La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 421 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)
di
Per parlare del
futuro
dell'Europa
vorrei partire
da quella che
secondo gli
studi sarà
l'Europa del
futuro.
Proiettando le
attuali tendenze
demografiche nel
futuro avremo
nei decenni a
venire un'Europa
più vecchia.
Secondo uno
studio nel 2081
ci saranno solo
7 milioni di
cittadini
europei in più,
senza tenere in
conto le
immigrazioni.
Secondo lo
stesso studio,
in Italia si
passerebbe da 60
milioni e rotti
di abitanti a
circa 53
milioni. Il
rapporto annuale
della Divisione
Popolazione
delle Nazioni
Unite, diffuso
in giugno,
sostiene che nel
2050 il grande
"perdente" sarà
l’Europa, con
tassi negativi
superiori al 15%
in paesi
dell’Est quali
la Bulgaria, la
Croazia, la
Polonia o la
Romania.
Germania e
Spagna
perderanno circa
10 milioni di
abitanti.
L’Italia, da qui
al 2050, perderà
circa 4,5
milioni di
abitanti
(passando dagli
attuali 59,5
milioni a 54
milioni), per
scendere sotto
la soglia dei 48
milioni di
abitanti nel
2100.
Sostanzialmente
in linea con il
dato che vi
citavo prima.
Non
possiamo
permetterci di
non provare a
invertire questa
tendenza.
E questo è un
problema che
riguarda, come
abbiamo visto,
noi italiani
molto da vicino.
Basti dire che
Genova è la
città più
anziana d'Europa
e che nella top
ten delle più
anziane troviamo
anche Firenze e
Bologna. Cosa
causa questo
fenomeno e come
possiamo agire?
A mio avviso una
generale
sfiducia e un
problema che
attanaglia
sempre più
giovani: la
povertà.
Nell'ambito di
una ricerca
della Caritas
Europa, condotto
in 17 Paesi, è
stato coniato un
nuovo termine:
“Sinkies”
(Single income,
no kids), ossia
le giovani
coppie formate
da “working-poor”,
che pur
lavorando in due
a malapena
portano a casa
l’equivalente di
un singolo
stipendio e
perciò non
possono
permettersi di
mantenere dei
figli. La stessa
ricerca dice che
tre giovani su
10 in Europa
vivono in
condizioni di
povertà o a
rischio povertà.
Tutti questi
dati sono
allarmanti e
questo è il
punto da cui
partire: ossia
bisogna
garantire un
futuro al futuro
dell'Europa, che
sono proprio i
giovani e le
giovani coppie
che oggi sono in
difficoltà.
Sappiamo anche
tutti benissimo
cosa vogliono
dire questi
numeri in
termini di costi
di sostentamento
della previdenza
sociale.
Al di là
dei trattati,
su cui tutti
concordiamo che
debbano essere
rivisti e su cui
ogni popolo
europeo ha il
diritto a dire
la sua, lo
sforzo comune
deve essere
indirizzato su
tre fronti:
- lotta senza
quartiere alla
povertà,
prendendo anche
in
considerazione
l'idea di un
reddito di
cittadinanza
europeo.
- politiche
di sostegno alle
famiglie: chi fa
figli sa che
sarà aiutato. La
Francia è il
paese più
prolifico
d’Europa: 2,1
figli per donna.
Applichiamo
questo modello a
livello europeo.
- il lavoro e la
formazione
devono essere
proiettati nel
futuro. Il
lavoro nel giro
di pochi anni
cambierà. Molti
lavori si
trasformeranno
in professioni
creative:
investiamo nella
formazione dei
giovani al
lavoro del
futuro e
reinseriamo gli over 50
formandoli per
questo nuovo
tipo di lavoro.
Questi
sono i problemi
più urgenti di
tutti i popoli
europei,
ogni nazione può
affrontarli per
conto suo e
qualcuno andrà
meglio e
qualcuno andrà
peggio. Ma se li
affrontiamo
insieme come
Europa, sono
sicuro che ne
usciremo
vincitori tutti
e saremo pronti
ad affrontare le
sfide del
futuro.
Per
ottenere gli
obiettivi
prefissati è
necessario
attuare delle
modifiche anche
nel sistema
decisionale
dell'Unione al
fine di renderlo
funzionale.
Proponiamo una
revisione della
governance che
vada nella
direzione di un
maggiore
coinvolgimento
dei cittadini
nei processi
decisionali:
- più poteri
alle istituzioni
maggiormente
rappresentative
dei cittadini,
primo il
Parlamento
europeo con un
conseguente
ridimensionamento
del ruolo del
Consiglio,
- imporre la
procedura
legislativa
ordinaria come
unico metodo
decisionale per
le decisioni
riguardanti le
politiche più
impattanti sui
cittadini,
evitando di
ricorrere al
metodo
intergovernativo,
- maggiore
capacità
decisionale
dell’UE nelle
politiche
sociali
(fiscalità,
occupazione,
livelli
retributivi
minimi),
- maggior
coordinamento
decisionale con
la dimensione
locale,
- più strumenti
di democrazia
diretta e
partecipativa e
promozione dello
strumento
referendario
anche consultivo
e senza quorum,
anche con voto
elettronico,
- trasparenza
del processo
decisionale in
tutte le
istituzioni, in
primis il
Consiglio e per
i portatori di
interessi in
ciascuna delle
istituzioni.
Mettendo
in primo piano
gli interessi di
500 milioni di
cittadini
e dando a loro
stessi la
possibilità di
decidere e
incidere sulle
decisioni
possiamo
garantire
all'Europa un
futuro prospero,
in grado di
competere al
massimo livello.
E' quello che
vogliamo ed è la
direzione nella
quale opereremo.
Sappiamo
che questa
riforma della
governance
europea
può essere
raggiunta solo
con il dialogo e
questo sarà
anche il nostro
atteggiamento:
dialogheremo con
tutti i Paesi
dell’Unione
europea per
creare una
governance più
efficace e
democratica. Ma
allo stesso
tempo tuteleremo
gli interessi
del nostro
Paese, avendo
sempre bene a
mente che siamo
tra i paesi
fondatori
dell’unione
europea, la
seconda forza
manifatturiera
d’Europa e uno
dei principali
contribuenti
netti.
Io e il movimento politico che rappresento in questa sede crediamo che l'Europa abbia un futuro davanti a sé. Crediamo fortemente che lo abbia anche perché noi, sia come movimento politico sia più in generale come italiani, vogliamo contribuire a scriverlo. Siamo convinti anche che per garantire un futuro prospero all'Europa si debba necessariamente ascoltare e dare più poteri direttamente ai cittadini e in ogni caso alle istituzioni che li rappresentano.
(Intervento sull’Europa nell’ambito dell’iniziativa How Can We Govern Europe?, evento sull’Europa organizzato da Eunews con TiscaliNews media partner)
La proposta di Hominibus
Il migliore consiglio da dare, non solo agli Amici Europei,
ma al Mondo intero, è quello di smetterla con le tiritere come
quella sopra esposta, p.e., sulla decrescita, più adatta agli allevamenti
di bestie, perché per gli Umani, non destinati a macellazione, è insignificante,
ma, se sarà acquisita la capacità di auto-amministrarsi, si farà quel che vorranno
i Cittadini del Mondo, che sapranno associarsi in entità territoriali, ma dopo aver fatta
tabula rasa dei limiti convenzionali della politica, accettando la supremazia delle elementari
regole amministrative di tipo condominiale che farà riferimento al solo valore dei beni residenti,
liberando le transazioni di qualsiasi tipo da oneri fiscali molto onerosi e di difficile riscontro, con la...
Fiscalità Patrimoniale
come Ordine Universale per garantire
Correttezza amministrativa, Economia ed Efficienza
per tutti i Popoli della Terra!
E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.
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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Provvedimenti ipotizzati in italia, estensibili nel mondo...
...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!
Insomma...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA,
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il
Roma, 8 Dicembre 2017
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.