TEATRINO POLITICO
La faticosa riqualificazione degli allevatori di polli
Da Wikipedia:

Nel corso della seconda guerra mondiale, la Resistenza italiana (chiamata anche Resistenza partigiana o più semplicemente Resistenza) sorse dall'impegno comune delle ricostituite forze armate del Regno del Sud, di liberi individui, partiti e movimenti che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la conseguente invasione dell'Italia da parte della Germania nazista, si opposero - militarmente o anche solo politicamente - agli occupanti e alla Repubblica Sociale Italiana, fondata da Benito Mussolini sul territorio controllato dalle truppe germaniche.
Il movimento resistenziale - inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazista - fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici). I partiti animatori della Resistenza, riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.
La Resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana. Infatti, l'Assemblea costituente, eletta il 2 giugno 1946 contestualmente allo svolgimento del referendum istituzionale, fu in massima parte composta da esponenti dei partiti del CLN (PCI, PSIUP, DC) che, in tale veste, elaborarono la Costituzione, ispirata ai princìpi della Democrazia e dell'Antifascismo.

Napolitano: «Il 25 aprile ci unisca»
 

Napolitano «Piaccia o non piaccia la resistenza fu determinante per restituire la libertà e la dignità al nostro Paese. L'importante è che ci si unisca quest'anno nella giornata del 25 aprile, per celebrarlo in qualsiasi modo e in qualsiasi luogo, per celebrare l'una o l'altra delle componenti della Resistenza, con l'impegno di ricomporre in spirito di verità la storia della Nazione, della Repubblica per giungere finalmente a un comune sentire storico» dando lo spazio dovuto a tutte le componenti che parteciparono alla Resistenza che non sono state tutte egualmente ricordate e valorizzate. Ad accogliere il capo dello Stato anche Piero Fassino, in veste di presidente del Comitato che gestisce l'Ossario:: «Qui è nata la Repubblica, qui sono stati forgiati quei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà e giustizia su cui è fondata la Costituzione».

 
La riflessione di Hominibus
 
In questa giornata del 25 Aprile 2009, dedicata
alla celebrazione della resistenza all'occupazione nazista,
che si vuole interpretare come il momento in cui "é nata la Repubblica,
e sono stati forgiati quei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà e giustizia
su cui é fondata la Costituzione italiana", non si può evitare di riflettere sulla capacità
di partecipazione sincera e piena comprensione del significato per i cittadini
che non abbiano vissuto quei momenti dolorosi di oltre 60 anni fa,
perché non erano ancora nati o non in età di poter rimanere
segnati da quanto accadeva loro intorno.
 
Perché ...
 
Se non si é almeno ultrasettantenni,
si resiste a dare importanza straordinaria al periodo storico,
perché mancano quelle esperienze che segnano l'animo ed il corpo
e si fa fatica a capire gli accadimenti dalle testimonianze diverse e contrastanti 
che spesso sono motivate maggiormente dai fatti e situazioni in cui oggi si é coinvolti,
piuttosto che da ricordi stimolanti, pertinenti, veritieri che attribuiscano un valore
oggettivo, riconoscibile anche da chi é estraneo a vicende ormai lontane.
Chi non c'era é portato a chiudere con un passato mai vissuto
con il beneficio del dubbio, stendendo un velo pietoso
su scelleratezze mai a carico di una sola parte.
 
E così ...
 
Tutti i personaggi di quel periodo
si debbono giustificare ed accettare come necessari
per la evoluzione storica della società civile, che avviene nel
tempo con movimento pendolare, caricandosi di energia con le verifiche
di ideali che spesso falliscono nella realizzazione, mentre nella formulazione teorica
sono stati capaci di coinvolgere e trascinare interi strati della popolazione,
non per subornazione mentale, ma per corrispondenza di pulsioni, 
trasformate in azioni dall'arte maieutica di capipopolo
con la naturale funzione di attuatori.
 
Ne consegue che ...
 
Se oggi abbiamo una sinistra politica,
che avverte lo struggente bisogno di chiamare all'appello
la destra affinché dichiari pubblicamente l'impegno di evitare gli errori
di un passato non molto remoto, vuol dire che non ha appreso nulla dalla storia,
perché il pendolo si é caricato ormai di energia con i fallimenti di oltre mezzo secolo
di gestione della cosa pubblica, che non ha rispettato molti principi costituzionali,
primo tra tutti quello della democrazia, essendo stata intesa come una
esigenza più formale che sostanziale, al punto da ignorare
il pilastro della giustizia amministrativa.
 
Concludendo ...
 
Il pericolo maggiore oggi non é la deriva
autoritaria, l'impresario non é un despota ma un catalizzatore
del diffuso malcontento in un popolo che non ha ricevuto la educazione
necessaria per apprezzare i veri principi dell'eccellente Costituzione italiana,
la grande massa é addestrata al compromesso, é attratta dal 'panem et circenses'
e sicuramente non é più recuperabile da mentori che ricorrono ciclicamente
ad un'epoca storica eroica e profondamente drammatica per milioni di
persone, avendo dimostrato di essere stati inadeguati
al mandato dei grandi Padri fondatori.
 
L'invito, se non proposto con adeguate garanzie di rispetto reciproco,
potrebbe ricordare l'indimenticabile gag sulla Corazzata Potemkin:
 
Richiamarsi alla mitica Resistenza é una "boiata pazzesca"
se non si ha la coscienza a posto di avere agito bene,
ottenendo anzi il risultato contrario di valorizzare 
come giustificata la ritrosia dell'impresario
a sottoporsi ad un simile esame !
 
 
Roma 25 Aprile 2009
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
strozzate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti.