La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 379 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

"La sinistra esca dall'equivoco: Macron, Renzi, l'UE espressione delle elites."

Il politologo Angelo d'Orsi presenta il suo ultimo libro su Gramsci e parla della crisi della sinistra in Italia e in Europa. "Occorre ripartire dalla lotta alla diseguaglianza"

di Paola Pintus
Ripartire dal pensiero gramsciano e dalla proposta di una rivoluzione culturale per l'emancipazione degli oppressi: ecco come uscire dalla crisi della sinistra in Italia e in Europa. Occorre al più presto uscire dall'equivoco di una sinistra che diventa altro da sè, fino al punto di tifare in Francia per il turboliberista Macron, e in Italia per una prospettiva di spostamento permanente al centro, come sembra suggerire anche ultimamente Renzi. Angelo D'Orsi, politologo, ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino, è tra i massimi esperti di studi gramsciani in Italia. Nell'ottantesimo anniversario della morte del grande intellettuale sardo, pubblica per Feltrinelli "Gramsci, una nuova biografia", in cui ripercorre le tappe della vita e l'evoluzione del pensiero gramsciano analizzando il suo messaggio alla luce delle domande che pone il tempo presente: oggi più che mai, dice d'Orsi, in questa Europa dei banchieri che è ben altra cosa rispetto all'Europa dei popoli immaginata da Spinelli, è necessario costruire una "controegemonia" che rappresenti le istanze degli oppressi e la premessa della loro emancipazione.  

Il grande inganno: combattere la destra populista con la destra turboliberista

"La sinistra, in Italia come in Europa, è in una fase di crisi profonda", spiega d'Orsi, che è un attento conoscitore della contemporaneità e ne commenta abitualmente gli sviluppi. "Certamente i partiti che un tempo rappresentavano la "sinistra" o non esistono più o hanno mutato l'essenza stessa del loro essere. Per rintracciare la "sinistra" oggi dobbiamo guardare a forze non ancora organizzate, agli sviluppi della società reale, che esiste nell'associazionismo e nei movimenti". E il PD? "Dovrebbe ricordarsi la lezione di Bobbio, che non era certo un comunista. Lui, da una posizione liberal-democratica ha sempre detto che la dicotomia destra-sinistra esiste ed esisterà sempre. E' sul concetto di eguaglianza che si gioca l'identità della sinistra: è di sinistra chi lavora per costruire l'eguaglianza fra gli esseri umani, sotto il profilo politico, sociale, economico. Renzi non appartiene a questa tradizione e continua a lavorare in tutt'altra direzione". Occorre al più presto uscire dal grande equivoco della sinistra, per cui è giusto schierarsi con il turboliberista Macron per contrapporsi alla "populista" Le Pen. "La verità è che entrambi sono due facce dello stesso male, davanti alle quali un elettore di sinistra non può essere costretto a scegliere. Mi pare grottesco questo tifo per Macron in Italia. Come si fa a dire che con Macron nasce un nuovo centro sinistra?". Presupposto ed analisi sono entrambe sbagliate, per il professor D'Orsi: "Macron rappresenta la destra internazionale della finanza, cioè di coloro che hanno provocato la crisi economico-finanziaria nel 2007 e 2008 nella quale ci dibattiamo tuttora e che ha allargato a dismisura le differenze sociali e le diseguaglianze tra gli individui. Fra sommersi e salvati, Macron appartiene alla schiera dei privilegiati, inteso come i gruppi finanziari a cui fa riferimento". Pensare di votare lui in nome di un malinteso europeismo e di una non meglio precisata "resistenza europea", prosegue D'Orsi, fa sorridere ma è l'indicatore di una mancanza di consapevolezza pericolosa per la nostra confusa sinistra. La conclusione è ancora una volta una citazione di Bobbio: ". Forse il comunismo storico è fallito ma è rimasta la richiesta di uguaglianza e di inclusione che milioni di esseri umani pongono,  e questa richiesta deve trovare un soggetto politico che la rappresenti.  Oggi quel soggetto politico non c'è e l'Europa va in tutt'altra direzione. L'Europa oggi è quella dei banchieri, della moneta, dei grandi potentati finanziari. Bisogna avere il coraggio di smantellare questa organizzazione e di ricostruirla su nuovi presupposti".

La preghiera di Hominibus per piantarla con termini antiquati:

Caro prof. Angelo D'Orsi, siamo nel Terzo Millennio ed è tempo di

mandare in soffitta personaggi, terminologie e riferimenti storici che non aiutano

a risolvere in maniera adeguata la apparente complessità socio-economica. Basterebbe...

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ASSORBIRE IL POTERE POLITICO NELL'AMMINISTRATIVO,

IN CUI DIVENTANO INSIGNIFICANTI TERMINI COME:

.... PARTITI, DESTRA, SINISTRA, LIBERISTA,

 POPULISTA, TURBOLIBERISTA, .. !!!

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L'invito di Hominibus a voler riflettere sui criteri politici che governano

 l'Amministrazione pubblica, in cui è facile rilevare un comportamento

comune, tendente a cogliere irresistibili occasioni per ritagliare dei

ghiotti margini, che sono alla base dell'agire privato o di gruppo.

Tali comportamenti sono resi più irresistibili a causa di sistemi

fiscali che scelgono di inseguire la ricchezza liquida al posto

di quella solida, mentre sarebbe più efficace ed economico

ridurre l'interesse al solo patrimonio, essendo scopo

ultimo dell'umana attività, beneficiario del buon

funzionamento dei servizi pubblici sul

territorio, realizzando l'obbiettivo, insolito per la

Amministrazione pubblica, di semplicità e correttezza

nei confronti di tutti i Cittadini, evitando di fare le pulci con

procedure che richiederebbero meritati provvedimenti punitivi

per il relativo costo e la complessità inutile e fallace di gestione!

 

Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,

la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco

della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia

e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,

che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità

e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,

richiedendo il totale azzeramento degli attuali apparati politici, le cui funzioni sarebbero affidate

ai massimi livelli dell'amministrazione pubblica con compiti di continua rilevazione delle pubbliche

richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti

politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,

che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e

la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure oramai fuori

tempo, essendo necessaria accettare la insolita equazione richiesta qui di seguito:

"STATO = CONDOMINIO"

Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile

con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe

naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni

amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la

certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?

 

L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle

discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma

definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione

 delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,

gratuita o a compenso da convenire, grazie alla

immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi

odierni, con potere di voto unitario per

 votazioni di principio o pari alla ricchezza

patrimoniale rappresentata per le votazioni

richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando

le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di

tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.

 

Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma,  29 Aprile 2017 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.