio Grecia perché i nostri fondamentali sono assai migliori, abbiamo fatto un passo in avanti, in un clima disteso e di pieno rispetto reciproco per avviare un dialogo nell’interesse reciproco per avvicinare i nostri punti di vista”. Conte confida che “tutto questo possa evitare la procedura d’infrazione”.
Una cena a cinque, Conte e Tria da una parte, Juncker, il vice Dombrovskis e il commissario Moscovici dall’altra. Sono stati tutti d’accordo che il primo obiettivo nelle prossime settimane è prima di tutto abbassare lo spread. Più della procedura - non si saprà nulla di definitivo fino all’Ecofin del 22 gennaio - quello che conta nell’immediato è alzare la fiducia nel debito italiano e dunque abbassare lo spread. E’ interesse di tutti, anche dell’Europa, non incendiare l’Italia ed evitare, tra l’altro, contagi che è sempre prudente non escludere. E’ dimostrato che “i toni bassi” spengono la speculazione. E’ bastato che giovedì Conte, nell’informativa alla Camera, sottolineasse la parola “rimodulazione delle misure” perché l’indice tornasse intorno a 300 e la borsa andasse in zona positiva. Ma 300 è troppo alto e, se rimanesse invariato, peserebbe sul sistema italiano per un miliardo e mezzo di euro nel 2018, per 5 miliardi nel 2019 e 9 miliardi nel 2020. Impossibile da gestire. Dunque abbassare i toni per abbassare lo spread. Chissà se Salvini e Di Maio se ne convincono e riescono a fare qualche diretta Facebook in meno, potrebbe aiutare.
Il premier ha ripetuto tre volte nel punto stampa l’importanza di avere “tempi distesi”. Significa chiedere all’Europa tutto il tempo che è possibile ottenere prima di ufficializzare e rendere note le decisioni relative alla procedura. Attendere prima di rendere pubblica la raccomandazione con cui si chiederà all'Italia di correggere i conti. In pratica, prendersi - o concedere - tutto quel tempo che può essere utile per dimostrare che le prospettive di crescita della manovra italiana sono fondate. E’ l'Ecofin che dovrà approvare, non prima di fine gennaio, la raccomandazione dell’ “esecutivo”Ue. Stando all'art. 126 del Trattato, tali raccomandazioni possono restare riservate finché la commissione non accerti che, nel periodo stabilito, il governo non abbia dato seguito alla raccomandazione stessa. In pratica si potrebbe arrivare fino a giugno, scavallare quindi il voto, prima di ufficializzare l’infrazione e relative procedure. Sei mesi di tempi potrebbero essere sufficienti per dimostrare che la “rimodulazione” - l’altra parola chiave di Conte e Tria - dei provvedimenti sta dando gli effetti di crescita o di mancata spesa desiderati. Al di là delle formule di rito, Bruxelles ha ribadito che salvo un cambiamento della manovra il dialogo riguarderà solo i tempi e le modalità della procedura.
In cambio di “tempi distesi” e “riservatezza” il premier ha porto un’apertura a “rimodulazioni” alla manovra, sulla base anche delle relazioni tecniche sul suo impatto economico. Il tetto del 2,4% e le misure “qualificanti”, reddito di cittadinanza e quota 100, “non si toccano” ma potrebbero slittare i tempi della loro messa in campo, seppur mai oltre maggio. Allo studio, ma di questo Ente non ha fatto cenno in pubblico, ci sarebbero alcune modifiche nella loro applicazione, come la previsione di dirottare - in forma di sgravio fiscale - tre mensilità del reddito di cittadinanza all'impresa che abbia assunto chi lo percepiva. Più risorse per imprese e investimenti, è insomma il jolly con cui Conte prova a bloccare il pendolo europeo con l'ipotesi, al momento ancora remota, di rivedere al ribasso anche la crescita del Pil. “Quando parlo di rimodulazioni” ha spiegato “mi riferisco a quegli interventi che possono arrivare durante la discussione in Parlamento”. Dunque si pensa ad emendamenti specifici.
Tra tartare, noci di vitella e meringhe, nel menu della cena Conte e Tria hanno portato un dossier di circa 40 pagine con cui hanno dettagliato alcuni capitoli della manovra e più di tutti la crescita, quel 1,5% di pil nel 2019 che Bruxelles considera inverosimile, non realistico. La manovra mette 15 miliardi sugli investimenti pubblici in tre anni a cui si devono aggiungere i 6 miliardi del 2018, già stanziati dal governo Gentiloni e che non sono stati spesi. E’ noto che l’Italia ha difficoltà a spendere, schiacciata spesso dalla burocrazia e da percorsi legislativi farraginosi. Per provare a superare questo oggettivo handicap, potrebbe essere presentato un emendamento alla manovra per un pacchetto di semplificazioni che riguarda anche il Codice degli appalti.Conte e Tria hanno messo sul tavolo anche la possibilità di abbassare il deficit . Su questo Salvini e Di Maio fanno muro pur essendo, soprattutto Salvini, a dirottare 3-4 miliardi su altri capitoli di spesa. Si tratta dello 0,2 del pil che, ridurrebbe il deficit al 2,2. Ma quei soldi, qualora non spesi nelle misure bandiera, andrebbero destinati ad altro e dunque non possono abbassare il deficit. “Confido che con il dialogo si possa evitare l'apertura della procedura, sono ambizioso” ripete Conte. “La cena di lavoro fa parte del dialogo permanente in corso tra la Commissione e il governo italiano. I lavori proseguiranno nei prossimi giorni per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione orientata al futuro” è il messaggio ufficiale della Commissione.
avendo il merito di proporre la soluzione mondiale tra i diversi ceti sociali
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo un'ottima occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare
IL MEGLIO
della marmaglia di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 25 Novembre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate