La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 424 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)

Zampone, tacchini ripieni, quarta e quinta gamba: le tante forme della destra millepiedi che i sondaggi danno per vincente !!! 

Nella quarta gamba "Noi per l'Italia"ci sono almeno sette leader, da Fitto a Saverio Romano passando per Maurizio Lupi. Quagliariello si sfila, "questione di identità" dice. Ma potrebbe approdare alla "quinta gamba", lo scudocrociato che ritorna.

[Il retroscena] Zampone, tacchini ripieni, quarta e quinta gamba: le tante forme della destra millepiedi che i sondaggi danno per vincente 

La suggestione natalizia fa pensare a zamponi con contorno di lenticchie. O anche tacchini ripieni con sei-sette ingredienti diversi, da Enrico Costa a Enrico Zanetti (per restare ai nomi di due ex membri del governo Renzi e poi Gentiloni.  Più sobriamente c'è chi le chiama "la quarta e la quinta gamba". Graziosa anche l'altra immagine: "destra millepiedi". Il tutto mentre chi si sente già leader incaricato, cioè Matteo Salvini, osserva la scena e dice: "Io con i poltronari e reduci non ci vado. Se li carichi pure Silvio, se vuole e se ha posto".

Mentre Gianni Letta e Niccolò Ghedini, sempre più i segretari operativi di Forza Italia ma anche della coalizione di centrodestra, faticano sette camicie per tenere a bada e smistare le richieste di casting per avere un posto in lista il più sicuro possibile e anche le rimostranze degli uscenti che mal sopporterebbero l'umiliazione di essere scartati in nome e per conto della cosiddetta "società civile", il caos regna sovrano nelle cronache dal centro destra.  

Le tre gambe principali 

Qualche sera fa, in uno studio televisivo, Matteo Salvini si è trovato faccia a faccia nel camerino con Enrico Zanetti, ex viceministro all'Economia nel governo Renzi e oggi una delle "unghie" dello zampone che appena una settimana fa ha preso il nome di "Noi con l'Italia". "E tu che fai?" ha chiesto il segretario della Lega. E Zanetti, mesto: "Io sarei nella quarta gamba...".

Si fa presto a dire "la coalizione del centrodestra". L'affermazione merita seri approfondimenti. Di sicuro - si fa per dire - c'è la prima gamba, la Lega di Salvini che ha appena presentato il nuovo simbolo, senza "nord" e con la dicitura "Salvini premier", e il cui leader non ha dubbi nell'affermare "sarò io il più votato del centrodestra, a me il Presidente Mattarella dovrà dare l'incarico di formare il nuovo governo...". C'è Forza Italia, che oscilla uno-due punti di percentuale in più rispetto agli ex padani ma che non ha ancora deciso chi dovrebbe, in caso di vittoria, essere il candidato premier, il nome da portare a Mattarella nelle audizioni allo Studio della Vetrata. C'è Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia che sono fissi inforno al 5 per cento. Un'ottima tenuta considerando che le destre extraparlamentari, specie Casa Pound, stanno rosicchiando consenso grazie ai pacchi spesa elargiti nei quartieri più poveri. Fino a qui è tutto abbastanza chiaro, compreso il fatto che i tre soggetti hanno in comune quanto il diavolo e l'acqua santa. Ma hanno contratto un patto col diavolo e dunque tirano avanti 

Com'è che la "quarta gamba" divenne uno zampone 

C'è un dettaglio in questa legge elettorale che spiega molte cose: le coalizioni sono fasulle perché non c'è obbligo di sottoscrivere un programma e perché non c'è un candidato premier da indicare per tempo. Ognuno prende i voti che può e peserà per quelli che ha preso, senza premi e correzioni. Ma per dare un aiutino ed evitare eccessi di frammentazione, la legge prevede una correzione maggioritaria in un terzo dei collegi dove ci sarà lo scontro diretto. Saranno, questi, i posti più a rischio. Mentre nei 2/3 del proporzionale saranno sicuramente eletti mediamente i primi 2-3 di ogni listino. Non solo: il Rosatellum prevede anche l'ingresso in Parlamento della lista che supera il 3 per cento a livello nazionale. Chi arriva al 2,9 darà tutti i suoi voti alla lista di riferimento. 

Fatta questa doverosa premessa, si capisce perché Berlusconi incentivi la nascita di liste minori federate con Forza Italia: in cambio di migliaia di voti, può ben riservare qualche posto in lista ai più meritevoli tra questi portatori d'acqua. Per lo stesso motivo, Salvini invece non ne vuole sapere e da giorni ripete: "I poltronari se li carichi Silvio". E pazienza se la "quarta gamba" che conteneva in sè un senso di eleganza, sia diventata tra Natale Capodanno, un grasso e grosso "zampone". 

Sette leader per un nuovo partito "Noi con l'Italia"

A dare corpo e sostanza allo "zampone"ci sono cinque ex di Forza Italia: Enrico Costa, ex Forza Italia che da ministro Ncd del governo Renzi e  Gentiloni ha lasciato quest'anno la maggioranza e ha di recente aderito al gruppo Ala per la costituente liberale ; Raffaele Fitto, anche lui ex Forza Italia, anzi, uno dei prediletti del Cavaliere che però ha abbandonato nel 2014 per fondare "Direzione Italia"; Maurizio Lupi, ex di Forza Italia, scissionista da Berlusconi con Alfano ministro del governo Letta e Renzi, e ora di nuovo scissionista da Alfano, offre se stesso e un pezzo di Ap, Alleanza Popolare ,per fondare un suo partito che ha la sede, forse non a caso, a due passi da piazza del Gesù dove regnava la vecchia Dc. Il quinto ex azzurro è Gaetano Quagliariello,ex radicale, un laico che dopo l'esperienza da ministro alle Riforme con il governo Letta, se n'era andato con Ncd che poi ha lasciato per fondare Idea e tornare a casa in area Forza Italia. Il sesto leader dello zampone è Saverio Romano,ex ministro dell'Agricoltura con Berlusconi fino al 2011  e pezzo forte dell'Udc cuffariana in Sicilia, ha dato vita qualche mese fa al gruppo "Popolari ed autonomisti" dove è richiesta anche la collaborazione di Raffaele Lombardo, il fondatore dell'Mpa in Sicilia, tornato a fare politica nonostante la condanna a due anni le voto di scambio. E poi Flavio Tosi, l'ex sindaco di Verona che ha osato attaccare la Lega in questi due anni e adesso guida un gruppo di tre persone (Fare). Infine Enrico Zanetti, che da montiano ha accettato le lusinghe di un governo di destra e vincente in tutti i sondaggi. 

Tutti personaggi in cerca d'autore che accettano il ruolo di portatori d'acqua pur di avere un seggio sicuro. Da osservare però, che ciascuno di loro nel rispettivo territorio anche per un pugno di voti potrebbe fare la differenza tra Berlusconi e Salvini. Si capisce perché il segretario del Carroccio li attacca frontalmente e li bolla come "poltronari", "riciclati" e "reduci". Quasi odio e disprezzo allo stato puro. Come si fa a restare in una coalizione del genere?

Nelle ultime ore Quagliariello ha già fatto un passo indietro. La scusa è che lui vuole mantenere la propria identità con Idea, "una federazione  si, un nuovo gruppo politico no" ha detto. La verità è che uno come lui, con la sua storia, non può accettare un giorno si e l'altro pure le offese di Salvini. 

Dallo zampone si è staccata la quinta gamba

Si vede che lo "zampone" stava diventando eccessivamente grosso. Così, anche per chiarezza, un pezzo dell' orbita berlusconiana si è organizzata e si è staccata. Giocando tutto, o molto, sull'identità democristiana e lo scudocrociato con la scritta Libertas nel simbolo. Lorenzo Cesa, che di quel simbolo è il proprietario, ha detto: "Portiamo a casa di Silvio un po'di Dc". E così sarà se nella lista di Cesa, la quinta gamba appunto, sono arrivati Clemente Mastella con l'Udeur, Gianfranco Rotondi con l'Udc, Stefano Tassone (Cdu). Una piccola balena bianca con roccaforti in Sicilia, Lazio,  Veneto, Calabria.  A cui potrebbe unirsi anche Energie per l'Italia di Stefano Parisi, l'ex candidato sindaco a Milano in quota Berlusconi. 

Tra una cosa e l'altra c'è chi ha contato qualcosa come 22 formazioni politiche intorno alla centrale di Forza Italia. Un record. Effetti collaterali del proporzionale. 

L'opinione di Hominibus

 

Peccato che su tante gambe...

non c'è una testa adeguata

per il Terzo Millennio!

 

Insomma, ...

"Non si può risolvere un problema con

 lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !" 

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA

 

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,

aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve

non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,

ma serve a favorire la libera circolazione della

ricchezza finanziaria mondiale, annullando

il forte richiamo dei paradisi fiscali,

facili ricoveri, generati dalla

connivenza politica.

 

Roma, 28 Dicembre 2017

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate