La faticosa riqualificazione degli allevatori mondiali di polli
(Il tentativo N. 352 di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
NEW YORK -
"Sono davanti a voi per l'ultima volta". Barack Obama ha aperto così il suo
ultimo intervento all'Assemblea generale dell'Onu di cui oggi si apre la
settantunesima sessione. Nel ricapitolare i "progressi" compiuti negli anni in
cui è stato presidente, Obama ha ricordato la crisi finanziaria del 2008 - la
peggiore dalla grande depressione degli anni '30 del secolo scorso - e come dopo
questa "insieme abbiamo evitato un'ulteriore catastrofe e riportato la crescita
globale alla crescita".
"Dobbiamo correggere la globalizzazione, ma no ai nazionalismi e ai populismi",
ha detto non rinunciando a dare una stoccata a Trump: "Un Paese circondato dai
muri imprigionerebbe sè stesso", ha aggiunto difendendo l'integrazione globale e
criticando le tentazioni isolazioniste, con un chiaro riferimento polemico alla
proposta anti-immigrati del candidato repubblicano di costruire un muro con il
Messico per impedire l'accesso di migranti.
Obama ha usato il suo ultimo discorso da presidente Usa davanti all'Assemblea
generale delle Nazioni Unite per fare pressione affinché vengano aiutati di più
"i rifugiati disperati nel trovare una casa". Secondo il commander in chief, "ci
sono tante nazioni che stanno facendo la cosa giusta ma molte nazioni,
specialmente quelle benedette dalla loro ricchezza e dalla loro posizione
geografica, devono fare di più" sottolineando che questo non solo è dettato da
un imperativo etico ma anche dalle ragioni di sicurezza nazionale. "Aiutare chi
ha bisogno ci rende più sicuri".
Nel pensare ai milioni di persone costrette da violenze, guerre,
catastrofi ambientali a lasciare le proprio case, si deve "pensare a quello che
faremmo se succedesse a noi, a nostri figli", ha aggiunto Obama citando le
ragioni di chi dice che i "rifugiati devono fare di più per adeguarsi agli usi e
costumi dei Paesi ospitanti".
"Dobbiamo respingere qualsiasi forma di fondamentalismo, di razzismo e qualsiasi
idea secondo cui esiste una superiorità etnica. Dobbiamo sposare la tolleranza
che risulta dal rispetto per tutti gli esseri umani". "La nostra comunità
internazionale deve continuare a lavorare con quelli che cercano di costruire,
invece di distruggere".
"No agli uomini forti e a modelli di società guidate dall'alto - ha continuato
Obama - La democrazia resta il vero percorso da compiere. C'è un crescente
conflitto tra liberalismo e autoritarismo"; il modello statunitense non è
l'unico giusto, ma "sarò sempre dalla parte del liberalismo contro
l'autoritarismo", ha detto Obama. "Credo che la vera democrazia rimanga la
migliore strada" da intraprendere, ha aggiunto.
"Il mondo oggi si trova davanti a una scelta: o andare avanti o tornare
indietro. E noi dobbiamo andare avanti", ha scandito sottolineando la necessità
di rafforzare la fiducia dei popoli. Perché "è più difficile governare se la
gente perde la fiducia".
Il presidente ha anche lanciato un appello a "correggere la globalizzazione, ma
no ai nazionalismi e ai populismi", ha detto. Bisogna "lottare contro le
disuguaglianze e colmare il divario tra i più agiati e i meno abbienti", ha
affermato davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. "Per me
- ha aggiunto - questa non è beneficenza. "Dobbiamo agire in modo ambizioso
altrimenti le conseguenze saranno amare", ha sottolineato.
"La risposta non può essere un semplice rifiuto dell'integrazione globale ma
lavorare affinché gli scarti siano colmati e risolti", ha spiegato. "Dopo la
fine della Guerra Fredda possiamo dire che il mondo è più prospero che mai, ma
le nostre società vivono nell'incertezza. Vorrei suggerire di proseguire e non
tornare indietro a un mondo diviso. Per quanto imperfetti diritti umani,
internazionali, democrazia, libero scambio, rimangono le basi per il progresso
umano. Non mi sto basando su teorie ma su fatti reali che spesso dimentichiamo",
ha detto Obama che ha parlato anche dei vantaggi che globalizzazione e
capitalismo hanno portato in molti Paesi.
"Un mondo in cui l'1% dell'umanità controlla una ricchezza pari al 99% non è
uguaglianza. Capisco che è sempre esistito il divario tra ricchi e poveri" ma
ora "si è acuito" e "la tecnologia permette di vedere il contrasto per cui la
persone hanno maggiore percezione delle ingiustizie e chiedono ai governo di
fare qualcosa. Le economie funzionano meglio se si riduce il gap tra i salari,
tra ricchi e poveri. L'obiettivo non è punire i ricchi ma rendere più equa la
società e prevenire nuove crisi". Infine, ha concluso Obama "dobbiamo rifiutare
qualsiasi forma di fondamentalismo, qualsiasi credenza di superiorità etnica",
dobbiamo invece "rispettare tutti gli esseri umani".
"Per andare avanti, dobbiamo riconoscere i risultati raggiunti" e "non
abbandonare i principi di governance responsabile e i diritti umani che restano
le fondamenta del progresso umano in questo secolo"; ma "c'è bisogno anche di
una correzione di rotta". Nel suo ultimo discorso Obama, ha invitato a
riconoscere "i risultati raggiunti dal progresso per aumentare la fiducia nelle
istituzioni". Ma ha sottolineato anche che "per andare avanti dobbiamo
riconoscere che il percorso attuale richiede anche una correzione di rotta:
troppo spesso coloro che lodano la globalizzazione dimenticano le
diseguaglianze" che questa ha creato.
La Corea del Nord è una "terra desolata", ha affermato Obama. "C'è un forte
contrasto fra il successo della Corea del Sud e la terra desolata della Corea
del Nord, che mostra come l'economia controllata dalla stato è una strada senza
uscita".
"La Russia sta cercando di riguadagnare la gloria perduta tramite la forza", ha
affermato il presidente americano, Barack Obama, all'Assemblea generale
dell'Onu. Ma il mondo - ha aggiunto - è troppo piccolo per far risorgere "le
vecchie mentalità". "Lo abbiamo visto in medio oriente, dove i leader perseguono
gli oppositori politici o le minoranze. E questo ha aiutato a far crescere l'Isis".
"Respingere qualsiasi forma di fondamentalismo o razzismo, inconciliabile con la
modernità" ha detto Obama.
"In Siria è difficile che ci possa essere una vittoria militare definitiva", ha
ammesso Obama. Il presidente ha sottolineato che "dobbiamo proseguire nel
tentativo di trovare una soluzione diplomatica. La diplomazia è la vera chiave
per fermare la violenza", ha detto il presidente facendo l'esempio di Israele.
"Non si può affermare la propria leadership sminuendo gli altri. Israele sa che
non può occupare in via permanente la terra palestinese". Ma, ha poi aggiunto, i
palestinesi devono rinunciare ad incitare alla violenza.
Altro tema caro ad Obama, l'ambiente: "E' urgente che l'accordo sul clima di
Parigi entri in vigore. Se noi non agiamo vigorosamente dovremo pagare il prezzo
di massicce migrazioni, città sommerse, persone che abbandonano le loro case,
riserve alimentari che si esauriscono". Bisogna avere, ha proseguito il
presidente Usa "senso di urgenza" nella messa in opera dell'accordo e nell'aiuto
ai paesi più poveri.
L'opinione di Hominibus,
secondo la visione di un Mondo
che metta in angolo la politica internazionale
e adotti i criteri di Stati = Condomini, tra loro in pace
e connessi in rapporti di collaborazione nel reciproco rispetto"!
Malgrado le migliori intenzioni di questo ennesimo Presidente USA,
molto politico, ma poco amministratore, non é stato ancora possibile sentire
parole che inneggiassero all'assetto più ovvio, in questo terzo millennio, che è quello
di Stati gestiti alla stregua di Condomini, raccolti in Continenti condominiali,
fino a riuscire a vedere una Terra dentro un Universo condominiale.
Se si riuscisse ad eliminare la classe politica, sparirebbero i modelli
oggi imperanti a tutte le latitudini, basati sulla ricchezza patrimoniale, difesa
ad oltranza da sistemi fiscali amichevoli, e si raggiungerebbe quella semplice, limpida
moralità che regola i rapporti tra Condomini, che certamente non sarebbero
disposti ad accogliere fuggiaschi incapaci di difendere i diritti in patria.
In tal caso trattasi di vittime di regimi dittatoriali che hanno privatizzato
e speculato su immense ricchezze naturali in simbiosi con operatori stranieri,
spogliando i territori e costituendo enormi depositi che hanno incrementato ancor di
più il disagio dei popoli defraudati che oggi si presentano alle porte dei paesi
sfruttatori implorando aiuto a vivere, se superano i rischi della trasferta.
Allora, prima di proseguire con il massacro delle popolazioni dei regimi
dittatoriali, basterebbe denunciare al mondo intero il clamoroso furto subito e
perseguire la ricchezza costituita all'estero, che è la maniera ottimale per porre fine a
tre comportamenti scorretti che consistono in: 1) Ruberie nei paesi d'origine;
2) Sottrazione dei capitali ai Proprietari; 3) Incitamento a morire in mare!
Egregio Presidente, questo gesto avrebbe dato il giusto valore alla Sua
lunga permanenza al potere, dando un prezioso esempio a Chi seguirà!
Hominibus desidera far riflettere il Lettore sulla situazione che
sta sotto gli occhi di tutti, in cui posti di grande responsabilità
sono ricoperti da personalità che non hanno la necessaria
preparazione, sensibilità, cultura per decidere il destino
nel rispetto di Tutti e, quindi, urge correre ai ripari
prima che possa accadere l'irreparabile,
oggi molto più probabile di ieri con
i soliti politici al comando!
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA,
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Insomma, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in un'Europa condominiale entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Roma, 21 Settembre 2016
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una societa' onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate.