La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 538 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
Angelo D'Orsi
La crisi della sinistra in Italia e in Europa fa da contraltare a quella dei moderati: ultimo esempio è la recente dèbacle della Csu in Baviera, due settimane fa. Ma proprio dalla Baviera arriva l’ exploit dei Verdi, che argina l’ascesa dell’estrema destra. E’ un segnale da tenere in considerazione anche per la sinistra italiana che fatica a declinare un’agenda di temi che attirino l’attenzione del suo elettorato? Ne abbiamo parlato con lo storico Angelo d'Orsi, già professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di Studi Storici all'Università di Torino. Nel corso della sua attività accademica ed intellettuale D'Orsi si è occupato di militarismo e pacifismo, di nazionalismo e fascismo, della storia della sinistra italiana.
È fra i maggiori studiosi contemporanei di Antonio Gramsci, su cui ha scritto diversi libri e scritto nell'omonima rivista diversi studi da lui fondata. Collabora con la rivista MicroMega e con numerose testate giornalistiche italiane e straniere. “Quello che è accaduto in Baviera da una parte conferma il venir meno dei partiti tradizionali. Più in generale conferma quella che possiamo definire una crisi della rappresentanza e quindi delle forme istituzionali canoniche della rappresentanza politica nello stato liberale. E’ un processo molto vasto di superamento della democrazia che viene da lontano, fra gli anni 70 e la fine degli anni 80. Era stata poi coniata la formula di “post-democrazia” che non è una teorizzazione dell’anti-democrazia, ma indicava un processo di modificazione delle forme della democrazia. Oggi mi pare che si stia andando oltre, verso un evidente superamento dello stesso contenuto della democrazia. Sta nascendo un’altra cosa, in cui giocano un ruolo importante i fenomeni di massa. Non è però la massa consapevole, che ha un obiettivo politico comune. Qui manca un idem sentire positivo, manca un collante forte e c’è invece un ritorno quasi alla folla anonima, al “gentismo”. In Germania è interessante il ritorno del tema ambientale attraverso una forza, i Verdi , che certamente non è di sinistra ma non è nemmeno di destra. Oggi c’è una spaventosa assenza del tema ambientale dall’agenda politica di tutte le forze politiche. L’ultimo straordinario libro di Amitav Gosh La grande cecità, spiega bene la cecità complessiva da cui siamo affetti tutti. Stiamo sulla tolda del Titanic a guardarci l’ombelico, magari pensando alle date del congresso Pd, mentre non ci rendiamo conto che la questione ambientale è una questione dirimente. C’è un’isola di plastica grande quasi quanto gli Stati Uniti al centro del Pacifico , i ghiacciai stanno scomparendo. Ecco, dalla Germania arriva un segnale di sensibilità positivo in questa direzione.
Il tema ambientale porta con se declinazioni molto concrete anche nelle scelte economiche, negli investimenti per l’innovazione, nelle politiche per la crescita, che in passato hanno fatto parte della proposta della sinistra italiana. Lo ha sottolineato Gentiloni commentando il risultato del voto in Baviera. Invece quello che noi vediamo ora è il dibattito sui nomi di alcuni leader rappresentativi di alcune correnti oppure la proposta di un “fronte repubblicano” versus populismo: quale appeal possono avere queste cose presso l’elettorato italiano?
“Io direi zero. Fa abbastanza ridere il fatto che il Pd che è stato al governo a lungo adesso abbia le risposte a ogni problema, peccato sia all’opposizione. E mi pare che le parole d’ordine che stanno riproponendo - Più Europa, la lotta ai populismi e ai sovranismi- messe così siano parole d’ordine generiche e prive di significato. Anche sull’uso di questi “ismi” bisognerebbe stare attenti: cosa vuol dire sovranismo? In realtà tutti i partiti politici italiani fanno riferimento anche agli interessi nazionali, all’interno di quadri politici più ampi che possono essere politico-diplomatici come alleanze o come confederazione (l’Unione Europea). Ma certamente quella di fare un fronte repubblicano contro il populismo mi sembra una scemenza. Anche perché Renzi è stato un leader assolutamente populista, che arrivato al potere senza nemmeno essere stato eletto, ha sempre rivendicato di essere l’espressione di un vasto consenso popolare. Non vi è nessuna differenza sostanziale in questo senso tra i due Matteo, Salvini e Renzi. Così come non ci sono grandi differenze sulla questione dei migranti tra Minniti e la Lega: l’uno ha preparato il terreno agli altri. Bisogna intendersi bene su cosa fare fronte comune: in nome della difesa in astratto dell’UE ? Del fatto che dobbiamo tenere il pareggio di bilancio in Costituzione? Questi non solo sono argomenti della sinistra, che deve rivendicare il diritto e il dovere di criticare l’Unione Europea, sono argomenti sbagliati per serie di scelte sbagliate. Invece ha lasciato questa critica fondamentale in mano alla destra, regalandogliela. Fronte Repubblicano significa difendere innanzitutto la Costituzione. Ma chi è che ha attentato alla Costituzione col Referendum del dicembre 2016? Non sono stati forse Renzi, la Boschi e la dirigenza del Pd? Era allora che bisognava costruire un fronte, a partire da quella battaglia referendaria. Oggi in Europa ci sono vari esempi interessanti, a partire dal Portogallo dove c’è una sinistra al governo che si sta comportando benissimo senza fare rivoluzioni. Con un esecutivo che è certamente liberale in economia ma con una chiara politica sociale. Questo significa che si può trovare un compromesso dentro i confini stabiliti dalle alleanze internazionali e dall’appartenenza all’Ue, per fare cose importanti, che vanno incontro alle esigenze primarie della gente. Ecco: la sinistra italiana deve riscoprire il popolo, deve smettere di lottare contro il “populismo” genericamente inteso e deve incarnare un nuovo populismo di sinistra, ossia dare voce al popolo . Da Babeuf a Gramsci c’è tutta una tradizione a sinistra in questo senso. Ascoltare il popolo, accompagnarlo nel processo di trasformazione da folla indistinta di individui a massa compatta che si fa “classe per se”: non soltanto operai e contadini, ma tutto il vasto mondo subalterno e senza diritti che va dai precari dell’università a quelli dei call center, o le centinaia di migliaia di giovani che sono costretti a lasciare ogni anno il paese in cerca di opportunità lavorative sensate".
Tutte queste istanze del mondo reale non sono state comprese forse a sufficienza dai progressisti in questi anni e sono state intercettate a un certo punto dal M5S . Possono essere loro gli eredi della sinistra 2.0 o comunque è possibile un dialogo fra quel che rimane della sinistra italiana e gli esponenti del Movimento, come sembrano considerare alcuni candidati alla successione nel Pd e contrariamente a quanto vorrebbe Renzi?
“Oggi certamente è diventato complicato. I Cinquestelle hanno perso un’occasione e la responsabilità di Renzi è evidente. Però i Cinquestelle sono un coacervo, in cui c’è una parte consistente di profughi della sinistra , una parte di scontenti generici che occhieggiano al qualunquismo, e c’è una parte genuinamente di destra. Tutti sono tenuti insieme dal collante della ditta Casaleggio. Oggi il Movimento rappresenta a mio avviso un interlocutore privo di affidabilità, dove la parte di sinistra appare sempre più marginale, sempre più avvitata nell’abbraccio mortale con la Lega . Credo siano ostaggio del loro partner di governo e che siano costretti a subire –se subiscono- tutta una serie di cose che sono il contrario di quello che sostenevano perché se oggi si andasse ad elezioni perderebbero almeno 10 punti e Salvini ne prenderebbe altrettanti. Senza contare che dietro la falsa democrazia della Rete c’è un totale assenza di democrazia. Chi ha deciso che Luigi di Maio dovesse essere il leader del Movimento? La Post- democrazia è andata molto avanti, in questo senso".
Quindi ha ragione Renzi che chiude ogni possibilità di dialogo futuro ad altre forze che non siano quelle dell’angusto recinto del centro-sinistra. La prospettiva di un campo ampio allargato ai Cinquestelle come vorrebbe Zingaretti non è una prospettiva praticabile?
“Matteo Renzi è il politico che ha maggiori responsabilità negative nella storia politica d’Italia degli ultimi 5 anni. Se Zingaretti o chiunque altro riesce a recuperare una parte dei Cinquestelle e provare a fare quel che si poteva fare all’indomani delle elezioni se Renzi non si fosse opposto con tutte le sue forze, ben venga. In ogni caso si deve provare a costruire dalle fondamenta una sinistra nuova, che sia in grado di parlare un linguaggio diverso, di interpretare la complessità delle sfide attuali, costruire delle leadership credibili in grado di ricominciare, finalmente, a parlare con gli ultimi".
Forza, ottimo Ministro TRIA, indipendente,
visto che ne può cogliere al volo un'ottima occasione, anche contando poco o nulla nella compagine di governo, approfitti della grave situazione italiana per cercare di recuperare il meglio della marmaglia politica, imprenditoriale e opinionista, vecchia e nuova, distogliendolo dalle solite grandi cazzate, spiegando che le misure da adottare oggi sono elementari, ma straordinarie rispetto a quelle usuali del vivere insieme perché impongono, alla base di tutte le proposte possibili ed immaginabili, la riforma della regola economica richiedente...
...la elementare rivoluzione dei principi della partecipazione alle spese comuni indivisibili, impegnando la Società a guardare al di sopra degli interessi speculativi per dare una soluzione definitiva alla indilazionabile esigenza di assicurare il continuo ed automatico rispetto reciproco tra i diversi strati economico-sociali !
Attenzione, allora ....
Sigg. Politici, Imprenditori e Opinionisti in difficoltà di sopravvivenza...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche, imprenditoriali e culturali di scarso amore verso il Prossimo, ma grande solo verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
dal dativo e ablativo latino...
"Agli Uomini e Per gli Uomini",
senza intermediazioni fasulle!!!
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 31 Ottobre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate