Teatrino politico: Bart in tv

''Le tasse sono una cosa bellissima..."

Padoa Schioppa

''Le tasse sono una cosa bellissima, un modo civilissimo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili quali istruzione, sicurezza, ambiente e salute''. Lo ha detto il ministro del Tesoro Tommaso Padoa Schioppa intervistato durante la trasmissione tv 'In mezz'ora'. ''Ci puo' essere insoddisfazione sulla qualita' dei servizi che si ricevono in cambio - ha osservato ancora il ministro - ma non un' opposizione di principio sul fatto che le tasse esistono e che si debbano pagare''.

Dal quotidiano "Il Tempo" di Roma:

Un uno-due micidiale. Tommaso Padoa-Schioppa, svestendo i panni del ministro riservato e poco incline alle dichiarazioni, ha mostrato negli ultimi giorni un aspetto inedito, concedendo alla stampa frasi o battute ad effetto.
Prima la colorita uscita sui giovani italiani 'bamboccioni', oggi la riflessione sulle tasse "bellissime". In entrambe le circostanze, nemmeno a dirlo, una pioggia di critiche ha investito il titolare del ministero dell'Economia. "Dovremmo avere il coraggio di dire - ha spiegato Padoa-Schioppa intervistato questo pomeriggio da Lucia Annunziata - che le tasse sono una cosa bellissima.
E' un modo civilissimo di contribuire insieme al pagamento di beni indispensabili, come la sicurezza, la tutela dell'ambiente, l'insegnamento e insegnamento e anche le pensioni". Il ragionamento del ministro è più articolato, prende spunto dalla necessità di combattere l'evasione fiscale e immagina il rapporto fra il cittadino e l'erario come non conflittuale.
Poco comprensivi si mostrano, però, molti politici di entrambi gli schieramenti e leader del mondo sindacale.
 
Apre le danze il vicecoordinatore di FI Fabrizio Cicchitto. Le parole di Padoa-Schioppa, detta alle agenzie il vicecoordinatore di FI, sono rivelatrici "della cultura e della mentalità" di un governo che "vede nell'imposizione fiscale una sorta di misura salvifica rispetto al peccato commesso da chi guadagna con il suo lavoro o la sua impresa".
Peggio, aggiunge Cicchitto, sono il segno di "una visione penitenziale e punitiva della vita che si combina con il paternalismo altezzoso e arrogante di chi ha appellato i giovani come dei 'bamboccioni'".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Altrettanto duro Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, che per censurare il ministro dell'Economia sceglie la strada dei sondaggi: "Padoa-Schioppa sta facendo le scarpe a Prodi nella classifica dell'impopolarità. Dopo aver rovesciato una gragnuola di tasse sugli italiani definisce 'bellissime' le sue imposte.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dove vuole arrivare?". Maurizio Gasparri (An), preferisce invece criticare in un sol colpo le ultime due uscite del ministro: "Padoa-Schioppa - dice - è il meno adatto a fare l'elogio delle tasse, che vanno pagate se sono eque. Tps è proprio un 'rim....bamboccione' da chiudere in casa".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ragionamenti simili arrivano dal portavoce dell'Udc Francesco Pionati: "Le tasse sono belle se sono eque. Quelle di Prodi, Visco e Padoa-Schioppa sono terrificanti perché ingiuste".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma Padoa-Schioppa è vittima anche di 'fuoco amico'. Mauro Fabris, Udeur, prima lo definisce "un grande tecnico", poi però gli offre un consiglio: "E' meglio che continui a fare il mestiere che conosce meglio, lasci le battute ad altri".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ancora più tagliente Marco Rizzo (Pdci): "E' giusto pagare le tasse, allora le faccia anche pagare ai suoi amici banchieri".
Infine il sindacato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il segretario Uil Luigi Angeletti, ascoltate le parole del ministro dell'Economia, mostra di non apprezzare: pagare le tasse, dice, "questa cosa bellissima e civilissima, oggi è a carico prevalentemente dei lavoratori dipendenti. Il Ministro dell'Economia, invece di fare questo inno alla gioia, dovrebbe preoccuparsi di far pagare le tasse agli evasori e di ridurle ai lavoratori dipendenti".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Le considerazioni di Hominibus sui protagonisti sopra citati:
 
Ministro del Tesoro, Tommaso Padoa Schioppa
La sua definizione delle tasse denuncia il rapporto privilegiato di chi ha potuto contrattare con il datore di lavoro (Banca d'Italia, Consob, Comunità europea, Pubblica amministrazione italiana, ecc.) una retribuzione commisurabile al suo ruolo, sempre al netto da ritenute fiscali nella forma di cunei fiscali letali a carico dei cittadini amministrati, che gli hanno consentito di incrementare un patrimonio personale indebitamente beneficiato da un trattamento fiscale benevolo, di cui é responsabile, oggi, personalmente e disonorevolmente, insieme al suo capo, Fred.
 
On.le deputato di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto
La sua reazione é inammissibile se si guarda al suo passato politico, impegnato per molto tempo nelle file della sinistra, perché in tanti anni non é riuscito a concepire e dare il doveroso contributo alla impostazione di un prelievo fiscale che assicurasse l'equità nei confronti degli strati più deboli della popolazione, non in nome di una finta solidarietà, ma di un doveroso rispetto delle normali e oneste regole contabili per realizzare una giusta ripartizione delle spese comuni tra tutti i cittadini.
 
On.le deputato di Forza Italia, Paolo Bonaiuti
La sua reazione é in linea con il suo ruolo di aiuto-impresario della sceneggiata italiana, perché non si preoccupa del significato politico di simili battute, avendo maggiormente a cuore la registrazione della maggiore o minore esposizione dei protagonisti del teatrino poltico italiano, sottolineando con gusto ed interesse strettamente personale il sorpasso di Bart su Fred nella impopolarità popolare.
 
On.le deputato di Alleanza nazionale, Maurizio Gasparri
Una vita spesa nella politica di destra, intrisa di nazionalismo, patriottismo, giovanilismo, difesa delle radici, della sicurezza, culto del potere e della forza, ecc., non gli hanno lasciato il tempo di guardare il prossimo ed accorgersi che alla base organizzativa di una società civile bisogna porre delle regole di prelievo fiscale che impediscano di commentare le stupidaggini di Bart con altre stupidaggini.
 
Senatore di Forza Italia, Francesco Pionati
Il novello senatore si é acclimatato rapidamente, passando da un lato all'altro del microfono nelle interviste, definendo 'terrificanti' imposte che sono state solo lievemente modificate, anche in modo contrastante, e sicuramente sarebbe molto imbarazzante per lui spiegare con un minimo di logica economica e tributaria i motivi di simile devastante dichiarazione nel suo ruolo di membro delle VI Commissione permanente Finanze e Tesoro.
 
On.le deputato di Popolari-Udeur, Mauro Fabris
Ad un componente di una formazione politica che si fregia della qualifica di 'popolare' é d'obbligo chiedere quanto si affannano per assicurare al cittadino 'popolare' il riconoscimento del diritto ad una decente partecipazione alla vita civile, economica e sociale, che può essere assicurata innanzitutto da una contribuzione fiscale proporzionale alla effettiva capacità contributiva.
 
Europarlamentare per i Comunisti italiani, Marco Rizzo
Rizzo dimostra di conoscere le magagne del sistema fiscale vigente, giocando ai quattro o, sarebbe meglio dire, agli innumerevoli cantoni fiscali, tutti assegnati ai cittadini benestanti, compresi i politici che ne costituiscono numerosa parte, e, malgrado esponente di spicco della sinistra radicale, non trova motivo di fare il 'mea culpa' per lo sfascio a cui contribusce, permettendo lo scambio di riconoscimenti compensativi tra cunei fiscali e pensioni supertutelate da contribuzione pubblica, che sono motivo di insostenibile aumento del costo della vita per i cittadini più poveri.
 
Segretario generale della Uil, Luigi Angeletti
Infine, Angeletti farebbe bene a portare il suo contributo nelle trattative delle fiere paesane perché dimostra di non sapere articolare neppure proposte connesse strettamente al mondo del lavoro, non  comprendendo che scambiare l'applicazione di imposte nella forma di cunei fiscali, che danno l'impressione al lavoratore di essere sollevato dal pagare le giuste tasse e al datore di lavoro, in cambio, di scippare al governo sostanziosi contributi, non evita al lavoratore, alla fine della fiera, di pagare veramente il 'pizzo'  dell'accordo governanti-imprenditori tramite il conseguente aumento dei prezzi al consumo.
 
Hominibus
Movimento di opinione per l'affermazione della democrazia fiscale
 
La nostra convinzione:
"Solo un sistema fiscale basato sulla tassazione della ricchezza reale
può rendere morale ed equamente impegnativo il suo esercizio
e costituire il vero fondamento di una società moderna e pacificata
in cui
il povero accetta con maggiore serenità il suo stato,
perché sa che vivere da ricco comporta una grande sollecitudine
ed il ricco non ha paura di impoverire,
perché sa che potrà apprezzare il piacere del vivere semplice ed il valore delle piccole cose!
"
 

 

La nostra aspirazione:

Un fisco onesto, efficace, efficiente, equamente partecipativo,

in una società semplice, liberale, laboriosa, ma fiscalmente mercantile,

capace di ridurre la solidarietà perché ne rimuove la principale causa…

cioè l’ipocrisia del potere, spesso sotto le vesti di premuroso patrocinio !