La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 514 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Di Maio e Salvini
In campagna elettorale i due schieramenti di governo avevano promesso di trovare le risorse per finanziare il loro programma e in particolare il reddito di cittadinanza (15 miliardi di euro) e la flat tax (sui 40 miliardi). Senza dimenticare tuttavia la riforma pensionistica con l'annunciata quota 100. A oltre 3 mesi dall’insediamento a Palazzo Chigi gli occhi sono puntati su quanto sapranno fare in realtà, e una prova fondamentale passa adesso per la Legge di Stabilità.
Dove reperire dunque i soldi? I pentastellati – come nota oggi il Corriere della Sera - avevano scritto sul Blog delle stelle che in un bilancio da 800 miliardi li avrebbero sicuramente trovati. Pensavano in particolare alle risorse per il reddito di cittadinanza - caposaldo del loro programma di cambiamento per il Paese, misura fondamentale per arginare la povertà e aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà, capace di offrire un contributo economico ma anche di orientare verso il reinserimento nel mondo del lavoro - e sostenevano che “basta avere le mani libere da condizionamenti di lobby che finora hanno lucrato all’ombra dello Stato” per riuscirci. Ma forse non è così semplice come poteva sembrare.
Quali strade percorrere per recuperare delle risorse? Non è avventato pensare - come ipotizza la rivista Economia e Politica - che il governo Conte decida di giocare il tutto per tutto e procedere con una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali e delle spese sociali, previdenziali e assistenziali. In pratica i soldi necessari per il reddito di cittadinanza potrebbero essere recuperati attingendo in particolare alle principali misure introdotte dai precedenti governi. Per dirne una, circa 1 miliardo di euro potrebbe provenire dal Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) e dalla Dis-Coll (indennità mensile di disoccupazione), che verrebbe cancellata. Ulteriori 2,7 miliardi potrebbero essere recuperati dal reddito di inclusione e altri 2 ancora dal progetto Garanzia Giovani e dall’assegno individuale di ricollocazione. Infine i 9 miliardi mancanti potrebbero arrivare dall'istituto degli sgravi fiscali per i ceti medi, ovvero dal Bonus degli 80 euro, voluto dall'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il Movimento aveva già stilato in precedenza un elenco di interventi che avrebbero consentito di raggranellare i soldi necessari. Un piano più accurato sotto questo punto di vista di quello del Carroccio per finanziare la flat tax al 15 per cento per tutti, senza badare troppo allo spessore del portafogli. Cosa che ovviamente finirebbe col beneficiare soprattutto i più ricchi. Questa misura, sosteneva Salvini, si sarebbe finanziata da sola con la crescita che avrebbe generato. A questo doveva poi aggiungersi la pace fiscale, in pratica il condono, e il taglio alle tasse.
I 5Stelle invece ci erano andati giù col bisturi, avevano tracciato le linee di intervento nei dettagli. Trenta miliardi dovevano arrivare dagli interventi di Spending review, con dentro un miliardo di sfoltimento dei costi della politica. E poi quel miliardo da tagliare con la cancellazione dei vitalizi parlamentari: cosa che per ora ha portato in cascina solo 43 milioni.
Ma la fonte principale cui il Movimento aveva puntato per attingere risorse sarebbe dovuta essere quella delle agevolazioni fiscali. Come ricorda il Corriere avevano parlato di parecchi miliardi da recuperare, “40 miliardi l’anno di agevolazioni che si possono spostare da obiettivi dannosi e improduttivi verso finalità ad alto moltiplicatore”, secondo il Corsera.
Ci si riferisce a circa 800 leggi e normative varie che corrispondono totalmente a circa 300 miliardi di euro, un mare magnum di previsioni e disposizioni. Centinaia tra deduzioni e detrazioni. In particolare ce ne sarebbero 14 che si potrebbero limare. Voci che finora equivalgono a qualcosa come 38 miliardi di costo per le casse pubbliche, se nulla cambia con la Legge di stabilità.
Bisogna vedere infatti se questo avverrà. Ci sono di mezzo questioni di opportunità elettorale e i diversi orientamenti in materia di Lega e M5S. Per esempio - come si legge sul Corriere - gli sgravi sulle accise al gasolio in agricoltura e nell’autotrasporto pesano per oltre 2 miliardi, tuttavia sull’argomento Matteo Salvini ha promesso di “cancellare 7 accise sulla benzina subito”. E la situazione parla dunque da sé.
E poi ci sarebbero le detrazioni e le esenzioni sulla casa, quelle che in sostanza favoriscono maggiormente chi possiede patrimoni di un certo livello a discapito di chi non ha immobili. Un vero terreno minato.
Qui il discorso si fa oltremodo delicato. Ci sono di mezzo la detrazione sulla rendita catastale per la prima casa (che significa 3,6 miliardi in meno per le casse dello Stato), e poi l’Imu che non si paga più (sempre sulla prima casa e vale altri 3,6 miliardi) e ancora la Tasi (altri 3,5 miliardi). Ci sono detrazioni per le ristrutturazioni edilizie che favoriscono ancora una volta chi possiede più immobili e che significano 5,8 miliardi di spese. Oppure le detrazioni per la riqualificazione energetica, pari a 1,6 miliardi di mancati introiti per lo Stato.
Da considerare anche il terreno delle detrazioni per le spese mediche e sanitarie (3,1 miliardi) di cui possono godere anche i redditi molto alti. Il bonus di 80 euro introdotto da Matteo Renzi vale inoltre 8,9 miliardi e favorisce i ceti medi ignorando quelli più deboli. Non mancano insomma i casi su cui si potrebbe appuntare l’attenzione del governo per reperire risorse. Ovviamente serve una buona dose di intraprendenza e coraggio uniti alla capacità di fare le scelte giuste ed eque. E' ovvio infatti che la coperta è corta e toccare certe agevolazioni comporta il rischio di produrre effetti negativi nei settori in cui la forbice agisce, dal settore agricolo a quello edilizio o immobiliare. Ma bisognerà scegliere cosa fare pur di varare il reddito di cittadinanza (e la flat tax).
L’esecutivo dovrà tenere inoltre i fari puntati sulle possibili conseguenze di certe decisioni riguardo alla situazione economico-finanziaria generale. Le aziende italiane, per esempio, stanno faticando sempre di più (anche se non è una situazione nuova) per reperire soldi a prestito sul mercato dei bond. Come sostiene il Corriere il fenomeno si è riacutizzato e in questi giorni ha raggiunto il picco. Le vicende politiche che surriscaldano lo spread Btp/Bund influenzano anche il debito delle imprese e in definitiva l’economia del Paese. In sostanza - fa notare il quotidiano – non è solo lo Stato a pagare più interessi: la febbre ha contagiato anche le banche e le imprese. E’ un problema soprattutto per la Lega, che gode di un bacino elettorale in quel settore soprattutto al Nord, ma anche per il resto del governo. Per questo da quel settore si guarderebbe con apprensione al dibattito sulla manovra e alle tentazioni dei leader di governo di agire in deficit per finanziare flat tax, reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni. E’ vero che i tassi aumentano in tutta l’Europa ma, a parità di condizioni, il mercato valuterebbe peggio le imprese italiane, dato che assegna un certo valore al rischio Paese.
Resta però la necessità di abbassare la pressione fiscale e assicurare un sostegno alle persone sotto la soglia di sussistenza, circa 5 milioni, attraverso un reddito di cittadinanza, come avviene nel resto d'Europa. Fermo restando che l'applicazione del beneficio comporterà l'impegno a "lavorare per il proprio comune e formarsi", come ha chiarito il ministro del Lavoro Di Maio. Il reddito di cittadinanza insomma va inteso come un "reddito minimo condizionato alla formazione e al reinserimento al lavoro. Con una duplice funzione: sradicare gli elevati livelli di povertà e (ri)qualificare gli individui che sono fuori dal mercato", ha chiarito il professore Pasquale Tridico, principale consigliere del vice premier. Senza contare le conseguenze positive sui consumi e dunque sull'economia generale. E' una prova sulla quale gli italiani misureranno questo governo.
Forza, eccellente Ministro TRIA, perché, anche in questo caso, basterebbe adottare il sistema amministrativo indicato da Hominibus per porre fine ad interventi secondo gli umori del momento e riconoscere la correttezza dell'apparentamento di uno Stato ad un normale Condominio, eliminando velleità ormai inaccettabili dai risvolti molto pericolosi e fornendo uno straordinario esempio da replicare nel mondo intero.
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 6 Settembre 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate