La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 429 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
Cresce il nervosismo a Parigi, una vittoria dei populisti italiani potrebbe travolgere anche Macron.
Il presidente francese guarda con terrore alla escalation di demagogia in Italia !!!
Emmanuel Macron
Il carosello di promesse della campagna elettorale italiana non poteva passare inosservato in Europa. Anche perché il costo delle misure cresce di giorno in giorno. Per il momento i mercati finanziari restano tranquilli con lo spread Btp-Bund che rimane attorno ai 140 punti ma da Bruxelles sono già arrivati i primi segnali d'allarme. Il Commissario Ue degli Affari Economici, il francese Pierre Moscovici, ha parlato di “rischi” legati al voto italiano e ha espressamente bocciato l’idea del M5s di voler superare il tetto del 3% nel rapporto deficit/pil. Un certo grado di agitazione viene segnalato anche a Parigi da parte del presidente Emmanuel Macron che teme complicazioni per i suoi piani politici.
Le parole di Moscovici sono state accolte negativamente da una parte delle forze politiche nostrane. Il leader della Lega, Matteo Salvini, le ha definite “una inaccettabile intrusione”, per Raffaele Fitto (di Noi con l’Italia, la quarta gamba del centrodestra) sono “fuori luogo” mentre la numero uno di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha invitato l’Europa “a farsi i fatti suoi”. Il candidato premier del M5s Luigi Di Maio ha invece proposto “un confronto pubblico con Moscovici”.
Reazioni che certamente non sono piaciute a Macron che vede nei populisti italiani una minaccia anche per il suo Paese. Una loro vittoria alle elezioni del 4 marzo metterebbe a repentaglio la tenuta dei conti pubblici e di conseguenza riaccenderebbe le tensioni sui mercati finanziari. Le lancette della storia tornerebbero al drammatico autunno del 2011 quando a finire sotto pressione fu non solo l’Italia ma la stessa Francia. In tanti all'epoca dissero che in caso di crack italiano il bersaglio successivo della speculazione internazionale sarebbe stato proprio Parigi.
Per capire perché i francesi temono un contagio è utile guardare ai loro dati economici che non sono per niente brillanti. La crescita economica continua a non decollare (0,6% su base trimestrale), il deficit di bilancio rimane sopra il 3% e il rapporto debito pil seppur inferiore a quello italiano è comunque elevato e vicino al 100%. Non bene neanche la disoccupazione al 9,7%.
Per rilanciare la Francia Macron sta puntando tutto sulla politica internazionale. Nuovo asse prioritario con la Germania e rinnovato protagonismo nelle aree più calde del pianeta. Una prova è la missione del Sahel dove è stata coinvolta anche l’Italia che manderà un contingente militare in Niger. L’attivismo politico ha però il fiato corto senza il supporto di una economia in ripresa. Macron ha bisogno di una Europa stabile senza fibrillazioni finanziarie, cosa altamente improbabile se a Roma dovessero vincere i populisti.
L'opinione insistente di Hominibus
Provvedimenti ipotizzati in Italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve a favorire la libera circolazione della
ricchezza finanziaria mondiale, annullando
il forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma, 18 Gennaio 2018
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate