La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 394 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via

"Vogliono uccidere Renzi politicamente e hanno anticipato i tempi". I nomi dei "presunti killer"

Da Veltroni a Prodi, da Franceschini a Orlando: il segretario del Pd nel mirino dei big del partito. I fedelissimi: vogliono far saltare la sua candidatura a premier

di Redazione

E' caos all'interno del Pd dopo la batosta elettorale alle recenti amministrative. Uno degli uomini più vicini a Matteo Renzi la riassume così: "Me lo aspettavo per settembre, hanno anticipato i tempi: vogliono uccidere Matteo, politicamente s'intende...".

Loro, i presunti killer, sono i tanti big del partito che oggi hanno preso la parola per affondare i colpi contro il segretario: ha iniziato Walter Veltroni con un'intervista a Repubblica, e fin lì Renzi aveva deciso di fare buon viso a cattivo gioco, ma poi è arrivato il missile di Romano Prodi, che ha minacciato di andarsene lontano dal Pd con la sua metaforica "tenda".

Quindi, è stata la volta di Dario Franceschini, "i numeri dicono che nel Pd qualcosa non funziona". Ed è stato Andrea Orlando a dire chiaro e tondo qual è il punto: Renzi faccia il segretario Pd, ma non può fare il candidato premier. Un assedio al quale il segretario, per ora, reagisce alla sua maniera: bollando i critici come nostalgici del "passato" e rivendicando i "quasi due milioni di partecipanti alle primarie" che lo hanno rieletto alla guida del Pd neanche due mesi fa.

L'intervento di Veltroni non aveva certo fatto piacere, ma Renzi aveva deciso di accoglierlo con fair play: "Ha ragione Veltroni - aveva detto durante la rassegna sul sito Pd - bisogna presentarsi non contro, ma per. È un tema fondamentale". Le parole di Prodi, però, hanno fatto capire che la questione era molto più complicata. Il Professore scrive una nota per bombardare Renzi: "Leggo che il segretario del Partito democratico mi invita a spostare un po' più lontano la tenda. Lo farò senza difficoltà: la mia tenda è molto leggera. Intanto l'ho messa nello zaino".

In realtà, non ci sono frasi di Renzi di questo tipo. L'irritazione è per alcuni retroscena apparsi sui giornali nei quali il segretario Pd critica chi, come Prodi, Pisapia e Orlando, dice che la soluzione dei problemi è innanzitutto nel ritorno ad una coalizione. Ma subito dopo arriva anche il tweet di Franceschini, quello ritenuto più pericoloso dai renziani, perché è la prima volta che il ministro dei Beni culturali esce allo scoperto in questo modo: "Bastano questi numeri per capire che qualcosa non ha funzionato? Il Pd è nato per unire il campo del centrosinistra non per dividerlo".

Il primo a reagire, a brutto muso, è Ernesto Carbone, che appunto sposa la tesi della manovra contro Renzi: "Dario Franceschini come sempre fiuta il vento. Speriamo per lui che il suo naso sia quello di una volta".

Un altro dei renziani aggiunge: "Dario ha visto partire un treno e ha deciso di salirci sopra... Peraltro, usa pure i dati meno adatti: mette i grafici di quattro città, ma in due - Verona e l'Aquila - si vede che il Pd prende più voti che nel 2012". La linea, per ora, è rispondere colpo su colpo. "Matteo è stato rieletto neanche due mesi fa, non proprio con un voto di scarto...", diceva ancora il renziano. "Parleremo in direzione".

Poi, in serata, arriva la newsletter dello stesso Renzi, come al solito più netta di quanto non viene riferito off the record dai suoi: "Se qualcuno vuole riportare le lancette al passato quando il centrosinistra era la casa delle correnti e dei leader tutti contro tutti, noi non ci siamo". E ancora: "Non intendo alimentare anche io questo dibattito autoreferenziale pieno di 'Ci vuole la coalizione, ci vuole l'Unione Bis, ci vuole il caminetto tra correnti. Perdonatemi, ma non è il mio campo di gioco. Noi abbiamo vinto le primarie con quasi due milioni di partecipanti chiedendo di discutere di lavoro, di periferie, di tasse... Il voto nazionale non è il voto amministrativo: gli italiani ci sceglieranno se avremo un progetto vincente per l'Italia, non se accoglieremo un partitino in più o in meno in coalizione o se presenteremo un emendamento alla legge elettorale".

27 Giugno 2017

La riflessione di Hominibus

sull'opportunità di un 'harakiri' della tradizionale politica,

essendo ormai possibile consentire la partecipazione personale

nel processo di formazione della volontà comune, ove sia richiesta!

Quello che accade in questi giorni fa chiarezza sulle aspirazioni reali

delle attività politiche che denunciano una netta prevalenza degli interessi

personali sulle esigenze oggettive dei cittadini rappresentati dando la motivazione

fondamentale alla urgente riforma dei meccanismi di delega solo come 'extrema ratio''.

Cari Politici di tutto il Mondo, è sempre più vicino ed opportuno il momento magico per...

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ASSORBIRELE FUNZIONI POLITICHE NELLE AMMINISTRATIVE,

PER MODERNIZZARE IL SISTEMA FISCALE ED IMPIEGARE

LE EFFICIENTI ED ELEMENTARI REGOLE DEL MERCATO,

DA RENDERE OBBLIGATORIE IN TUTTO IL MONDO CIVILE,

 CON LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA RICCCHEZZA FINANZIARIA!

-----------DA IMPARARE A MEMORIA E TRAMANDARE AI FIGLI!----------

L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano

 l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento

comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei

ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.

Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi

fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto

di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico

ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo

ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon

funzionamento dei servizi pubblici sul

territorio, realizzando l'obiettivo, insolito per la

Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza

nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con

procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi

per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!

 

Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,

la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco

della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia

e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,

che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità

e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,

richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate

ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche

richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti

politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,

che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e

la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori

tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:

"STATO = CONDOMINIO"

Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile

con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe

naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni

amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la

certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?

 

L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle

discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma

definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione

 delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,

gratuita o a compenso da convenire, grazie alla

immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi

odierni, con potere di voto unitario per

 votazioni di principio o pari alla ricchezza

patrimoniale rappresentata per le votazioni

richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando

le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di

tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.

 

Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma, 28 Giugno 2017 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.