Oggi la delega di manovra economica ai Poteri forti deve essere
ridotta,
anzi annullata ed affidata al sentire comune, intendendo in
questo modo di dare
risalto alla capacità del singolo Cittadino di assumere il
comportamento più corrispondente
alle proprie necessità immediate e future, con conseguente
valorizzazione della
volontà individuale aggregata, in sostituzione di quella piovuta
dall'alto.
L'esercizio abituale della volontà personale è facilitato dalla
tecnologia
che può dare l'opportunità di realizzare l'evoluzione politica
del Cittadino, il quale
potrebbe, ormai, contribuire, senza soluzione di continuità, alla
formazione della volontà, se
la Politica si decidesse a fare un passo indietro, rinunciando
definitivamente alla
forma di delega attuale, da sostituire con una forma solo
emergenziale.
Questa rivoluzione otterrebbe il risultato, inimmaginabile solo
qualche
anno fa, di eliminare completamente la intera classe politica, a
cui è imputabile
molti dei disastri storici, generati da menti esagitate al
governo dei Paesi, che si sarebbero
potuti evitare con una capillare consultazione degli umori
popolari, superando
la barriera dei volenterosi, caratterialmente favorevoli a loro
stessi.
Oggi, quindi, è possibile compiere il miracolo della vera
democrazia,
che dia voce a tutti, eliminando quanto possibile
intermediazioni che spesso
reinterpretano le istanze originali, giungendo alla
responsabilizzazione personale in tutte
le decisioni che richiederebbero consapevolezza delle conseguenze,
a partire
dallo spulciamento della povera gente per salvare la vera
ricchezza.
Solo così si potrà dare un senso alle dichiarazioni sopra
riportate,
depurate dalle valutazioni approssimate dei grandi Capi della
Amministrazione
Pubblica, che innanzitutto potranno affermare di avere distolto
gran parte delle risorse
dallo spulciamento alla rilevazione della ricchezza reale
esistente nel Paese che
confluirà nella struttura di una Borsa dei Cespiti Fiscali (B.C.F.).
Qualcuno dei Grandi Capi non gradirà un simile suggerimento,
ma non rimane altro da fare se non si interviene in maniera tale
da correggere
il punto di attenzione, spostandolo dalle fasi intermedie a
quelle conclusive, che sono
quelle in cui è possibile assegnare un valore che non può essere
diverso da
quello di mercato, in assenza del quale non esiste imponibilità.
Ma tutti i Grandi Capi non possono impedire un processo che
richiederà l'accettazione di regolamenti del vivere insieme, che, prendendo
esempio da associazioni private, come consorzi o condomini,
consentiranno di dare
alle amministrazioni pubbliche di Comuni, Province, Regioni e Stati
il modo
onesto per distribuire l'onere delle spese comuni indivisibili.
Insomma, il Mercato aiuterà a capire che...
"Non si può
risolvere il problema con
lo stesso
modo di pensare
che lo ha
creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare
radicalmente metodo, come
è indicato
in
www.parlamentopopolare.it
(in costruzione
ed in
associazione, attendendo l'occasione
delle prossime elezioni)
Hominibus propone
cose giuste, facili da fare,
sicuramente in
nome di una idea onesta
per una società del
3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il
sistema fiscale patrimoniale,
anzi,
condominiale, e la libera
circolazione
della ricchezza
finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque,
stare insieme, ma da pari, in un
grande...
STATO CONDOMINIALE
con un
Parlamento Popolare
per consentire
finalmente la partecipazione diretta di
tutti i Cittadini,
che avranno
ruolo attivo, anche amministrativo,
all'insegna del binomio ...
MERCATO &
FISCO PATRIMONIALE
in Italia
entro il 2020,
in Europa entro
il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete
influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco
condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle
spese comuni,
ma
serve a favorire la libera circolazione
della
ricchezza finanziaria mondiale,
annullando
il
forte richiamo dei paradisi fiscali,
facili
ricoveri, generati dalla
connivenza politica.
Roma,
2 Giugno 2016
Hominibus
Movimento di opinione per la
costruzione di una societa'
onesta,
che
riconosca finalmente i
diritti della maggioranza
delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche
vergognosamente favorevoli
alle classi benestanti,
sempre peggio rappresentate.