La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 523 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via
Rocco Casalino parla troppo. Ma aiuta a capire meglio. Quando un uomo potente, come lui, evoca raid punitivi contro la squadra di tecnici del Tesoro, ci fa vedere che, all’ultimo weekend prima del varo della manovra finanziaria, i nervi sono scoperti. Non sono, però, i nervi del capo della comunicazione di Palazzo Chigi (l’incarico numero 2 di Casalino), ma quelli del capo della comunicazione dei 5Stelle (il suo incarico numero 1). Perché, nella lunga e caotica mischia sulla spartizione delle risorse per il 2019, i 5Stelle, partiti in vantaggio, stanno perdendo terreno. Salvini e la Lega, una volta di più, sembrano aver giocato meglio la partita, portando a casa punti preziosi per la prossima campagna elettorale. Mentre Di Maio e i grillini, per voler troppo, rischiano di essere travolti da una guerra tra poveri. A meno di non allargare il campo di gioco, pompando la spesa in disavanzo. Ipotesi gravida di incognite e ostacoli. E, forse, non basterebbe neppure.
Il ministro del Tesoro ha sostanzialmente vinto la fase uno della battaglia sulla Finanziaria, quando ha imposto il principio che le promesse elettorali dei due partiti dovevano essere scadenzate su tutta la legislatura e non varate subito. La fase due è la relativa tabella di marcia. La frase più in voga in questi giorni, nelle file della maggioranza, è “Non ci impiccheremo allo 0 virgola”. Sfortunatamente, però, siamo già impiccati allo 0 virgola. L’Italia chiede ogni anno, ai mercati finanziari, interni ed internazionali, circa 400 miliardi di euro. E’ il peso della montagna di debiti, accumulata negli anni ’80, quelli da bere. In effetti, con la spesa felice in disavanzo dei governi Craxi e dintorni, ci siamo bevuti una tale quantità di cambiali che, da trent’anni, non riusciamo a smaltirla. Gli investitori (italiani compresi) prestano i 400 miliardi se sono convinti di riaverli indietro nei tempi e nella misura previsti, ovvero non avvistano segnali di bancarotta. Ed è qui che entra in gioco l’1,6 per cento. Un disavanzo che non superi quella cifra – in rapporto al Pil, cioè alla ricchezza prodotta ogni anno dal paese – è il massimo che ci possiamo consentire per far scendere, almeno di un importo simbolico, il debito pubblico, dimostrando ai creditori che lo abbiamo sotto controllo. E’ tutto quello che ci chiede Bruxelles. Probabilmente, è possibile limare il tetto di qualche decimale. Ma sfondare il 2 per cento, per arrivare anche – come qualcuno ha detto – al 2,4 per cento aprirebbe un duro confronto con la Ue e scatenerebbe la speculazione sui mercati. Rischioso, del resto, ma non risolutivo: passare da un disavanzo dell’1,6 al 2,4 per cento del pil equivale ad un margine di manovra di poco più di 10 miliardi di euro, insufficiente per gli appetiti dei due partiti, anche considerando i tagli e i risparmi che il Tesoro sta cercando di mettere insieme.
In attesa di capire, entro giovedì prossimo, quali sono i numeri effettivi della manovra, comunque, la Lega sembra essersi posizionata, in chiave di propaganda, meglio. In parte, perché ha saputo modulare meglio le richieste. Se le indiscrezioni di queste ore si riveleranno esatte, potrà dire di aver portato a casa un colpo di piccone alla riforma Fornero, con l’introduzione di quota 100 (62 anni di età più 38 di contributi). Non vale per tutti, perché sarebbe vietato di cumulare, per ora, diversi trattamenti pensionistici. Questo consente di limitare la spesa a 5 miliardi di euro, ma di mandare in pensione 3-400 mila persone. E’ una richiesta che condividono (forse soprattutto per motivi di principio) i grillini, ma che premia specificamente l’elettorato settentrionale della Lega, dove la gente con una stabile carriera lavorativa alle spalle – e contributi regolarmente pagati – è più numerosa che al Sud.
Il discorso è simile per la flat tax. Per ora verrebbe limitata a professionisti, commercianti, artigiani con un fatturato contenuto sotto gli 80 mila euro. Ma introdurla significa già dimostrare a tutti che è possibile tagliare in modo significativo le tasse. Inoltre, quel popolo delle partite Iva è uno dei principali serbatoi di voti della Lega. A questo si aggiunge il vero colpo da maestro della campagna di Salvini per la Finanziaria. Il condono. Quali ne siano limiti e modalità, il condono in preparazione non ha alcun effetto sui margini del disavanzo, perché si tratta di una entrata non permanente e non ripetibile negli anni successivi. Ma sul piano della propaganda è un colpaccio, che viene incontro ad attese e speranze di una vasta platea di evasori, assai vicini, per estrazione economica e sociale, alla Lega.
Per i grillini che hanno puntato campagna elettorale e governo sul reddito di cittadinanza è più dura. Semplicemente, perché è più difficile cadenzarne la realizzazione senza scatenare, anziché speranze per il futuro (come con la flat tax), una guerra tra poveri. I 5Stelle hanno fatto capire, negli ultimi giorni, che si accontenterebbero di 10 miliardi di euro per avviare la riforma. In teoria, i soldi ci sono. Circa 2,5 miliardi li aveva già stanziati il governo Gentiloni con il reddito di inclusione, ci sono gli 8 miliardi del bonus Renzi (quello degli 80 euro), ci sono i 3 miliardi di euro messi a disposizione del Naspi. Ma tagliare il bonus Renzi significa andare a colpire le classi medie, che già in questa Finanziaria troveranno poco o nulla. E attingere al Naspi significa inaridire un fondo che è stato pensato per licenziati e disoccupati. Bisogna, dunque, scavare nel disavanzo. Ma per quanto può consentirlo Tria? I costi, anche a guardare solo le “pensioni di cittadinanza” ovvero l’obiettivo di non avere più pensioni sotto i 780 euro, il livello statistico di povertà, sono esplosivi. Solo portare a 780 euro più di tre milioni di pensioni integrate al minimo (oggi a 500 euro) comporta una spesa di un miliardo di euro al mese. L’idea che hanno discusso al Tesoro è di limitare la misura alle sole pensioni di gente che non ha altri redditi e che abbia superato i 70 anni. Poco meno di 800 mila anziani, per una spesa annuale preventivabile in 1,5 miliardi. Oppure, tener conto del reddito familiare e non della sola pensione. In un caso o nell’altro, la pensione di cittadinanza rischia comunque di diventare leva di rancori e contestazioni. In un paese in cui, su 16 milioni di pensionati, la metà fruisce già, in misura totale e parziale, dell’aiuto dello Stato, il grosso sarebbe quello degli esclusi. Il milione di invalidi civili, oggi fermi a 280 euro al mese. O gli 860 mila delle pensioni sociali (453 euro).Aggiungeteci anche un milione e mezzo di cittadini Ue, regolarmente residenti in Italia che, secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, a scorno di Salvini, ne hanno pieno diritto. Il coro degli esclusi rischia di assordare e sommergere chi ha cavalcato le promesse.
Forza, eccellente Ministro TRIA, polverizzi l'impeto di questi giovani politici che sono affascinati solo dalle grandi cazzate!
Calma, egregi Sigg. Politici, in difficoltà di sopravvivenza...,
non serve promuovere provvedimenti che fanno sopravvivere personalità politiche di scarso amore verso il Prossimo, ma grande verso Se Stessi, mentre ormai è necessario riconoscere la via maestra per concepire l'idea dell'assetto sociale che assicuri il diritto di vivere insieme in questo terzo millennio aderendo ad un progetto, nuovo di zecca, denominato...
"HOMINIBUS"
che mette in primo piano l'apparentamento degli Stati ad enormi Condominii, i cui rappresentanti sono nominati e finanziati in un accordo economico privato, eliminando, così, la soggezione politica, azzerandone vigliacche protezioni e regalie a giustificazione reciproca!!!
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 24 Settembre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate