La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 405 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
Ma che bello spettacolo questo della Lega Nord che grida all’attentato contro la democrazia dopo che i giudici le hanno bloccato tutti i fondi, chiuso le casse e congelato i conti correnti perché – udite, udite – quelli che davano della “ladrona” a Roma, nel frattempo non si è ben capito come amministrassero i soldi dei rimborsi elettorali ma di sicuro qualcosa di poco chiaro lo combinavano se è vero – come è vero – che il 24 luglio scorso il tribunale di Genova ha condannato a due anni e mezzo Umberto Bossi e a quattro anni e dieci mesi Francesco Belsito. Lo storico segretario della Lega e l’altrettanto storico tesoriere sono stati riconosciuti colpevoli nel processo di primo grado sulla truffa ai danni dello Stato. Un ammanco storico. E storica rischia di essere pure la sentenza.
Ora, non trattandosi propriamente di semi e noccioline ma di 56 milioni di euro (dicansi 56), il tribunale ha comminato le suddette condanne e ha disposto la confisca di 48 milioni di euro dai fondi pubblici a disposizione del partito. Una vicenda che va avanti da tempo e che – sentenza a parte – ha già portato lo storico segretario a sbudellarsi pubblicamente e privatamente con il successore Roberto Maroni e con l’attuale leader Matteo Salvini. Sono davvero volati gli stracci in casa lumbard, in un tutti contro tutti che però in queste ultime ore – come per miracolo – è diventato un “tutti contro i giudici”. Ed ecco che i leghisti hanno ritrovato improvvisamente lo spirito di un tempo con Salvini che tuona contro il tribunale, parla di giustizia alla turca e di attacco alla democrazia, e se lo dice lui che entusiasticamente frequenta Putin e Cicciomissile della Corea del Nord, delle ragioni dovrà pur averle.
Tutti uniti contro i giudici perché oggi, domenica 17, i lumbard si radunano. Tutti a Pontida. E io darei non so cosa per essere lì, tra di loro, mentre Salvini parla e gli racconta dei “giudici comunisti” che vogliono annientare la Lega ma che la Lega – avendocelo duro, storicamente duro – gliela farà vedere a questi terroristi di stato che pensano di frenare la sua sfolgorante ascesa al potere. Vorrei essere lì, tra i militanti in camicia verde, e ascoltare i loro commenti, osservare gli sguardi, percepire il loro “sentiment” come si dice oggi. Perché i leghisti li conosco bene. Ho avuto a che fare con loro fin da quando il movimento è nato e lo so come sono fatti: ci sono quelli che ragionano con la propria testa e ci sono quelli che non ci ragioni affatto, gente che ha portato il cervello all’ammasso ma simile, dopotutto, a quella che c’è sempre stata in tutti i partiti. Il vecchio Pci aveva militanti che non ammettevano gli orrori dello stalinismo neanche a parlarne, e per molti democristiani le collusioni tra certi politici dc e la mafia erano invenzioni della stampa e dei “giudici comunisti” (sempre loro). Poi vennero i fan di Berlusconi che sui “giudici comunisti”costruirono un’ affascinante letteratura, e infine i pasdaran del grillismo con le scene di esaltazione collettiva che vediamo nelle piazze dei capipopolo tipo Di Battista, Di Maio e altri di cui dimenticheremo presto facce e nomi.
Ma i leghisti che riflettono e decidono con la loro testa io li conosco, ce ne sono molti. E oggi sarei molto curioso di capire che cosa pensano di uno storico segretario che è finito come è finito e di un leader rampante (rampantissimo se è vero che vuole scalzare Berlusconi) che su una vicenda come quella dei fondi incriminati non sa fare di meglio che accusare i giudici. Il problema di Salvini non è solo quello di non aver capito che non gestire bene e per tempo questa vicenda avrebbe inevitabilmente coinvolto anche la sua leadership, ma la patetica fuga sulle scivolosissime vie della polemica con i giudici alla luce di una sentenza e di riscontri che gettano non poche ombre sulla conduzione di un partito che si proponeva (e continua a proporsi) come l’agente bonificatore della palude Italia.
Dispiace e mette un po’ di malinconia questa parabola della Lega, perché Dio solo sa quanto ci sarebbe bisogno – in quest’Italia corrotta dalle peggiori pratiche del clientelismo e della mafiosità – di un po’ di sano pragmatismo nordico figlio delle “best practices” delle città ben amministrate (e ce ne sono) e del rigore etico di molti amministratori pubblici. Ma se quelli che per anni hanno dato del ladro a tutti gli altri, poi vengono chiamati a rispondere del loro comportamento e gridano all’attentato, vuol dire che siamo al capolinea. Lo sa bene anche Salvini, che oggi per scaldare il cuore al suo popolo parlerà di immigrazione pericolosa, di città che fanno paura e in molti casi anche schifo, di una Chiesa alleata con la sinistra perché in fondo hanno gli stessi obiettivi e via urlando. Continueranno a seguirlo in molti. Ma con qualcuno in meno di prima. Perché di gente che sa leggere e riflettere ce n’è ancora molta. Anche nella Lega che si raduna a Pontida.
17 settembre 2017
La riflessione di Hominibus
Esiste l'urgenza di trovare la soluzione per impedire
l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che
non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione
capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi
strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione
democratica, dall'Alto, e di educazione ai diritti spettanti, dal Basso.
Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione
dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove
prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al
danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale
preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.
IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo
e l'urgenza di seria revisione in grado di rendere adeguatamente onerosa la vera ricchezza!
...................
Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,
è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte
che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,
risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Stati, Unioni.
-----------------------------------------------------------------------------
ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA,
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il
Roma, 17 Settembre 2017
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.