La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 375 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

I Trump nostrani spuntano dal Mezzogiorno – Editoriale del Direttore Tommaso Cerno

Nel caos del pop-populismo al Sud rinasce il caudillo, il Masaniello che sfrutta e trapassa i social per tornare dritto in casa degli arrabbiati. Da Michele Emiliano a Leoluca Orlando. Una rivolta italica, che condivide fenomeni di ribellione sociale con il resto d’Europa e America.

 

Era il 1992. Nel retrobottega di un’osteria di montagna, dove si mesceva un ruvido rosso, strani e arrabbiati i leghisti dichiaravano guerra a Roma ladrona puntando il dito contro il novello nemico del popolo: la politica. Quel gruppetto di futuri onorevoli (su cui la Dc d’allora non avrebbe scommesso un cent) interpretava invece una rabbia reale. Deflagrata in un istante, ma capace di generare un’onda d’urto ancora non esausta nella sua spinta. Era la rabbia di un Nord satollo. Di soldi e di tasse. Alla vigilia di una crisi che l’establishment si rifiuta di vedere e di cui Roma si fa beffa.

A distanza di 25 anni, lo Stivale è rovesciato ma stiamo tornando lì.
E se al Nord spuntavano veraci politicanti tutti distintivo ma poco congiuntivo, al Sud rinasce il caudillo, il Masaniello. Che sfrutta e trapassa i social per tornare dritto in casa degli arrabbiati. Da Michele Emiliano a Leoluca Orlando che di questo parallelismo strabico fra Nord e Sud è un archetipo, un partito-persona a caccia di un popolo pronto a seguirlo. Per arrivare a Luigi Di Maio e alla batracomiomachia con Di Battista, giocata su due stili contrapposti: uno si mimetizza con il Palazzo per demolirlo dall’interno, l’altro sta fuori per ferirlo dalla strada. E, last but not least, direbbe Donald Trump, Giggino De Magistris che per celebrare i 25 anni di scontro con la Lega antimeridionalista e ruspante (nel senso di ruspe), ben consapevole che le due forze centrifughe (il Nord allora, il Sud oggi) sono uguali e contrarie, ha sfidato proprio il capo del Carroccio Matteo Salvini in un duello fra populismi, finendo agli scontri di piazza.

Eppure crescono. Nutriti dalle polemiche, dalla sciatteria con cui liquidiamo fenomeni complessi nella convinzione dell’Occidente di classificare e spiegare tutto. Invece no. I partiti di governo captano poco di ciò che sta avvenendo alle latitudini popolari. Se poi in Olanda vincono i liberali tirano tutti un sospiro di sollievo. E non scorgono piuttosto la débâcle della sinistra in uno dei Paesi più avanzati al mondo in fatto di libertà e diritti.

Per questo la copertina è l’Italia che si rovescia, con il Nord giù e il Sud in alto, testa di una rivolta in forma antropomorfa. Una rivolta italica, che condivide fenomeni di ribellione sociale con il resto d’Europa e d’America. Tanto che affidiamo a Ian Buruma un’analisi su Trump, archetipo di questo caos e termometro del nuovo orientamento postdemocratico: il “pop-populismo”. Le associazioni per i diritti gridano allo scandalo e gli ambientalisti insorgono, i paesi islamici contestano il Muslim ban, ma sulla Fifth Ave a New York gli homeless per intascare qualche dollaro in più indossano la maschera di The Donald. E la gente si ferma e paga. Così come sulla High Line compaiono le installazioni anti-Trump firmate dagli artisti emergenti del West Village, ma poi al supermercato si vende la cioccolata ai bambini con inciso il faccione del miliardario presidente Donald. Lo stesso che ha fatto infuriare tutti alla Trump Tower, perché da quando sta alla Casa Bianca, i suoi inquilini devono passare il metal detector. E via contestando.

Eppure alla gente là fuori, in fondo, piace. È il trash che diventa pop. Fenomeno che l’America conosce bene. E che potrebbe contagiare l’Europa. Magari non l’Olanda, ma Italia e Francia sì. E sarebbero guai.

 

22 Marzo 2017

La domanda di Hominibus al Direttore di un grande Giornale,

nella speranza che si possano evitare generici incitamenti a personaggi

che non vogliono intendere, mentre potrebbe essere più efficace sostenere

iniziative basate sulla promozione di un rinnovamento che rinvii figure retoriche

di unioni di Stati, essendo più urgente procedere al loro stesso riordinamento interno!

 

Lei dice che Alfredo Reichlin soffriva del divorzio tra Sinistra e Popolo !!

 

 Ma quando questa Sinistra è stata con il Popolo?

Essa ha svolto il ruolo di mediazione solo a

proprio vantaggio cogliendo l'occasione

per impinguare la raccolta fondi per

la spesa pubblica con un sistema

fiscale canagliesco e creare le

basi per ricche interessenze

con scarsi risultati per

l'amato Popolo!!

Oggi è tempo, oramai,

di usare i termini giusti per

classificare una qualità politica

che non necessita di etichette estrose,

come il pop-populismo perché cambiano

gli attori ma rimane sempre quel canovaccio !

 

Anche cambiando la guida di governo, pescando nel finto nuovo,

la musica rimane la stessa perché il canovaccio usato lungo tutto l'arco

della rappresentanza politica denuncia, alla base, lo stesso difetto che inficia

e pregiudica l'adozione d'unica strategia capace di assicurare il risultato migliore,

che consiste nel coniugare, insieme, i requisiti di semplicità, economicità, universalità

e automaticità, tutti raggiungibili solo se basati sul presupposto del vero rispetto reciproco,

richiedendo il ridimensionamento degli attuali apparati politici, che potrebbero essere assorbiti

dentro i piani alti dell'amministrazione pubblica con funzioni di continua rilevazione delle pubbliche

richieste di modifiche degli ordinamenti statali e delle istanze relative alla gestione dei rapporti

politici ed economici nazionali ed internazionali, basata sulla risposta al seguente quesito,

che può sembrare strampalato, ma che assicura la partecipazione diretta dei Cittadini e

la continua uniformità dei provvedimenti conseguenti, sostituendo figure ormai fuori

tempo, essendo necessaria accettare l'insolita equazione richiesta qui di seguito:

"STATO = CONDOMINIO"

Ma perché non debba essere presa in considerazione una soluzione prospettabile

con l'apparentamento di Stato ad un grosso Condominio, da cui discenderebbe

naturalmente l'eliminazione del potere politico e l'ampliamento delle funzioni

amministrative dei Ministeri secondo regolamenti predefiniti che diano la

certezza del domani perché basati su norme elementari da seguire?

 

L'adozione dello Stato Condominiale farebbe cessare molte delle

discussioni apparentemente vitali, dando impulso alla riforma

definitiva che permetta l'accesso diretto alla formazione

 delle leggi o la delega temporanea a rappresentare,

gratuita o a compenso da convenire, grazie alla

immensa potenzialità dei mezzi trasmissivi

odierni, con potere di voto unitario per

 votazioni di principio o pari alla ricchezza

patrimoniale rappresentata per le votazioni

richiedenti gli impegni di spesa collettiva, usando

le Camere per l'accoglienza di Delegati con accordi di

tipo privato di durata e compensi con Cittadini deleganti.

 

Nella speranza che, finalmente, sparisca l'attuale ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma,  3 Aprile 2017 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.