Via i migranti e voce grossa con l'Ue: e nei sondaggi la Lega ora supera il M5S !!!

E alla fine sorpasso è stato. Lo fa notare sulla sua pagina Facebook Enrico Mentana, direttore del Tg La7, mostrando in anteprima il sondaggio commissionato dal suo telegiornale ad Swg. La società di statistica dà l'orientamento di voto degli italiani a favore della Lega di Salvini: con il 29,2%, due decimi di punto davanti al MoVimento 5 Stelle. Che come tendenza va a perdere due punti di gradimento. Gli altri partiti: il Pd sale di un'inezia, dal 18,4% al 18,8, cresce fino al 9,2% Forza Italia e così Fratelli d'Italia che si attesta al 4,1%. Piccoli spostamenti che confermano qualcosa di molto solido: la popolarità di Salvini e del Carroccio, e la difficoltà ad arginare gli eccessi nazionalistici dell'attuale vicepremier e ministro dell'Interno. A dirla in poche parole: la posizione intransigente presa contro le Ong e i migranti ha avuto grande successo. Intercetta una rabbia antica, diventata attuale in anni di paura della povertà e di grande incertezza, e batte su un nervo scoperto dell'intera Unione europea.

"Aiutiamoli a casa loro" per salire nel gradimento a casa nostra

In diversi hanno criticato il sostanziale silenzio dei partner di governo di Salvini, ovvero il ministro Di Maio (e capo politico pentastellato) e del premier Giuseppe Conte di fronte alle sparate del capo del Carroccio. Ma quel silenzio significa una sola cosa: sia Conte che Di Maio, sulla questione migranti, sono d'accordo con Matteo Salvini. D'altra parte, le bordate dello stesso Beppe Grillo in tempi non sospetti, sull'eccessiva apertura dell'Italia alle navi di disperati e di migranti economici sono nella memoria di tutti coloro che hanno seguito l'affermazione del MoVimento creato dallo stesso Grillo con il defunto Gianroberto Casaleggio. E mentre il premier Conte si appresta a incontrare la cancelliera tedesca Merkel per parlare, tra gli altri temi, soprattutto delle regole da rivedere a proposito di accoglienza e integrazione, il vero vincitore di questa strana fase di campagna elettorale permanente è Matteo Salvini.

Era già evidente

L'ultimo dato Swg non fa che confermare quel che già si sapeva: già due giorni fa il sondaggio Ipsos commissionato dal Corriere della Sera non lasciava dubbi. L'immagine autoritaria, intransigente, dell'Italia che blinda se stessa e semina scompiglio tra i partner europei piace moltissimo. Per l'esattezza, perfino ad un elettore su tre del Pd, mentre il pugno duro di Salvini incontrava il gradimento del 93% degli elettori leghisti, dell'89% di quelli vicini al resto del centrodestra e dell'86% dei votanti ex grillini. Un plebiscito. Che rende Salvini (elogiato da leader del cosiddetto blocco di Visengrad, cioè l'insieme dei Paesi ribelli ai diktat Ue, tra questi ci sono l'Ungheria di Orban e la Polonia) ancora più forte e temibile. E se nell'immediato rafforza anche il premier Conte (che mantiene quella severità di posizioni, ma in modo più elegante, e col plauso di un certo Donald Trump) in proiezione rischia di sbriciolare il M5S. Già diviso al suo interno fra una componente di centrodestra vicina a Di Maio, e i dissenzienti più vicini alla sinistra, di cui è esponente il presidente della Camera, Roberto Fico. Mentre lo "scandalo stadio" che è piovuto addosso al MoVimento e alla sindaca Raggi può avere l'effetto di indebolire ancora di più i Cinque Stelle, lasciando intatti la solidità e il gradimento della Lega. I cui leader ed elettori non hanno mai fatto di Onestà! Onestà! il loro cavallo di battaglia. E' un elettorato ideologico, non legato a valori di rottura con la vecchia partitocrazia, e abituato a vedere i propri capi plurinquisiti e processati.

18 giugno 2018