La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 412 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre Tutti sulla retta via)

Tredici banche fallite e risparmiatori sul lastrico, ma è demenziale incolpare Bankitalia. La colpa è dei politici

Tutta questa discussione, un po’ assurda e venata di populismo, ha avuto il torto di mettere in ombra la vera questione, e cioè le responsabilità della politica nelle nostre crisi bancarie. Responsabilità storiche e molto gravi !!!

[La polemica] Tredici banche fallite e risparmiatori sul lastrico, ma è demenziale incolpare Bankitalia. La colpa è dei politici

Inutile fare pronostici. Troppe sono le carte in tavola e troppe le volontà in gioco. Per ora sembrerebbero certe solo due cose (fino a un certo punto…), e cioè: Visco non se ne vuole andare spontaneamente da Bankitalia e Gentiloni e Mattarella vorrebbero riconfermarlo, anche a costo di dare un dispiacere a Renzi, che invece aveva chiesto una sostituzione. Il perché dell’atteggiamento di Mattarella e Gentiloni (gli unici due a cui spetta decidere. Il parlamento non ha titolo in questa vicenda) è presto spiegato. Nonostante Visco sia sotto accusa da più giorni, contro di lui non sono emerse accuse specifiche. Si è detto che in questi anni sono fallite tredici banche, ma non si è detto quante per colpa di Bankitalia: forse nemmeno una.

Mattarella e Gentiloni avrebbero fatto volentieri a meno di questa tegola

Poi c’è la seconda ragione. In queste settimane si stanno discutendo, in sede internazionale, le nuove regole dell’Unione bancaria europea e i vertici italiani (appunto Mattarella e Gentiloni, ai quali si aggiunge da Francoforte Draghi) sono contrari a creare terremoti in Via Nazionale. E, probabilmente, è per questo che Visco non ha ancora gettato la spugna: sa di avere dalla sua parte forti elementi (le trattative in sede europea) per ottenere una conferma. Inoltre, anche se non è venuto allo scoperto, sembra che  sia davvero molto appoggiato da Draghi, che lo stima e che forse pensa di averne bisogno nelle discussioni in sede Bce. Capo dello Stato e capo del governo avrebbero fatto volentieri a meno di questa tegola, e infatti si apprestavano a riconfermare Visco senza perdere altro tempo. Ma la tegola è arrivata. E si è trasformata in una specie di maremoto, di tsunami.

Renzi si è presentato come il Robin Hood che difende i risparmiatori 

Renzi, incurante del fatto che non spetta al Parlamento indicare cosa fare con la nomina del governatore, è partito all’attacco e si è presentato come il Robin Hood che difende i risparmiatori dai raggiri dei banchieri. Non si sa, ovviamente, quanto questo pagherà in termini elettorali, ma rimane il fatto che il “popolo di Renzi” vuole la cacciata di Visco, identificato come colui che ha coperto e protetto i  banchieri disonesti. Poco importano i fatti. Bankitalia non può mettere un ispettore alle spalle di ogni banchiere e i suoi controlli sono solo, ovviamente, ex post. La credenza popolare ormai lo identifica come protettore di banchieri avidi e disonesti, la categoria forse più odiata da tutti gli italiani.

La mozione con la quale il Pd ha sfiduciato Visco "illegittima e inopportuna"

Come non importa che Sabino Cassese, presidente emerito della Corte Costituzionale, abbia definito la mozione con il quale il Pd ha sfiduciato Visco “illegittima e inopportuna”, per la semplice e ovvia ragione che parlamentarizza una questione che invece la legge ha deciso di tenere lontano dalla politica parlamentare. E’ in questo quadro agitato, irreale, un po’ da curva sud, che Mattarella e Gentiloni il 27 devono decidere. Le ultime voci dicono che potrebbero sfidare Renzi e riconfermare Visco, con la richiesta però di innovazioni e di più incisività nell’attività di sorveglianza bancaria.

Le responsabilità della politica nelle nostre crisi bancarie

Tutta questa discussione, un po’ assurda e venata di populismo, ha avuto il torto di mettere in ombra la vera questione, e cioè le responsabilità della politica nelle nostre crisi bancarie. Responsabilità storiche e molto gravi. E’ demenziale l’idea che le banche italiane siano andate in crisi perché Bankitalia non ha vigilato abbastanza: sono andate in crisi perché c’è stata la crisi (come ovunque). Ma la politica, invece di intervenire rapidamente, nulla ha fatto, per anni. E, prima, aveva comunque lottizzato le banche, favorendone la mala gestione. Insomma, Visco forse poteva fare di più e urlare di più. Ma anche la politica ha le sue brave colpe. Quella stessa politica che oggi ne chiede la cacciata.

La riflessione di Hominibus

(sperando in una pubblica disamina)

Onorare e pagare profumatamente

una professione giustificata solo da una

presunzione d'impegno per il Bene comune,

che si risolve costantemente a favore del delegato

e la ristretta cerchia di amici, mentre per i deleganti

rimane l'amaro in bocca per la mancanza d'alternativa, ...

 

...Insiste l'urgenza di trovare la soluzione per impedire

l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che

non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione

capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi

strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione

democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.

 

Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione

dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove

prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al

danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale

preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.

IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo

e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!

...................

Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,

 è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte

che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,

risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Regioni, Stati.

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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,

PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE

LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,

DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,

 CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!

-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!-----------

L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano

 l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento

comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei

ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.

Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi

fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto

di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico

ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo

ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon

funzionamento dei servizi pubblici sul

territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la

Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza

nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con

procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi

per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!

 

Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,

la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco

della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia

e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,

che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità

e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,

richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate

ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche

richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti

politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,

che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e

la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori

tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:

"STATO = CONDOMINIO"

Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile

con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe

naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni

amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la

certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?

 

L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle

discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma

definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione

 delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,

gratuita o a compenso da convenire, grazie alla

immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi

odierni, con potere di voto unitario per

 votazioni di principio o pari alla ricchezza

patrimoniale rappresentata per le votazioni

richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando

le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di

tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.

 

Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

Provvedimenti...

...ripetendo l'esperimento del 2006, destinazione Dudinka!

 

Insomma...

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma, 23 Ottobre 2017

 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.