La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 415 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)

Svelati i Paradise Papers: i conti off shore di Elisabetta II, Bono e Madonna. Qualche problema per Trump !!!

I nomi del gota dell’evasione fiscale sono contenuti nella lista 'nera' contenuta negli oltre 13,4 milioni di documenti riservati ottenuti dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung.

Bono, Elisabetta II e Madonna

Bono, Elisabetta II e Madonna

Un proverbio molto caro a chi ha in mano il potere finanziario recita che “l’essere sta nell’avere”. Forse è per questo che le élite mondiali cercano di sfuggire le tasse, facendo di tutto perché le loro risorse economiche riposino in pace nei paradisi fiscali. Il cliché di chi evade è sempre lo stesso: sono i vip, i protagonisti del mondo dello spettacolo, qualche politico. Fra questi “marioli” ci sono anche la Regina d'Inghilterra, Elisabetta II, pop star del calibro di Bono e Madonna: E tante altre personalità citate dalle rivelazioni shock contenute nelle nuove carte dei Panama (o Paradise) Papers.

Il malloppo nascosto

Il malloppo che sta nascosto nel ventre delle banche off shore dovrebbe valere, euro più euro meno, a 21mila miliardi di dollari. Una somma che, se messa in circolazione, potrebbe risolvere quasi tutti i problemi di questa Terra. Una realtà sommersa composta da una rete di una sessantina di Stati che permettono ai super ricchi e alla criminalità globale di eludere il fisco degli Stati di appartenenza. In Italia, il primo a denunciare questo stato di cose era stato l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, nella sua relazione al Festival dell'Economia di Trento del 2016. La sua accusa per qualche tempo ha vagato nel nulla. Poi sono venuti a galla i Paradise Papers, e quelle che sembravano essere solo illazioni sono diventate imputazioni pesanti.

Il gota dell’evasione fiscale

I nomi del gota dell’evasione fiscale sono contenuti nella lista 'nera' contenuta negli oltre 13,4 milioni di documenti riservati ottenuti dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung che a sua volta li ha condivisi con l'International Consortium of Investigative Journalists e i suoi partner tra i quali il Guardian, la Bbc, il New York Times e l'Espresso che pubblica in esclusiva per l'Italia insieme con Report, la trasmissione d'inchiesta di Raitre. "I file - si legge nelle pagine dell’Espresso - provengono da due studi internazionali di professionisti che forniscono e gestiscono società offshore: Appleby, fondato nelle Bermuda, con nove filiali in altrettanti paradisi fiscali; e Asiaciti Trust, quartier generale a Singapore e altre 7 sedi in luoghi come isole Cook, Hong Kong, Panama e Samoa".

I paradisi fiscali

Fra gli investimenti offshore che compaiono dalle nuove carte ci sono anche milioni di sterline di profitti generati da proprietà private della sovrana d'Inghilterra. La regina risulta infatti aver investito ingenti somme nel paradiso fiscale della Cayman attraverso il Ducato di Lancaster, stando alle rivelazioni del Guardian. Per quel che riguarda i profitti generati da proprietà reali britanniche, ad aggravare la situazione c'è il fatto che, sebbene probabilmente in modo legale, questo denaro di Elisabetta II sarebbe stato investito negli ultimi 12 anni - dopo il passaggio offshore - anche in catene commerciali come Threshers e BrightHouse: criticate da tempo per il presunto sfruttamento di lavoratori, famiglie povere e persone vulnerabili.

Il Ducato di Lancaster, per parte sua, ha fatto sapere di non essere a conoscenza della destinazione finale verso tali società di una parte delle somme affidate a promotori finanziari. Imbarazzo pure per Lord Ashcroft, businessman ed ex dirigente del Partito Conservatore britannico, che avrebbe a sua volta nascosto una fortuna pari a 450 milioni su conti offshore. La nuova 'puntata' dei Panama Papers riguarda affari e operazioni finanziarie spregiudicate attribuite anche a figure dell'amministrazione di Donald Trump. Nelle carte compare il segretario al Commercio del Tycoon, Wilbur Ross, che avrebbe gestito affari che hanno legami con il genero del presidente russo Vladimir Putin. Si tratta in particolare di una società di navigazione nella quale Ross ha interessi e con la quale avrebbe effettuato una serie di investimenti offshore, stando alle rivelazioni.  "I Paradise Papers - si legge sull'Espresso on line - sono un nuovo tesoro di 13,4 milioni di documenti riservati che svelano, tra l'altro, i legami d'affari tra la Russia di Putin e il segretario al Commercio di Trump; le operazioni offshore realizzate dal tesoriere del primo ministro canadese Justin Trudeau; gli interessi nelle isole Cayman della regina d’Inghilterra; e le casseforti anonime di più di 120 politici di tutto il mondo".

Non si salvano neanche il braccio destro e regista dell'ascesa politica del premier canadese Justin Trudeau, Stephen Bronfman, e i colossi Usa Apple e Nike (accusati di aver usato artifici vari per eludere il fisco), oligarchi e imprese a partecipazione statale russi, con il coinvolgimento di Paesi vari: da Malta alla Repubblica del Congo. L'Espresso cita anche la regina "Noor di Giordania indicata come beneficiaria di due trust nell'isola di Jersey". Secondo la Bbc le rivelazioni sono solo la punta dell'iceberg. Tra le carte centinaia di persone e società che hanno legami con il Regno Unito, tra politici, multinazionali, celebrità e personaggi di alto spessore che hanno utilizzato strutture complesse di trust, fondazioni e società 'fittizie' con un sistema di scatole cinesi per proteggere le loro ricchezze e nasconderle ai funzionari del fisco. "L'evasione ed elusione fiscale delle corporation sottrae ai Paesi più poveri 100 miliardi di dollari l'anno, sufficienti per mandare a scuola 124 milioni di ragazzi e salvare la vita di 6 milioni i bambini", denuncia intanto l'Oxfam che chiede ai governi una 'lista nera' dei paradisi del fisco. Avere società off shore - è bene metterlo in rilievo - non è reato, purché siano conosciute dal fisco.

La riflessione di Hominibus

La diffusione di questa modalità

per sfuggire alla onesta ed equilibrata

contribuzione alle spese comuni indivisibili

fa bene sperare in un generale convincimento

sulla urgenza delle regole di questo vivere insieme

per la fiscalità limitata ai beni con valore di mercato,

ottenendo, insieme, correttezza, economia ed efficienza!

 

E così v'è l'urgenza di trovare la soluzione per impedire

l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che

non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione

capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi

strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione

democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.

 

Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione

dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove

prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al

danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale

preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.

IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo

e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!

...................

Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,

 è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte

che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,

risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.

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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,

PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE

LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,

DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,

 CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!

-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------

L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano

 l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento

comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei

ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.

Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi

fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto

di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico

ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo

ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon

funzionamento dei servizi pubblici sul

territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la

Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza

nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con

procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi

per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!

 

Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,

la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco

della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia

e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,

che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità

e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,

richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate

ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche

richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti

politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,

che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e

la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori

tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:

"STATO = CONDOMINIO"

Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile

con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe

naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni

amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la

certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?

 

L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle

discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma

definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione

 delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,

gratuita o a compenso da convenire, grazie alla

immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi

odierni, con potere di voto unitario per

 votazioni di principio o pari alla ricchezza

patrimoniale rappresentata per le votazioni

richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando

le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di

tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.

 

Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

Provvedimenti ipotizzati in italia, estensibili nel mondo...

...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!

 

Insomma...

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma, 6 Novembre 2017

 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.