La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 508 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Oggi l’economista Vieri Ceriani, dopo trentacinque anni di servizio a Banca d’Italia e due da sottosegretario, fa un altro lavoro. Ma c’è un testo a sua firma che sembra immortale, passa di scrivania in scrivania e rappresenta una specie di “anno zero”. È suo il primo - ed unico - studio mai realizzato sulla giungla dei bonus e delle agevolazioni fiscali in Italia. Perché per decenni quando un settore entrava in crisi il governo di turno si inventava un bonus - auto, mobili, addirittura i tendoni da circo - e quando c’era un elettorato di riferimento da acchiappare, si tentava di accaparrarselo con una “mancia”: bonus bebè, bonus diciottenni o sgravi alla classe media. È questo ultimo il caso degli ottanta euro di Matteo Renzi, forse la più costosa delle “restituzioni fiscali” mai approvate da un governo.
Ecco perché, in vista dell’inizio del - lungo - lavoro per scrivere la difficile Legge di Bilancio dello Stato, che dovrà essere approvata entro il 20 settembre, in questi giorni a studiare il vecchio documento sono i tecnici del ministero dell’Economia. Giovanni Tria, pressato dai due vicepresidenti del Consiglio che gli chiedono fondi per finanziare flat tax e reddito di cittadinanza, per fare cassa il ministro punta dritto sui quasi trecento miliardi di euro di sconti, bonus e regimi eccezionali vari.
Non anticiperà la relazione al bilancio dello Stato “per rassicurare i mercati” come gli hanno chiesto politici-economisti come Renato Brunetta o banchieri come Lorenzo Bini Smaghi, ma già ha spiegato ai colleghi di governo da dove proverà a far uscire i soldi. Almeno un quarto delle risorse che serviranno per finanziare la manovra dovranno pervenire da una spending review, cioè da una revisione della spesa pubblica.
Le prime bozze quantificano il risparmio possibile in 12 - 13 miliardi. La cosiddetta “pace fiscale”, cioè il condono fiscale, consentirebbe di recuperare - una tantum- 3 miliardi aggiuntivi.
Revisione della spesa vuol dire innanzitutto “ricalibrare” i benefici fiscali già esistenti. Per ricostruire il loro numero esatto e il costo per l’erario, Ceriani, allora sottosegretario del governo di Mario Monti impiegò quasi due anni. Nel 2012 erano 720 e valevano 253 miliardi di euro. Sono ben 117 le diverse categorie professionali o condizioni particolari che si vedono riconosciuto un trattamento differenziato e più vantaggioso rispetto al pagamento dell’Iva, per esempio.
Nel rapporto si legge di moltissime - e non conosciute - agevolazioni fiscali sulle accise sui carburanti utilizzati “per lavoro”. A beneficiarne sono categorie come autotrasportatori, tassisti, forze dell’ordine, autoambulanze. Ma sono censite altre agevolazioni come, per esempio, quella che consente ai titolari degli agriturismi di pagare solo il dieci per cento di accisa sulle bollette di luce e gas. Perché loro sì e le altre strutture turistiche no?
Matteo Salvini in campagna elettorale si era impegnato a toglierle (quasi) tutte. “Lo sapete quante tasse si porta via lo Stato italiano per ogni litro di benzina? Più della metà. Se vinco le elezioni faccio giustizia e taglio: una accisa si paga per la guerra in Etiopia, una per la crisi di Suez, un'altra per il disastro del Vajont, una per l'alluvione di Firenze, altre per i terremoti del 1968, del Friuli, dell'Irpinia, e poi accise dal Libano ai trasporti…”. Il suo problema, oggi, è che per finanziare la principale tra le sue promesse elettorali, cioè la riduzione fiscale chiamata flat tax, rischia di dover togliere le agevolazioni già esistenti sulle accise per alcune specifiche categorie.
La tabella che gira a via XX settembre con l’intestazione “agevolazioni in materia di accisa” ne elenca cinquanta. Una di queste, per dire, è rivolta ai “piccoli produttori di birra” con “produttività potenziale”.
Un’altra - incredibile - prevede l’esenzione totale delle accise sulle “bevande alcoliche quando destinate ad essere fornite nel quadro di relazioni diplomatiche o consolari ad organizzazioni internazionali”, alle “Forze armate di qualsiasi Stato della Nato con esclusione delle Forze Armate nazionali”.
Diplomatici, colonnelli e dipendenti di Fao, Wto ecc e di tutte le organizzazioni internazionali con sede in Italia non pagano le accise su vini e liquori. Un ambasciatore può arrivare a pagare una bottiglia di whisky fino alla metà rispetto a un normale cittadino. Queste stesse categorie sono esentate anche dalle accise su gas ed elettricità.
Mica male. Il gasolio usato sui trattori costa il 78 per cento in meno di quello normale, mentre restano in piedi - anche oggi che si usa meno questo trucco per vendere automobili e la Fiat va a gonfie vele - gli sconti Iva sulle automobili aziendali.
Il rapporto scritto e protocollato dagli uffici dell’economista rilevava soprattutto l’esistenza di una grande confusione. Per i mobili e per gli elettrodomestici, settori in passato decisivi per l’economia italiana, erano previste la bellezza di diciotto agevolazioni diverse. Lavatrici, frigoriferi ecc, altro bonus. E agevolazioni - cioè la possibilità di scaricare il 19 per cento dalle tasse - sono previste pure per chi fa beneficenza e regala dei soldi a una onlus. Tra le organizzazioni maggiormente avvantaggiate oggi ci sono i partiti politici, che, dopo l’abolizione del finanziamento pubblico, devono (o dovrebbero) sopravvivere grazie alle donazioni dei privati.
Le leggi di Bilancio hanno consentito sgravi fiscali per le spese veterinarie per gli animali domestici, bonus per consentire agli adolescenti di fare sport in palestre e piscine e rimanere in salute, in modo da evitare di dover ricorrere all’ultimo degli sgravi fiscali riconosciuto dalla Repubblica ad un suo cittadino: quello per le spese funerarie.
Nella giungla ci sono altre curiosità che hanno attirato l’attenzione di cronisti e pure di Carlo Cottarelli, quando è stato Commissario per la Spending review: i 400 mila euro di sgravi sul bollo auto delle vetture “ destinate da enti morali ospedalieri o da associazioni umanitarie al trasporto di persone bisognose di cure mediche o chirurgiche”, e lo sconto del 50% rispetto al dovuto ai Comuni come tassa di occupazione del suolo pubblico per i tendoni di “spettacolo viaggiante”, che era stata una misura destinata a sostenere il settore circense.
Solo ottantatré tra le agevolazioni fiscali e i bonus censiti erano stati giudicati “incomprimibili” da Pier Carlo Padoan, pochi mesi fa: i figli a carico, per esempio, le tasse universitarie o quelle mediche. Queste ultime vengono “scaricate dalle tasse” nella dichiarazione dei redditi da più di 17 milioni di persone per una media di 178 euro all’anno pro capite.
In un momento come questo di crisi nera del settore immobiliare nessuno ha pensato di tagliare i rimborsi fiscali per gli interessi dei mutui o quelli per le assicurazioni sulle case che, anzi, dopo i terremoti dell’ultimo decennio, più di un governo ha pensato di rendere obbligatorie. Le (generose) detrazioni fiscali per chi ristruttura casa e la rende più efficiente dal punto di vista e energetico costano molto - quasi 7 milioni - ma hanno decisamente funzionato: dieci milioni i contribuenti che ne hanno già approfittato.
Dalla scrittura della “bibbia”’delle detrazioni ad oggi, a dispetto degli annunci, i bonus sono aumentati anziché diminuire. A calcolarlo, l’Ufficio studi del Senato, chiamato ad esaminare l’impatto dell’ultima legge di bilancio: Mario Monti ai 720 pre esistenti e già censiti, ne ha aggiunti tre. Meglio di lui Enrico Letta che, in pochi mesi, nel 2013, ne ha modificati ventuno, mentre Matteo Renzi coi bonus si è dato un gran d’affari, facendone quasi una cifra dell’attività del suo governo: bonus diciottenni, bonus insegnanti e tanti altri, fino ai famosi ottanta euro che a via XX settembre vorrebbero proprio togliere. Sgravi sono stati inseriti per chi installa sistemi di sicurezza e di allarme in casa o strumenti per videosorveglianza. L’ultima legge di Bilancio, targata Paolo Gentiloni, introduceva il bonus verde, più noto come “bonus zanzariera”. “La detrazione bonus zanzariera 2018 è fruibile calcolando il 50% delle spese sostenute per un massimo di 60.000 euro”, recita la Guida fiscale per l’anno corrente. Rinunciabile? Certamente. Per i tecnici del Mef si potrebbero sforbiciare dall’oggi al domani, già col testo che deve essere approvato entro il 20 settembre, quasi 500 agevolazioni o bonus per un valore di 54,2 miliardi. I nuovi vertici dell’Economia ci proveranno, ma incontrano qualche resistenza e Giovanni Tria potrebbe per intanto decidere di rosicchiare a tutte il 20 per cento, con l'obiettivo, piano piano, di eliminarle tutte.
Forza, eccellente Ministro TRIA
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 25 Agosto 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate