(Il tentativo N.324 di esortare i piu' forti, perché possano riuscire a condurre tutti sulla retta via)
rIFORMA FISCALE
Giusto equilibrio tra semplificazione e lotta all’evasione
di Annibale Dodero - Direttore Centrale Normativa Agenzia delle Entrate
Intervista ad Annibale Dodero in occasione del V Forum Tax 2015, organizzato dalla Scuola di Formazione IPSOA del Gruppo Wolters Kluwer con ANDAF, in programma a Milano il 16 dicembre 2015:
Direttore Dodero, nel dare attuazione alla riforma del sistema tributario, il Legislatore ha introdotto importanti modifiche che incidono sul rapporto fisco-contribuente. A Suo parere quali saranno i principali benefici che apporteranno le misure adottate?
La riforma del sistema tributario punta in modo deciso sui concetti di semplificazione e facilitazione. Ciò che chiedono oggi i cittadini è di avere la possibilità di interagire con il Fisco in modo semplice, con qualcuno che li guidi e li aiuti nell’adempimento degli obblighi fiscali. La riforma guarda al ripristino di un giusto equilibrio tra la semplificazione degli adempimenti fiscali da un lato, e il presidio del contrasto all’evasione e alle frodi dall’altro. Su questa via, la legge delega ha posto come ineludibile una revisione degli adempimenti, con particolare riferimento a quelli superflui o che diano luogo, in tutto o in parte, a duplicazioni, ovvero a quelli che risultino di scarsa utilità per l’Amministrazione finanziaria ai fini dell’attività di controllo e di accertamento, o comunque non conformi al principio di proporzionalità.
L’Amministrazione finanziaria sarà chiamata ad un notevole sforzo per emanare documenti di prassi necessari per consentire l’applicazione della nuova normativa. Ci può dare una previsione di massima sui tempi necessari?
Le recenti misure normative sono di forte impulso per l’Amministrazione finanziaria nella direzione del cambiamento. Siamo in presenza di un cambio culturale che richiede un lavoro imponente da parte di tutto il personale dell’Agenzia delle Entrate, che cerca di rispondere nei tempi più brevi possibili.
L’impianto normativo tracciato dalla legge delega necessita, infatti, di essere attuato in tempi rapidi, affinché il rapporto di fiducia sul quale stiamo investendo possa essere percepito dalla società civile quale responsabilità comune per la legalità..
Il nuovo sistema degli interpelli, come previsto dal decreto delegato che revisiona il contenzioso tributario, nasce con l’intento di razionalizzare e semplificare questo importante strumento di collaborazione con il Fisco. Qual è la valutazione del provvedimento dal punto di vista dell’Amministrazione finanziaria?
La legge delega, consapevole della centralità dell’istituto dell’interpello nel contesto del rapporto trasparente e collaborativo che si intende valorizzare e della opportunità di correggere alcuni effetti distorsivi generatisi negli anni, ha individuato come linee guida di riforma:
- la tendenziale eliminazione delle forme di interpello “obbligatorio” nella consapevolezza che in vari casi queste rischiano di gravare i contribuenti di oneri maggiori rispetto al correlato beneficio, in termini di monitoraggio preventivo, per l’amministrazione finanziaria;
- l’omogeneità, da intendersi riferita non tanto alle finalità che l’interpello può assolvere quanto, soprattutto, alle esigenze di una eventuale tutela giurisdizionale ed alle regole procedurali applicabili;
- una maggiore celerità nella consegna dei pareri.
Questo percorso ha portato, quindi, ad un ripensamento dell’istituto in chiave di razionalizzazione e modernizzazione del sistema, con l’obiettivo di restituire all’interpello la funzione di strumento di dialogo privilegiato e qualificato del contribuente con l’amministrazione.
Le principali novità contenute nel decreto sono quindi tutte riconducibili alle sopraindicate esigenze di omogeneità, semplificazione (anche procedurale) e tempestività e che, in estrema sintesi, si sostanziano: nel riconoscimento nello Statuto del diritto di interpello in tutte le sue forme; nell’individuazione di regole procedurali e garanzie uniformi e riduzione della tempistica di complessiva lavorazione delle istanze; nell’impegno dell’amministrazione a dare sempre maggiore pubblicità alle risposte fornite in sede di interpello; nella previsione di regole speciali, sia nella fase dell’accertamento che in quella contenziosa, per gli interpelli disapplicativi.
Insomma, ...
"Non si può risolvere un problema con
lo stesso modo di pensare
che lo ha creato !"
(Einstein)
E' necessario cambiare radicalmente metodo, come è indicato in
(in costruzione ed in associazione, attendendo l'occasione delle prossime elezioni)
Hominibus propone cose giuste, facili da fare,
sicuramente in nome di una idea onesta
per una società del 3° Millennio.
Traduciamola in realtà!
L'ITALIA
La prima Nazione nel Mondo
con il sistema fiscale patrimoniale,
anzi, condominiale, e la libera circolazione
della ricchezza finanziaria, grande risorsa sociale!
Dunque, stare insieme, ma da pari, in un grande...
STATO CONDOMINIALE
con un Parlamento Popolare
per consentire finalmente la partecipazione diretta di tutti i Cittadini,
che avranno ruolo attivo, anche amministrativo, all'insegna del binomio ...
MERCATO & FISCO PATRIMONIALE
in Italia entro il 2020, in Europa entro il 2030, nel Mondo entro il 2050 !
Egregi Signori, Voi che potete influenzare le coscienze,
aiutatele ad accettare il fisco condominiale che risolve
non solo la corretta ripartizione delle spese comuni,
ma serve ad annullare il forte richiamo dei paradisi
fiscali, facili ricoveri generati dalla connivenza,
incapacità, stupidità o arroganza politica.
Roma, 19 Dicembre 2015
Hominibus
Movimento di opinione per la costruzione di una società onesta,
che riconosca finalmente i diritti della maggioranza delle popolazioni mondiali,
vessate da politiche vergognosamente favorevoli alle classi benestanti, sempre peggio rappresentate