La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 501 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
“E’ come se si fosse creata una nuova classe sociale non ancora codificata, un nuovo proletariato di sfruttati che vede saldate categorie un tempo molto lontane fra di loro come i piloti delle compagnie low cost e gli operai delle fabbriche regrediti a condizioni pre-fordiste, i riders e i commessi della grande distribuzione e della logistica, costretti a turni massacranti e resi quasi schiavi dall’algoritmo dell’efficienza. Sul piano dei diritti nel lavoro in questi anni si è davvero toccato il fondo, era necessaria un’inversione di tendenza”. Maurizio di Fazio è l’autore di “Italian Job. Viaggio nel cuore nero del mercato del lavoro italiano” Sperling &Kupfer) quasi una discesa dantesca nella selva oscura dei nuovi lavori all’italiana, dove l’imperativo della flessibilità e del profitto hanno sostituito ogni regola, ogni diritto, ogni possibilità di intermediazione sindacale, destrutturando il vecchio concetto di lavoro organizzato, dentro una cornice di smaterializzazione che a volte trasforma persino il luogo fisico di lavoro in una app, e lo stesso salario in un’opzione variabile, soggetta alla resa del singolo e non più alla contrattazione collettiva delle prestazioni. Sono gli effetti di 25 anni di riforme, l’ultima delle quali, il Jobs Act, rappresenta il punto d’arrivo della precarizzazione del lavoro, la resa incondizionata alle logiche dell’economia on demand, suggellata dall’abolizione dell’articolo 18. E poco importa se crescono il Pil e l’occupazione, sottolinea il libro, quando dentro il conteggio dei nuovi occupati finiscono anche lavoretti di pochi mesi o poche ore.
Di Fazio, il decreto “Dignità” è legge. E’ un provvedimento che da’ le risposte che chiedono i lavoratori italiani?
“Personalmente sono favorevole, lo vedo come un primo passo necessario nella giusta direzione, con un riequilibrio verso il mondo dei lavoratori, dopo tanta deregulation lato impresa. Il lavoro a somministrazione, ad esempio era diventato un passe partout per sfruttare e legalizzare milioni di ragazzi. Il ritorno alla causale dopo 12 mesi è importante così come la riduzione del tetto da 36 a 24 mesi. Si poteva osare di più sull’articolo 18, che in questi anni è stato ingiustamente trasformato in uno spauracchio e che andrebbe invece reintrodotto, magari sotto altre forme, come strumento di tutela del lavoro. Invece penso che si debba fare attenzione sui voucher appena ripristinati monitorando affinché dall’agricoltura e dal turismo non vengano progressivamente estesi ad altri settori, provocando le storture del recente passato che hanno visto l’erogazione di decine di milioni di voucher applicati indistintamente a qualsiasi tipo di lavoro. Infine trovo positivo il tentativo di agganciare i finanziamenti ottenuti dalle aziende al periodo di permanenza in Italia. Forse è vero che non si possa eliminare lo sfruttamento per decreto, ma a questo punto era necessario dare un segnale e creare discontinuità. Bisogna sfatare il mito tardo-liberista che vorrebbe tradurre flessibilità e iniezione di risorse all’impresa automaticamente in posti di lavoro.
Il Jobs Act però sembrerebbe aver funzionato: l’Istat certifica come dalla sua introduzione nel febbraio 2015 a giugno 2018 siano stati creati 900 mila posti di lavoro in più, anche se per due terzi a termine.
“Guardando i dati soprattutto dell’anno scorso si vede che il 90% dei nuovi assunti è a tempo determinato con contratti di un mese o di pochi giorni. Il trend era questo: un netto peggioramento della qualità del lavoro a fronte di un aumento della quantità di nuovi assunti che però non possono e non devono giustificare il trionfalismo di marca renziana, che difatti è stato bocciato dalle urne. Non si può accettare un futuro legato a filo doppio a lavoretti che di lavoro non hanno più nulla perché spesso non sono nemmeno più agganciati a un’idea di salario vera e propria. I giovani lo sanno: oggi si viene pagati spesso nelle forme più bislacche, con rimborsi spese, cambi merce, persino like su Facebook in cambio in visibilità. Le parole definiscono la sostanza delle cose. Torniamo a chiamare le cose col loro nome: il salario deve essere un salario, il lavoro deve essere un lavoro, e non può essere definito tale quando copre l’arco di una giornata o di alcune ore. Il lavoro, quello vero, deve preludere ad un progetto anche di vita, a una garanzia di futuro così come viene stabilito a parole nella nostra Costituzione.
Lavoratori precari
Italian Job parla della qualità del lavoro, delle relazioni all’interno delle aziende, del venir meno del ruolo dei sindacati all’interno dei luoghi di lavoro. Ci si si rende conto che questa precarizzazione selvaggia ha investito non soltanto i settori tradizionali del lavoro meno qualificato ma anche professioni in tempo molto ambite come nel caso Ryanair o come i lavoratori della FCA. Marchionne, celebrato in questi giorni come il grande innovatore, il pontiere che ha saputo salvare la vecchia Fiat portandola a diventare una grande multinazionale a cavallo fra due mondi, ma a che prezzo?
“Intenzionalmente giustappongo i lavori più classicamente collegabili a bassi salari e sfruttamento e a fianco a loro parlo di lavori che ancora oggi nell’immaginario collettivo sono percepiti come privilegiati. Parlo dei piloti delle low cost perché anche se percepiscono stipendi ancora sopra la media nazionale vivono una situazione assolutamente paradossale, che prevede il conteggio della retribuzione soltanto a partire dal momento in cui sono in volo. Tutti i tempi che intercorrono prima, dall’esame del velivolo all’imbarco passeggeri, fino all’accensione dei motori non è retribuito. Una logica del cottimo che costringe al doping da prestazione, pericolosissimo per mestieri così delicati e carichi di responsabilità".
Recentemente, una statistica della London School of Economics ha certificato che il 60% dei piloti è stressato ed assume psicofarmaci per gestire la tensione. E’ normale?
"E’ proprio come se si fosse creata una massa indistinta di un nuovo sottoproletariato che vede categorie un tempo molto lontane fra di loro accomunate dagli stessi problemi. Come gli operai delle fabbriche “modello” che non avrebbero mai immaginato, quarant’anni fa una dimensione del lavoro aziendale senza contratto fisso, senza mutua, tredicesima, assistenza sanitaria. Un quadro di tutele che allora era frutto di una continua tensione verso la progressione nei diritti, ed oggi sembra inimmaginabile, complice il progressivo arretramento dei sindacati".
Nel libro parli anche delle professioni intellettuali: giornalisti, artisti, scrittori, professionisti dello spettacolo.
“Quello dei giornalisti è un problema serio, perché proprio i giornalisti che oggi dovrebbero essere considerati fondamentali guardiani dell’informazione contro le fake news in realtà vengono sviliti da retribuzioni risibili e da una prospettiva di stabilizzazione che rappresenta ormai un miraggio per migliaia di professionisti. La stessa dura battaglia per l’equo compenso portata avanti dal sindacato in questi anni si è ridotta al riconoscimento di soli 3000 euro all’anno. Idem per i lavoratori intermittenti del mondo dello spettacolo, molto meglio tutelati in altre nazioni europee, come in Francia, dove anche il tempo che trascorre tra un ingaggio e l’altro viene coperto da un sussidio statale".
La sinistra davanti al grande equivoco della globalizzazione e alle nuove forme di economia non ha saputo cogliere i rischi dietro le opportunità vere o presunte legate all’apertura dei mercati e alla flessibilizzazione? L’esempio emblematico nel libro è quello dei riders, definiti “collaborarori” dal datore di lavoro ma a tutti gli effetti dei dipendenti sottopagati a cottimo. Si riuscirà a portare ordine in questo settore?
“Bisogna che la politica inizi a superare questo equivoco, che l’ha vista consegnarsi in modo quasi messianico alle grandi aziende multinazionali della Gig Economy nella convinzione che il progresso e modernità non potessero che avere effetto positivo su economia ed occupazione. In realtà non c’è progresso possibile se manca un quadro regole. Spesso dietro la patina progressista si celano concetti di sfruttamento antichissimi. Tutto si basa sull’ algoritmo che è l’incarnazione del vecchio padrone che cinicamente pensava al suo profitto riducendo il prestatore d’opera a mero elemento di intercambiabile di un ingranaggio infernale. Una riedizione di Tempi moderni di Chaplin, in versione 2.0."
Perché in Germania Foodora ha accettato di equiparare i propri fattorini a lavoratori subordinati, mentre non lo ha mai fatto in Italia?
"Le aziende non parlano di “ dipendenti “ ma di “collaboratori”. Rimangono emblematiche le parole di Gianluca Cocco ad Foodora Italia, che qualche anno fa definiva i ciclofattorini come dei privilegiati perché fanno un lavoro all’aria aperta e guadagnano qualche soldo pedalando: oggi si capisce che era una grandissima mistificazione”.
Italian Job è una riflessione amara sul mondo del lavoro italiano, ma è anche un invito alla riflessione sul consumo consapevole. Cosa dovremmo fare ogni volta che clicchiamo il pulsante “acquista” sulle nostre app?
“Oggi siamo arrivati alla metafisica dei consumi. Ognuno di noi si è abituato a consumare in un modo sempre più frenetico e sempre più egoistico, alimentando un circolo vizioso che spinge sempre più verso il massimo dello standard di prestazione al prezzo inferiore, nel più breve tempo possibile. E’ una vera e propria rivoluzione della concezione dell’acquisto, specie da quando c’è Amazon : costa meno, viene recapitata in tempi record . Ma dietro tutto questo c’è lo sfruttamento dei lavoratori schiacciati dentro un sistema che massimizza il profitto al vertice e non lo redistribuisce alla base, desertificando tutto attorno a se. Noi ci accorgiamo come le nostre scelte si ripercuotono su noi stessi solo quando a nostra volta vestiamo i panni dei lavoratori. L’erosione dei nostri diritti inizia da lì: dalla pretesa di prestazioni standard innaturali come dalle aperture h 24 delle Gdo, da un biglietto aereo a prezzo stracciato come dalla pretesa di leggere un buon articolo senza pagare un centesimo per il lavoro che c’è dietro
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
COME AL SOLITO NON SI VUOLE ANDARE OLTRE,
MENTRE E' ORMAI URGENTE TROVARE IL CORAGGIO
DI LIBERALIZZARE IL LAVORO DA OGNI ONERE FISCALE
ED ATTENDERE CHE I RELATIVI PROVENTI GENERINO
I REALI INCREMENTI PATRIMONIALI DA COLPIRE!
.......
POICHE' LA COMBINAZIONE DI POLITICA
ED ECONOMIA IN ITALIA RISULTA ESSERE
FALLIMENTARE, NON BISOGNA POR TEMPO
IN MEZZO PER CESSARE SIMILI PATROCINI!!!
.......
QUEL GIORNO CESSERA' IL RISCHIO DI ESSERE,
SEMPRE PIU' DI PRIMA, IN BALIA DI PERSONALITA'
CHE NON POSSONO TUTELARE IL BENE COMUNE PER
INSUFFICIENZA DI CORRETTEZZA E DI PREPARAZIONE,
ENTRAMBE NECESSARIE PER CAPIRE IL VERO PROBLEMA
CHE ATTANAGLIA LA SOCIETA', ADEGUARNE LA SOLUZIONE
BASATA SULLA ONESTA' ED IL CORAGGIO PER RICONOSCERE
IL PESANTE AGGRAVIO DI SPESA PUBBLICA CHE SERVE SOLO A
DISTRARRE L'ATTENZIONE DALLA VERA RICCHEZZA PRIVATA!!!
.......
QUEL GIORNO ALMENO PER GLI UOMINI DI EDUCATA SENSIBILITA'
SARA' CHIARO CHE SIA GIUNTO IL MOMENTO DI PROMUOVERE
LA MODIFICA DEL SISTEMA FISCALE TRASFERENDO L'ONERE
RELATIVO DAL LAVORO ALLA RICCHEZZA PATRIMONIALE
RESIDENTE CON CONSEGUENTE INCENTIVAZIONE DI
ATTIVITA' PRODUTTIVE LIBERATE DELLA BECERA
IMPOSIZIONE FISCALE PREVENTIVA CHE INCIDE
SUL COSTO DI RISORSE, UMANE E MATERIALI !
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 10 Agosto 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate