La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli

(Il tentativo N. 365 di esortare i più forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)

Il bastone di Grillo per cacciare quelli che non gli piacciono e il nuovo garantismo per salvare la Raggi.

Cambia il regolamento del M5S in caso di avviso di garanzia per i grillini. Decide tutto il comico.

di Giuseppe Turani

E così i 5 stelle hanno cambiato di nuovo il regolamento e sono diventati garantisti, sia pure a modo loro. Se fino a ieri bastava ricevere un qualunque avviso di garanzia per essere subito espulsi o comunque emarginati, adesso la questione verrà esaminata caso per caso. Ancora ieri uno dei colonnelli di Grillo (forse il meno intelligente, cioè Di Maio) teorizzava che per i politici non esiste la presunzione di innocenza: davanti a un’inchiesta della magistratura, si fanno le valigie e si va a casa. Oggi siamo già in un altro mondo: si valuterà. Chi valuterà? Ma i soliti, e cioè Grillo, più un paio di comitati da lui insediati e i ragazzotti della Casaleggio. Nessuno di questi soggetti, peraltro, è mai stato eletto da alcuno. E quindi siamo di nuovo nel regno dell’illegalità, come ha già sentenziato il tribunale di Napoli.

Ma non c’è niente da fare. Il comico genovese è convinto che l’unico modo per tenere un po’ di ordine nel suo caotico movimento sia aggirarsi con un bastone per cacciare sia quelli che non gli piacciono (ha già liquidato un terzo dei gruppi parlamentari). Facile prevedere che finirà di nuovo nei guai con la giustizia. Non a caso il vertice dei 5 stelle vive ormai in simbiosi con squadre di avvocati: sono borderline e lo sanno.

E’ interessante, però, vedere da dove nasce questa specie di nuovo garantismo. Non esce da una profonda riflessione sui fondamenti dello stato di diritto, ma da un’esigenza pratica. Da settimane si parla di due (non uno, due) avvisi di garanzia che potrebbe arrivare al loro sindaco di Roma, e cioè a Virginia Raggi.

Da qui la corsa ai ripari. La Raggi è infatti la loro speranza, ma anche la loro maledizione, la buccia di banana sulla quale l’intero movimento rischia di andare a gambe all’aria. Speranza perché con lei sono riusciti a conquistare la capitale e quindi a portare il movimento in primo piano. Maledizione perché la signora è capace di molte cose, ma non di fare il sindaco. Inoltre è sempre più chiaro che la sua vittoria è dovuta anche ai profondi legami con la peggiore destra romana.

Ma fin qui siamo nel campo della politica, dove si può dire e fare un po’ quello che si vuole. 

I due avvisi di garanzia (sembra) in arrivo sono però un’altra cosa, sono una cosa per cui chi li riceve nei 5 stelle va a casa. Ma come si fa a mandare a casa il meraviglioso, straordinario, irripetibile sindaco di Roma? Sarebbe come ammettere di essere stati dei cretini. E allora si applica la vecchia regola gesuitica: prima stabilisci quello che vuoi, poi scrivi il regolamento.

In questo caso vuoi che il sindaco Raggi rimanga al suo posto, e allora scrivi che l’avviso di garanzia non è poi così importante. Si vedrà di volta in volta. A decidere, ovviamente, sarà il comico genovese. Ma non è grave: di fatto fa già il sindaco non eletto di Roma. E quindi può benissimo decidere se la figurante Raggi può rimanere al suo posto o se deve tornare a fare  le fotocopie allo studio Previti.

C’è infine una beffa nella beffa: questo nuovo regolamento verrà sottoposto in rete per le votazioni. Sui siti della Casaleggio e con controllo della stessa Casaleggio. Insomma, Grillo vota sì al regolamento scritto da Grillo. Uno vale uno, ma lui vale tutti.

L'opinione di Hominibus

nella speranza che, finalmente, sparisca l'intero ceto politico,

vera causa, innanzitutto, di disordine morale per la incapacità di

liberare l'animo dall'ansia di arricchimento personale, che potrebbe

essere combattuta con la rivoluzione del sistema fiscale che imponga

la giusta partecipazione della ricchezza patrimoniale alle spese comuni

indivisibili, esimendo, in cambio, la ricchezza finanziaria dalla consapevole

e arrogante presunzione di poterne controllare correttamente la circolazione! 

 

IL MANIFESTO CONTRO L'ACCOZZAGLIA POLITICA:

 

Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che

sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità

sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria

preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino

nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari

prima che possa accadere l'irreparabile,

oggi molto più probabile di ieri con

i soliti politici al comando!

 

Insomma, ...

tutto si poteva immaginare

tranne il primo piano di questo comico

che raccogliesse in poche battute (comiche)

una forte rappresentanza politica a testimonianza

della prevalente cialtroneria insita nel pensiero dei vari

rappresentanti, dove anche un grillo parlante fa la sua bella

figura, ma ad ulteriore detrimento della qualità dell'intera classe

politica, lasciando speranza alcuna attraverso tali canali parlamentari!

 

"Non si può risolvere un problema con

lo stesso modo di pensare

che lo ha creato !"

(Einstein)

 

E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in

www.parlamentopopolare.it

(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)

 

Hominibus propone cose giuste, facili da fare,

sicuramente in nome di una idea onesta

per una società del 3° Millennio. 

Traduciamola in realtà!

 

L'ITALIA,

La prima Nazione nel Mondo

con il sistema fiscale patrimoniale,

anzi, condominiale, e la libera circolazione

della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!

 

Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...

 

STATO CONDOMINIALE

con un Parlamento Popolare

per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,

che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...

MERCATO  &  FISCO PATRIMONIALE

in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !

 

Roma,  2 Gennaio 2017

 

Hominibus

Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,

che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,

vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.