(Il tentativo N.337 di esortare i piu' forti perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
Migranti: L'Europa di Papa Francesco:
Sogno che migrare non sia un delitto. Ponti, non muri! !!!
L'Espresso: Il Premio Carlo Magno ricevuto per il "Suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori". Nella sala regia del Palazzo Apostolico presenti Schulz, Tusk, Juncker, Merkel, Renzi, il re di Spagna Felipe VI. E il presidente della Bce Draghi.
Bergoglio ha
ricordato antichi ideali ormai, "spenti, e noi figli di quel sogno siamo
tentati di cedere ai nostri egoismi, guardando al proprio utile e pensando
di costruire recinti particolari". E' ora, ha detto il Papa, che l'Europa si
risvegli. "A tal fine ci farà bene evocare i padri fondatori dell'Europa.
Seppero cercare strade alternative, innovative in un contesto segnato dalle
ferite della guerra. Essi osarono cercare soluzioni multilaterali ai
problemi che poco a poco diventavano comuni. I progetti dei padri fondatori,
araldi della pace e profeti dell'avvenire, non sono superati: ispirano, oggi
più che mai, a costruire ponti e abbattere muri. Sembrano esprimere un
accorato invito a non accontentarsi di ritocchi cosmetici o di compromessi
tortuosi per correggere qualche trattato, ma a porre coraggiosamente basi
nuove, fortemente radicate".
L'opinione di Hominibus.
Il Papa ha tentato di risvegliare un sogno comune. Perché "L'identità
Europea è, ed è sempre stata, un'identità dinamica e multiculturale". "La
bellezza radicata in molte delle nostre città", ha detto Francesco, "si deve
al fatto che sono riuscite a conservare nel tempo le differenze di epoche,
di nazioni, di stili, di visioni". Mentre "l'esclusione provoca viltà,
ristrettezza e brutalità. Lungi dal dare nobiltà allo spirito, gli apporta
meschinità"... di Katia Riccardi
"Non si può risolvere il problema con