La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 401 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

Di Maio sotto attacco, la Raggi tra i fischi. Le accuse a Grillo. Tutti contro tutti nel Movimento Cinque Stelle

Imposimato attacca Di Maio; Muzzillo, l’assessore silurato, attacca Raggi sulla casa, va in piazza con i sindacati dell’Atac e annuncia: “Ora in squadra con Lombardi”. E anche a Livorno hanno qualcosa da dire

[Il retroscena] Di Maio sotto attacco, la Raggi tra i fischi. Le accuse a Grillo. Tutti contro tutti nel Movimento Cinque Stelle

di Claudia Fusani - 1 Settembre 2017

Le ripartenze in politica sono sempre complicate. Ogni settembre e per tutte le formazioni politiche. Questa più delle altre: in realtà inizia una lunga campagna elettorale che dovrà fare i conti con una manovra di bilancio durissima, anche se con buoni auspici a giudicare dalle ultime stime economiche, con una legge elettorale che ancora non c’è e con un turno elettorale in Sicilia che sarà letto con le lenti della politica nazionale.

Da questo quadro assai complicato, non sono esenti neppure i 5 Stelle, la forza “nuova” che si vorrebbe presentare come compatta, senza crepe, a senso unico sul binario del trionfo e del consenso. A 24 giorni dall’indicazione del candidato premier, invece la situazione vede tutti contro tutti. La novità è che oggi le accuse hanno nomi, cognomi, volti e anche storie importanti. Un malcontento che riesce a bucare la censura quasi ossessiva da sempre imposta agli eletti. Quasi che le espulsioni, un tempo brandite come una bandiera, non fossero più un problema.  

Giggino sotto attacco 

Luigi Di Maio, che già si sente il prescelto, è sempre più bersaglio di attacchi interni e esterni, dentro e fuori il Movimento. Dopo essersi dovuto difendere da chi “mi ha definito fascista, razzista, addirittura imprenditore della paura” (alcuni attivisti, sul blog ma anche dal vivo durante il tour siciliano), il candidato leader in pectore viene accusato di fare sponda “con i nemici della democrazia”. Il vicepresidente della Camera sarà domenica a Cernobbio al Forum Ambrosetti, cioè industria, capitale, poteri forti conditi con molta trilateral, un mix diabolico e nefasto dal punto di vista grillino. “Andrò lì, e anche altrove, perché una forza di governo non deve restare nel suo guscio e non deve aver timore di raccontare all’esterno che tipo di Paese immaginiamo” s’è quasi giustificato Di Maio. Gli anni scorsi è andato Davide Casaleggio e nessuno, almeno esplicitamente, lo ha attaccato. Cosa che invece succede in queste ore a Di Maio. Contro di lui ha alzato il dito una delle eminenze grigie dei 5 Stelle, Ferdinando Imposimato, il magistrato a suo tempo candidato del Movimento per la Presidenza della Repubblica. “Che tristezza che il candidato premier Luigi di Maio sieda a Cernobbio con un esponente della Trilaterale, che voleva la riforma della Costituzione – ha scritto ieri su Facebook - il dialogo con i nemici della democrazia non è tollerabile. E’ la fine dell'alternanza”. Di Maio replica sul social, denuncia “la paura di contaminarsi” e la necessità di “far circolare idee e valori”. Il post di Imposimato si becca più di un migliaio di ‘like’, oltre 300 commenti e quasi altrettante condivisioni. Tra queste c'è la ex candidata sindaco di Genova, Marika Cassimatis. Durissima, scrive: “Nella migliore delle ipotesi, la nuova rotta si chiama consociativismo. L'abbiamo vista con la Dc, con il compromesso storico di Berlinguer, con il Partito unico. Ora si aggiunge un nuovo tassello. Prima di protestare, andate a vedere come vota il M5S nei municipi, nei comuni e nelle regioni: non è opposizione ma stampella ai poteri dominanti”.

Oltre a Cernobbio, Di Maio sarà anche al Festival del Cinema di Venezia e al Gran Premio di Monza. “Per tifare Ferrari ovviamente!” scrive su Fb. Piena campagna elettorale e ricerca di consenso. Legittimo. Ma gli attivisti grillini non sembrano essere d’accordo.

Virginia tra fischi, fronda interna e attacchi alla luce del sole

Non va meglio per la sindaca che naviga da mesi in brutte acque e di cui molti internamente hanno iniziato il conto alla rovescia. A parte le rogne pubbliche che si chiamano trasporti, rifiuti e acqua, casa e occupazioni,  la novità ora è che gli attacchi sono palesi e sembra superata la paura di dire o fare cose sgradite al potente Ufficio comunicazione 5 Stelle, un tempo arbitro severissimo di ogni parola e intervento.  Non c’è più il timore di essere cacciati. Succede così che l’ex assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, allontanato in malo modo dalla Casaleggio che aveva appena avvisato la sindaca, non solo continua ad attaccare Raggi ma resta nei Cinque Stelle e entra nella squadra di Roberta Lombardi, da sempre nemica della sindaca e candidata governatrice per la regione Lazio nel 2018. Ieri c’è stato il primo consiglio comunale in Campidoglio dopo la pausa estiva. L’occasione per presentare i nuovi assessori, Gianni Lemmetti che ha preso il posto di Mazzillo, Margherita Gatta ai Lavori pubblici e Infrastrutture e Rosalba Castiglione alla Casa e al Patrimonio.  Proprio ieri Mazzillo, oltre ad annunciare che andrà “a dare una mano a Lombardi”, ha spiegato che il piano per la casa e i senza casa lui lo aveva fatto (“censimento di aree e immobili comunali per iniziative di autorecupero; frazionamento di alloggi di edilizia popolare e l’uso di beni confiscati”) ma “le politiche abitative non erano nell’agenda della sindaca” tanto che “per mesi non c’è stato assessore”.    Un colpo basso molto pesante da parte di Mazzillo che ne ha in canna un altro altrettanto pesante: “Io il 7 settembre sarò in piazza con i sindacati Atac”. Cioè contro la sua ex sindaca. A margine, si fa per dire, si registra un gruppo di attivisti che sta organizzando una mozione di sfiducia pubblica da mettere in campo a Rimini, durante la festa 5 Stelle. Sotto gli occhi di Grillo.

Anche i livornesi si arrabbiano 

Cioè il sindaco Nogarin che si è visto sfilare sotto il naso il “suo” assessore al bilancio Gianni Lemmetti.  I consiglieri Cinquestelle di Livorno, non entusiasti del metodo forzato con cui è stato sottratto l'assessore che ha gestito la questione rifiuti in città, chiedono spiegazioni a Grillo. “Dev’essere chiaro che noi non vogliamo un mercato delle cariche” ha detto nei scorsi giorni il capogruppo Galigani. A Livorno infatti c’è il rischio di perdere due consiglieri e anche la maggioranza.

Se a tutto questo si aggiunge il fatto che la piattaforma Rousseau, motore del Movimento, delle votazioni e della scelta dei punti del programma, è in stand by da un mese, da quando è finita sotto attacco degli hacker, si capisce perché questa ripartenza di settembre è molto in salita per il Movimento. E non è esente da colpi di scena.

 

La riflessione di Hominibus

Esiste l'urgenza di trovare la soluzione per impedire

l'avvicendamento nella scena politica di personaggi che

non hanno la preparazione necessaria per svolgere l'azione

capace di comprendere ed armonizzare le aspettative dei diversi

strati sociali, da sempre affrontate in mancanza di una vera visione

democratica, dall'Alto, e la educazione ai diritti spettanti, dal Basso.

 

Quello che accade da sempre tra i Paesi del Mondo denuncia la ripetizione

dei comportamenti tra Cittadini di uno stesso Paese, dominanti e dominati, dove

prevale sempre l'interesse del più forte, il cui vantaggio conseguito corrisponde al

danno provocato al Cittadino o Paese più debole, dipendendo dalla forza contrattuale

preponderante del Primo rispetto al Secondo, causa di vantaggi e di danni amplificati.

IL FISCO rappresenta la prova di povertà d'animo dei Ceti dominanti in tutto il mondo!

...................

Per questo motivo, cari Politici, di destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra, etc,

 è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per rendere conto delle vostre malefatte

che finiranno con il modello di convivenza più vicino alla esperienza quotidiana di Tutti Noi,

risolvendo a costo zero la contribuzione alle spese comuni per Comuni, Province, Stati, Unioni.

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ASSORBIRE LE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,

PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE

LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,

DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,

 CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!

-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!----------

L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano

 l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento

comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei

ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.

Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi

fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto

di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico

ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo

ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon

funzionamento dei servizi pubblici sul

territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la

Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza

nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con

procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi

per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!

 

Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,

la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco

della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia

e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,

che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità

e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,

richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate

ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche

richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti

politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,

che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e

la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori

tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:

"STATO = CONDOMINIO"

Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile

con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe

naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni

amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la

certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?

 

L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle

discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma

definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione

 delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,

gratuita o a compenso da convenire, grazie alla

immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi

odierni, con potere di voto unitario per

 votazioni di principio o pari alla ricchezza

patrimoniale rappresentata per le votazioni

richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando

le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di

tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.

 

Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma, 1 Settembre 2017 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.