La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 552 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
Savona, Juncker e Tria
Il prevedibile e forse inevitabile scontro tra Ue e governo gialloverde è giunto a una fase decisiva. Come finirà? Le obiezioni poste dalla commissione presieduta da Juncker stanno impegnando l’esecutivo nella ricerca di risposte atte a far digerire la manovra a una Europa che guarda ai conti e non si cura delle necessità dei cittadini italiani, come tendono ad evidenziare Salvini e Di Maio. Quali carte potranno essere giocate allora per uscire indenni dalla contesa?
In primo luogo c'è lo sforzo per dimostrare che ci sono investimenti sulle infrastrutture che dovrebbero portare benefici significativi al Pil. Poi si sottolinea che per mantenere il rapporto deficit-Pl sotto il 2,4 per cento si potrebbe rimandare nel tempo l’entrata in vigore di Quota 100 e reddito di cittadinanza. Spostando oltre il 1 gennaio, magari di qualche mese, sia la riforma delle pensioni che il varo dei 780 euro per gli aventi diritto si potrebbero risparmiare infatti circa 3 miliardi di quanto stanziato. Si scenderebbe in tal modo sotto quel famigerato 2,4 per cento che alla Ue di Juncker e Moscovici non piace assolutamente in quanto (sic) ritenuto pericoloso per il futuro (dei conti) dell'Italia.
Salvini, Conte e Di Maio
Dimostrare disponibilità con gli interlocutori europei potrebbe portare almeno a una dilazione dei tempi e maggiori margini di manovra. Del resto si tratta, anche da un punto di vista costituzionale, di rimanere entro i limiti dello “equilibrio di bilancio” introdotto da Monti. Anche perché – come nota La Verità nell’odierna edizione – “nelle ultime quattro leggi di bilancio (targate Renzi e Gentiloni) il rapporto deficit-Pil è stato del 3, del 2,6, del 2,5 e del 2,4. Non si vede allora perché il 2,4 di quest’anno debba creare tutto questo scandalo”.
Intanto una cosa è certa: dopo la bocciatura della legge di bilancio il governo per adesso non si arrende alle imposizioni della UE. Si cerca probabilmente di contenere i danni rinviando in misura massima possibile il momento della resa dei conti e sperando così di arrivare alle elezioni europee mietendo gli eventuali risultati positivi della manovra per consolidare il consenso.
“Non abbiamo accolto le raccomandazioni della Commissione perché non compatibili con il nostro disegno di politica economica, più orientato alla crescita che non all’austerità”, ha spiegato il presidente del Consiglio Conte. E il ministro all’Economia Tria gli ha fatto eco: “Abbiamo scritto la manovra con l’intento per evitare una terza recessione con effetti devastanti” per il Paese e i cittadini.
Paolo Savona e Francesco Cossiga
Ora il governo fornirà alla UE una replica ben articolata ed esaustiva, allo scopo di illustrare i programmi e le decisioni. Il punto forte del confronto con i burocrati dell’Unione dovrebbe passare tuttavia per il tema degli investimenti, caro al ministro per gli Affari Europei Paolo Savona. L’Ecofin dovrebbe pronunciarsi entro il 22 dicembre. Dopo il nostro Paese avrà un massimo di 6 mesi per opporre ulteriormente le sue ragioni. Se il Consiglio dovesse accogliere la proposta di infrazione della Commissione, ha spiegato Conte, il governo “chiederà tempi di attuazione molto distesi”. In ogni caso qualcosa comincerà a intravedersi domani, quando il nostro premier incontrerà Jean-Claude Juncker. Al presidente della Commissione Europea il premier italiano spiegherà comunque che i saldi complessivi della manovra non si toccano. Anche se il governo italiano intende confrontarsi a tutto campo con la Commissione Ue sulle riforme in cantiere. "L'obiettivo - come si legge sulla maggior parte dei media - resta quello di convincere l’Europa ad adottare una linea soft sulle eventuali sanzioni collegate alla procedura di infrazione per debito eccessivo avviata ieri".
Proprio Paolo Savona però sarebbe in fase di riflessione circa la opportunità di attaccare a testa bassa l’Europa in questo momento. Secondo il Corriere della Sera infatti il professore sardo riterrebbe “i rischi di uno scontro con la UE superiori alle opportunità”. Per il ministro sarebbe arrivato il tempo di ammettere che il governo è al capolinea, tanto che – sempre ad avviso del quotidiano di Milano – avrebbe perfino paventato le sue dimissioni. Notizia poi smentita dallo stesso Savona con una dichiarazione all'agenzia Reuters. "E' il sogno del Corriere che me le chiedeva fin dal mio insediamento", ha detto il ministro.
Insomma una inaspettata metamorfosi, secondo alcuni, che, per altri, non è che la dimostrazione della risaputa serietà del ministro che aveva parlato tempo fa, quale ultima chance, di piano B per uscire dalla UE nel caso non ci fosse altra alternativa.
“Tria s’è tramutato in Savona e Savona in Tria”, avrebbe ironizzato un non meglio precisato ministro del governo in un colloquio con Conte. Una sintesi per fotografare il fatto di un ministro vicino al centrodestra e amico di Brunetta rivelatosi alla fine difensore strenuo della manovra gialloverde, e un altro ministro , quello del “non esiste l’Europa ma solo una Germania circondata da pavidi” - sempre a leggere il Corriere- , trasformato in “cavallo di Troia dell’europeismo".
Sarà così o forse no, in ogni caso Savona sembra invitare i colleghi del governo a tenere i piedi per terra ed essere realisti, forse preoccupato dalla reazione dei mercati, condizionati o meno, che potrebbero davvero incidere alla fine sulle tasche dei cittadini. Senza contare le ripercussioni in chiave elettorale di certe conseguenze che potrebbero mettere in difficoltà il governo e favorire i piani di chi si augura magari l’avvento di un nuovo Mario Monti. Ovvero di un uomo gradito ai poteri di Bruxelles. Strategia politica allora? Forse per questo detrattori ed estimatori parlerebbero di “partita alla Cossiga (conterraneo del professore) giocata da Savona”.
Il momento più delicato per l’Italia – il professore ne sarebbe ovviamente cosciente – dovrebbe essere gennaio quando ci saranno le aste più rilevanti di Btp (l’ultima si è chiusa con 2,1 miliardi, il dato peggiore dal 2012) e in quel momento lui nell’esecutivo potrebbe anche non esserci (nota il giornale). Colpisce però la citazione di una frase di quello che l’economista considera uno dei suoi due principali maestri (Cossiga appunto, l'altro è Guido Carli): “L’economia (oggi dominata dalla finanza, ndr) è un grande imbroglio politico”. Una frase che indubbiamente di questi tempi fa riflettere.
avendo il merito di proporre la soluzione mondiale tra i diversi ceti sociali
, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, ...
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo un'ottima occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare
IL MEGLIO
della marmaglia di politici, imprenditori, opinionisti, economisti, giornalisti, lobbisti, banchieri, populisti, europeisti, sovranisti, costituzionalisti, distogliendolo dalle
SOLITE GRANDI CAZZATE,
spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma assolutamente straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori, Opinionisti, Economisti, Giornalisti, Lobbisti, Banchieri, Populisti, Europeisti, Sovranisti, Costituzionalisti, in difficoltà di sopravvivenza in Italia, Europa, Mondo...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali, opinioniste, economiste, giornalistiche, lobbistiche, finanziarie, populiste, europeiste, sovraniste, costituzionaliste, di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 25 Novembre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate