TEATRINO POLITICO
Campionatura del confronto tra gli allevatori nostrani di polli
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Mills condannato a 4 anni e 6 mesi
«Corrotto per tacere o dire il falso»

La difesa: sentenza priva di logica. Di Pietro: «Berlusconi
dovrebbe dimettersi». Cicchitto: «Uso politico della giustizia»

MILANO (17 febbraio) -  L'avvocato inglese David Mills è stato condannato a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari. Condannato anche a risarcire 250 mila euro alla parte civile Presidenza del Consiglio. I giudici della decima sezione del Tribunale di Milano hanno inoltre disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché valuti la testimonianza di Benjamin Marrache, uno dei testimoni nel processo.

Il pm Fabio De Pasquale aveva chiesto per il legale inglese una condanna a quattro anni e otto mesi, sostenendo che Mills fosse «a libro paga» degli uomini Fininvest. Per il presidente del Consiglio il processo è sospeso in attesa che la Consulta decida sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano.

L'accusa: Mills corrotto da Berlusconi. Il processo riguarda 600 mila dollari che sarebbero stati versati, attraverso il manager Fininvest Carlo Bernasconi, da Silvio Berlusconi perché Mills fosse testimone reticente nei processi alla Guardia di Finanza e All Iberian. Un presunto versamento che risale al 2 febbraio del '98, ma che, secondo De Pasquale, è entrato «nella disponibilità» del legale inglese il 29 febbraio 2000. Dunque il reato, per la pubblica accusa, sarebbe stato commesso poco più di due anni dopo. Un reato, di conseguenza, che dovrebbe cadere in prescrizione nel 2010.

Di Pietro: se corrompi in Italia fai il premier. «In un Paese normale il presidente del Consiglio avrebbe già rassegnato le sue dimissioni» commenta Antonio Di Pietro, perché Mills «fu corrotto con almeno 600 mila dollari da Silvio Berlusconi per testimoniare il falso in due processi. Se Mills è stato condannato in quanto "corrotto" - sostiene il leader dell'Idv - significa che abbiamo un corrotto, ma anche un corruttore. Ma si sa come vanno le cose in Italia rispetto agli altri paesi occidentali: in America, Obama ha mandato via i ministri che avevano avuto problemi con il fisco; in Italia, se corrompi un testimone, vai a fare il Presidente del Consiglio. Berlusconi, oggi, non è stato processato perché, per evitare il processo, si è fatto fare il Lodo Alfano. Contro questa degenerazione dello stato di diritto l'Italia dei valori è scesa in piazza raccogliendo un milione di firme per il referendum abrogativo di questa legge immorale e incostituzionale. In uno Stato di diritto Berlusconi dovrebbe dimettersi, dopo che è stato dimostrato con una sentenza che è un corruttore di testimoni. In Italia, invece, pretende di fare il presidente del Consiglio e imbavagliare l'informazione, mandare in galera i giornalisti e chiudere la bocca alla libera informazione e, soprattutto, impedire ai magistrati di fare il loro dovere».

Idv: Berlusconi riferisca in Parlamento. L'Idv chiede che Berlusconi riferisca in Parlamento «su questa situazione paradossale».

Pdci: Berlusconi si dimetta. Il Pdci invece invoca le dimissioni del presidente del Consiglio:  «Berlusconi dovrebbe fare le valige», dice Alessandro Pignatiello, coordinatore dell'ufficio di segreteria del partito. «Mills - spiega - non è stato condannato per aver rubato caramelle a qualche sconosciuto ma per essersi fatto corrompere da un corruttore. E perchè il corrotto viene condannato e il corruttore no? Questo è lo scomodo e amaro interrogativo che, in Italia, dopo il Lodo Alfano, resterà purtroppo senza risposta alcuna. Della serie: la giustizia non è uguale per tutti...».
 
Cicchitto: la battaglia garantista continua. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, punta il dito contro «l'uso politico della giustizia». E spiega: «Certamente, come ha rilevato la difesa,  Mills ha pagato a duro prezzo di essere stato associato a suo tempo nel processo con Berlusconi». Comunque, garantisce Cicchitto, «per parte nostra continueremo nella battaglia politica garantista».
 
L'opinione di Hominibus
 
A verifica della fondatezza dell'accusa,
con le adeguate guarentigie per il testimone,
in cambio di reggenze e primarie della opposizione:
 
Se uno scampolo di potere é rimasto al popolo,
si avvii una colletta per raccogliere la somma necessaria
per ricorrompere il presunto corruttibile, perché, se é come ipotizzato,
basta trovare l'accordo sulla cifra ed affrontare il nemico con le sue stesse armi,
inforcando il licaone alfa e disperdendo il branco di licaoni al seguito,
che oggi  sono acquartierati nei piani alti delle istituzioni,
dove scimmiottano il verso di rigorosi custodi.
 
21 febbraio 2009
 
Hominibus
Movimento di opinione per l'affermazione della democrazia reale
a difesa del 70/80% della popolazione mondiale, vittima inconsapevole di legislatori e governanti infedeli