La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 397 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via
Ius Soli: come funziona la nuova legge sulla cittadinanza
Le novità e il testo della riforma della legge sulla cittadinanza che sta "incendiando" il Parlamento
di Gabriella Lax -
Vediamo più da vicino di che si tratta e quali sono le modifiche introdotte.
Si parla di ius soli ("diritto di suolo"), in realtà si tratterebbe di uno "ius soli temperato" poiché solo negli Stati Uniti chi nasce in un certo stato ne ottiene di diritto la cittadinanza. L'attuale regolamentazione fa riferimento alla legge 91 del 1992, secondo cui esiste un'unica modalità di acquisizione della cittadinanza ovvero lo ius sanguinis ("diritto di sangue"): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano; ovvero chi è nato in Italia da genitori stranieri può diventare cittadino italiano al compimento dei 18 anni, a patto che abbia mantenuto costantemente dalla nascita la residenza nel nostro Paese. Sono solo due i casi eccezionali di ius soli in Italia: per nascita sul territorio italiano da genitori ignoti o apolidi o impossibilitati a trasmettere al soggetto la propria cittadinanza secondo la legge dello Stato di provenienza o nel caso di un soggetto che sia figlio di ignoti ed è trovato nel territorio italiano. A questa normativa si rimprovera l'esclusione per troppi anni dalla cittadinanza e dai suoi benefici a decine di migliaia di bambini nati e cresciuti in Italia. La legge inoltre tiene gli stessi legati a doppio nodo le sorte dei figli a quelle dei genitori a cui, nel frattempo, il permesso di soggiorno potrebbe scadere, costringendo l'intero nucleo familiare a lasciare il Paese.
Secondo il disegno di legge liquidato alla Camera può diventare cittadino italiano chi è nato in Italia da genitori stranieri, se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall'Unione Europea, deve avere un reddito non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale; disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; superare un test di conoscenza della lingua italiana. Serve comunque una dichiarazione di volontà di un genitore o di chi esercita la responsabilità genitoriale, da presentare al comune di residenza del minore, entro il compimento della maggiore età. In assenza della dichiarazione, chi vuole diventare cittadino italiano può farne richiesta entro due anni dal raggiungimento della maggiore età.
Per gli stranieri nati e residenti in Italia legalmente senza interruzioni fino a 18 anni, il termine per la dichiarazione di acquisto della cittadinanza viene aumentato da uno a due anni dal raggiungimento della maggiore età.
C'è un altro modo di ottenere la cittadinanza per i minori stranieri. In questo caso si parla di ius culturae ("diritto di conoscenza"): potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (scuole elementari o medie). I giovani nati all'estero, che giungono nel nostro Paese fra i 12 e i 18 anni, potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico. Tuttavia tra le novità dello ius culturae rientra il merito: serve che il ciclo delle scuole primarie sia superato con successo: quindi chi viene bocciato alle elementari dovrà aspettare per chiedere la cittadinanza.
La riflessione di Hominibus
Un altro straordinario esempio di danno politico!
Quello che accade in questi giorni fa chiarezza sulle aspirazioni reali
delle attività politiche che denunciano la solita incapacità di adottare soluzioni
lineari, come accade per i richiedenti cittadinanza italiana, per la quale non dovrebbero
servire criteri strampalati come quelli sopra indicati (suolo, sangue, cultura!!!), che sarebbero
preceduti da quelli adottati per verificare la sola e semplice possibilità di vivere nel Paese con i mezzi
necessari per sostenere gli oneri relativi, senza dover ricorrere alle forme di assistenza sociale.
Con l'equazione Stato=Condominio, s'impone solamente il rispetto dei regolamenti vigenti,
amplificando l'esercizio del diritto di voto, politico e amministrativo, negli Stati ospitanti,
in proporzione al valore delle attività svolte e dei beni posseduti nei relativi territori.
Chi non ce la fa è rinviato al Paese d'origine, se noto, altrimenti accede a tutela.
Si facciano i passi per promuovere nel mondo amico tale semplice soluzione,
che prevede, però, l'adozione del sistema fiscale su base patrimoniale,
facile da dirsi, a parole, ma che richiede vera onestà d'animo!
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Cari Politici di tutto il Mondo, è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per...
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ASSORBIRELE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,
PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE
LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,
DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,
CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!
-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!----------
L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano
l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento
comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei
ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.
Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi
fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto
di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico
ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo
ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon
funzionamento dei servizi pubblici sul
territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la
Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza
nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con
procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi
per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!
Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,
la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco
della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia
e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,
che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità
e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,
richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate
ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche
richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti
politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,
che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e
la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori
tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:
"STATO = CONDOMINIO"
Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile
con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe
naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni
amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la
certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?
L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle
discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma
definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione
delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,
gratuita o a compenso da convenire, grazie alla
immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi
odierni, con potere di voto unitario per
votazioni di principio o pari alla ricchezza
patrimoniale rappresentata per le votazioni
richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando
le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di
tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.
Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,
vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di
liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe
essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga
la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni
indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole
e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione!
IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA,
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il
Roma, 19 Luglio 2017
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.