La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 494 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
"Non è un problema di braccio di ferro ma del lavoro in italia". Il governo si scontra con l'Inps sui dati della perdita di occupazione in seguito alle modifiche introdotte dal "decreto dignità". Fumo negli occhi? "Il decreto voluto da Di Maio riguarda la riduzione del precariato, misure minime ma è un'importante inversione di tendenza". Per capire meglio, dice Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del lavoro presso "La Sapienza" di Roma - in questi giorni in libreria con il saggio Il lavoro nel 21 secolo (Einaudi) -, "bisogna dare uno sguardo alla Germania dove l'economia è simile alla nostra ma in numeri sono molto diversi".
Ci faccia capire.
"Il primo dato che ci interessa è quello sulla disoccupazione: noi l'11 per cento, loro il 3,8. Perché? Semplice, c'è disparità nella metodologia utilizzata per gestire l'economia. Diciamo che nella sostanza la disoccupazione dipende da due fattori. Da una parte la globalizzazione che fa sì che si comprino prodotti di consumo provenienti da zone del mondo dove i costi di produzione sono bassissimi e poi c'è l'evoluzione delle imprese e l'innovazione tecnologica. Invece di fare come la Germania, dove il tessuto produttivo si è evoluto, l’Italia da decenni insegue il miraggio della flessibilità che ha portato in vent'anni a un misero +1 per cento. Legge Biagi, interventi sull’Irap, cancellazione dell'articolo 18, per citare alcune misure, e oggi abbiamo l'occupazione al 62 per cento mentre in Germania vola al 79. Da noi dopo tre anni dalla laurea solo il 54 per cento ha trovato lavoro, in Germania siamo al 93".
Dati eloquenti, certo. Come giudica a questo fine le misure introdotte dal governo?
"Sono misure contro la precarizzazione del lavoro non a favore della crescita economica. E' chiaro che se il milione di lavoratori in più che possiamo registrare è fatto solo di lavoratori precari c'è un problema. Come è chiaro che se si può assumere all'infinito con un contratto precario la stabilizzazione non arriverà mai. Quindi il decreto porta da 5 a 4 volte il rinnovo ed è già qualcosa. Però sono due i fattori che possono portare al miglioramento".
Quali?
"In primis la riduzione drastica dell’orario di lavoro. Noi lavoriamo in media 400 ore in più dei tedeschi e loro producono molto di più di noi. Dipende dal datore di lavoro e dalla poca innovazione anche culturale e dei mezzi di produzione. Ridurre l’orario di lavoro del 20 per cento potrebbe eliminare almeno in parte le ingiustizie".
Il Jobs act secondo lei va cambiato ancora?
"Certo e sotto molti aspetti. La storia dei diritti dei lavoratori in Italia è una parabola discendente. Dal culmine raggiunto con lo Statuto dei lavoratori si è andati mano mano perdendo diritti. Fino al culmine contrario che è il Jobs Act che precarizza il lavoro. Il bello è che lo ha fatto un governo che si diceva di sinistra".
Lei scrisse un libro "Lavorare gratis lavorare tutti", con il quale teorizzava un nuovo metodo per ridurre la disoccupazione. Fece scalpore.
"Per dare un lavoro ai disoccupati basterebbe ridurre di poco l’orario di lavoro degli occupati. Ma questo non avverrà, per cui l’unica cosa che i disoccupati possono fare è scompaginare la situazione, offrendo gratuitamente la propria opera finché non ci sarà una redistribuzione dei carichi di lavoro. Mentre gli operai fanno sciopero, per esempio, i disoccupati possono lavorare... l'obiettivo è ridurre di almeno 400 ore (sulle circa 1800 odierne) l'orario di lavoro annuale creando così nuovi posti di lavoro. Questo superlavoro del resto è una concezione dei paesi cattolici, mentre quelli protestanti incoraggiano il rispetto dell'orario e il tempo libero. I lavoratori tedeschi fanno meno ore e producono di più degli italiani".
Fu un cavallo di battaglia di Bertinotti, ma nessuno gli andò dietro.
"Non so perché non si sia mai perseguita questa strada, quest'idea non è riuscita a penetrare nel tessuto culturale. sarà tempo di rivedere il lavoro in Italia anche sotto questo aspetto? Guardiamo a Germania e Francia e ai loro risultati economici. I lavoratori tedeschi sono riusciti anche a entrare con i loro rappresentanti nei Cda, così nessuno gli può raccontare balle sull'andamento aziendale. Perché non copiamo da loro?".
Tornando all'Inps, il presidente Boeri ha detto che i lavoratori immigrati in Italia pagano le nostre pensioni. Il ministro dell'Interno Salvini non l'ha presa bene.
"Salvini è in una fase prefascista, fa il suo mestiere alimenta la paura degli immigrati, bloccando le navi in alto mare, si lancia addirittura sui vaccini, salvo poi tornare indietro perché fa danni, e poi armi e legittima difesa... Boeri non è un pagliaccio è un economista stimato a livello internazionale. Anche Renzi a un certo punto ha cercato di mollarlo non riuscendoci. I giovani immigrati che lavorano, c’è poco da fare, mantengono in equilibrio i conti". I giovani italiani che emigrano per restare hanno bisogno di proposte che non ci sono. Salvini invece di spararle lavori su questo. Io sono stato giovane emigrato e conosco bene i sacrifici e la sofferenza...".
Salvini dice che gli immigrati fanno "la pacchia".
"Altro che pacchia: queste persone sopportano torture, galera, stupri e rischiano la vita nel Mediterraneo non certo per fare la pacchia o una vacanza. Salvini fa come faceva il fascismo: crea la paura poi si propone come antidoto".
La preghiera di Hominibus, per auspicare il giorno vero:
QUEL GIORNO ALMENO PER I SOCIOLOGI DI GRANDE SENSIBILITA'
SARA' CHIARO CHE SIA GIUNTO IL MOMENTO DI PROMUOVERE
LA MODIFICA DEL SISTEMA FISCALE TRASFERENDO L'ONERE
RELATIVO DAL LAVORO ALLA RICCHEZZA PATRIMONIALE
RESIDENTE CON CONSEGUENTE INCENTIVAZIONE DI
ATTIVITA' PRODUTTIVE LIBERATE DELLA BECERA
IMPOSIZIONE FISCALE PREVENTIVA CHE INCIDE
SUL COSTO DI RISORSE, UMANE E MATERIALI !
Insomma, l'appello di Hominibus a Tutti gli Uomini di buona volontà
consiglia di stornare l'attenzione dagli elementi esteriori della vita insieme
e fare una profonda riflessione sul progetto di riforma della organizzazione
politica, sociale ed economica che propone di riportare l'amministrazione di
Enti territoriali come Comuni, Province, Regioni, Stati e Federazioni di Stati
al livello di comuni Condominii, da amministrare come tali, che metterebbe in
primo piano solo elementi patrimoniali, azzerando la solita mediazione perché...
I Politici sono il kernel di Malavita,
insistendo ancora in arroccamenti che
seminano dolore e morte nel mondo.
Stando così le cose anche nel Terzo Millennio, con i grandi mezzi di comunicazione
che si sprecano solamente in impieghi di infimo profilo a causa della minaccia per tutte le
attività di mediazione ed interpretazione di bisogni ed aspettative, ormai possibili da soddisfare
con la doverosa onestà che favorisca la partecipazione diretta nella interrogazione e discussione dei
dispositivi di legge, non è più ammissibile la frequente complicazione nella formazione dei nuovi governi
che potrebbe essere resa semplicissima con la eliminazione della solita soporifera intermediazione dei partiti,
PERMETTENDO, COSI', L'IMMEDIATA COSTITUZIONE DEI POTERI CON I NOMINATIVI PIU' VOTATI !!!
Un migliaio dei primi in classifica per riempire le Camere e un centinaio dei primi di questi per il Governo,
archiviando, definitivamente, il ricorso a formazioni intermedie nella interpretazione di civili aspettative.
Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo NON HA determinato un netto spartiacque nella consueta
gestione indecente della Cosa Pubblica, prevedibile anche con l'accozzaglia di personalità vecchie e nuove,
sì, ma ancora molto lontane dall'intuizione della corretta soluzione per il Bene Comune, che consiste
nella riforma improcrastinabile del delinquenziale sistema di partecipazione alle spese comuni !
Così è necessario intervenire "EDUCANDO IL POPOLO ED ELIMINANDO I POLITICI":
Ipotizzando la scomparsa dei partiti politici che, storicamente, sono stati la causa prima di
grave ritardo nella evoluzione del genere umano, si sarebbe certi di non dovere subire
la mediazione di terzi, ma aspirare alla affermazione dei personali convincimenti,
restringendo, così, la libertà nell'interpretazione delle deleghe troppo generiche.
Premessa la certezza di poter fare a meno dei soliti Politici, sia vecchi sia nuovi,
occupatori di Stato, ma che sarebbero ormai da calciare per la pretesa di non
cambiare la formula dell'amministrazione di uno Stato nel 3° Millennio
mediante il riconoscimento delle forze equilibratrici spontanee,
che richiedono la eliminazione dei tradizionali apparati,
permettendo la partecipazione diretta del Cittadino,
facile da realizzare con l'impiego delle nuove tecnologie,
il migliore consiglio da dare, non solo alla nostra cara Italia,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le "minchiatelle"
politico-amministrative, complicando il processo di rapporti privati,
nazionali, internazionali, da parte di politici intrallazzatori, prepotenti o
incapaci, che cavano vantaggi giustificati solo dalla libertà concessa dagli
ordinamenti molto diffusi per continuare a far resistere una classe sociale che
vive grazie alla immaturità dei Popoli sottoposti, manipolati con regimi fiscali da
abrogare urgentemente con il declassamento dello Stato ad elementare Condominio
con i Cittadini del Mondo che sapranno associarsi in entità territoriali, solo dopo previa
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle conseguenti
regole amministrative di tipo condominiale e facendo riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto pesanti e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che finalmente sparisca lo storico ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 22 Luglio 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate